La FOTO, il motivo della scelta:

Militare che scruta e osserva

Uno scatto, bello e suggestivo, che racchiude il senso di essere secondo il cuore del Vangelo, capaci di andare e riferire per costruire la pace e l’armonia. Osservare e scrutare l’orizzonte per custodire, proteggere e difendere chi ha bisogno.

FOTO da: (cfr. La Stampa.it)

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

  

III DOMENICA DI AVVENTO

Beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!

 

Carissimi,

oggi, a commento della figura del Battista, di cui abbiamo sentito parlare nel Vangelo di questa terza domenica di avvento, vi rimando a una riflessione sulla Speranza Cristina tenuta da Papa Francesco in un Angelus di qualche anno fa, le sue parole ci offrono spunto per rinnovarci nell’impegno cristiano e professionale e di incarnare il Vangelo con la vita e lo specifico servizio a difendere e proteggere la Pace attraverso l’annuncio della speranza e l’impegno quotidiano del vostro indossare la divisa e le stellette che ricordano la vocazione ad essere “operatori di Pace”.

“ … «Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace, del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza, che dice a Sion: «Regna il tuo Dio».

… Queste parole di Isaia, su cui vogliamo soffermarci un po’, fanno riferimento al miracolo della pace, e lo fanno in un modo molto particolare, ponendo lo sguardo non sul messaggero ma sui suoi piedi che corrono veloci: «Come sono belli sui monti i piedi del messaggero…». 

Sembra lo sposo del Cantico dei Cantici che corre dalla sua amata: «Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline» (Ct 2,8). Così anche il messaggero di pace corre, portando il lieto annuncio di liberazione, di salvezza, e proclamando che Dio regna. 

Dio non ha abbandonato il suo popolo e non si è lasciato sconfiggere dal male, perché Egli è fedele, e la sua grazia è più grande del peccato. Questo dobbiamo impararlo, Perché noi siamo testardi e non lo impariamo. Ma io farò la domanda: chi è più grande, Dio o il peccato? Dio! E chi vince alla fine? Dio o il peccato? Dio. Egli è capace di vincere il peccato più grosso, più vergognoso, più terribile, il peggiore dei peccati? Con che arma vince Dio il peccato? Con l’amore! Questo vuol dire che “Dio regna”; sono queste le parole della fede in un Signore la cui potenza si china sull’umanità, si abbassa, per offrire misericordia e liberare l’uomo da ciò che sfigura in lui l’immagine bella di Dio perché quando siamo in peccato l’immagine di Dio è sfigurata. E il compimento di tanto amore sarà proprio il Regno instaurato da Gesù, quel Regno di perdono e di pace che noi celebriamo con il Natale e che si realizza definitivamente nella Pasqua. E la gioia più bella del Natale è questa gioia interiore di pace: il Signore ha cancellato i miei peccati, il Signore mi ha perdonato, il Signore ha avuto misericordia di me, è venuto a salvarmi. Questa è la gioia del Natale! …”

(Cfr. Papa Francesco, Angelus, 14 dicembre 2016)

Buona continuazione del Cammino d’Avvento

15.12.19-Avvento.III-@unavoce