Cirillo e Metodio erano figli di militare e quindi, oltre la grande opera svolta, li sentiamo un pò parte anche della nostra Chiesa Ordinariato Militare e li invochiamo affinché guidino i passi delle nostre comunità. Leggi la vita.

Ora tra le Chiese appartenenti alla giurisdizione dell’Ordinario Militare per l’Italia, c’è anche la chiesa del Sacrario di Re di Puglia che è dedicata, si!,  alla Madre di Dio, Maria Santissima invocata con il titolo di “Regina Pacis, ma, al suo interno, ci sono alcune pale, tra cui quella dei Santi che oggi la Chiesa celebra, vediamo perché. Vedi la Pala dei Santi Cirillo e Metodio

“ … A conclusione del centenario della prima guerra mondiale, l’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia, volendo dare una luce di speranza al popolo italiano, alle genti d’Europa ed ai suoi governanti, ha dedicato la Chiesa anche ai patroni d’Europa, San Benedetto Abate e ai Santi Cirillo e Metodio, in ossequio ad un desiderio di San Giovanni Paolo II che, pellegrino di pace al sacrario il 3 maggio 1992, auspicava che il Sacrario diventasse, nel ricordo di tutti i soldati morti nella prima guerra mondiale, crocevia di cultura, dialetti, liturgie e tradizioni. Per questa ragione il pittore Giovanni Cavazzon, su sollecitazione dell’Associazione Umanità dentro la Guerra-Ferdinando Pascolo Silla, ha realizzato le tre pale lignee che immortalano il pensiero del papa polacco, ovvero il Suo desiderio di una Europa dai due polmoni: latino e slavo. Secondo l’auspicio dell’Arcivescovo Ordinario Militare, Santo Marcianò, sia santuari mariani che chiese o cappelle militari, in Italia e all’estero, sono chiamati a ospitare di volta in volta gli studi al vero di queste sacre icone in un’ottica di gemellaggio spirituale irradiato da Redipuglia, poiché sono molte le comunità che chiedono di affiliarsi spiritualmente alle preghiere per la pace che, proprio da Redipuglia, ogni giorno, salgono al cielo per tramite di San Giovanni Paolo II e dei Santi patroni d’ Europa, Benedetto Abate e i fratelli Cirillo monaco e Metodio vescovo…”. (Cfr. Messaggio Rettore Re Di Publia)