Giubileo Lauretano – 10 – L’Assunta nell’Anno Giubilare Lauretano

 

In questo Anno Santo Lauretano, vorrei viverlo, con voi, celebrando, il prossimo 15 agosto, la solennità dell’Assunta, in modo solenne, più solenne, di come ogni anno la celebriamo, portandovi a vivere il tempo, che corre da oggi a  ferragosto, fermandoci a meditare su Maria, questo tempo la chiameremo la Quaresima di Maria.

Così come ha scritto un mio “antico” Vescovo: Prepariamoci adeguatamente con una bella quaresima in Suo onore.

Come fare? Passare l’estate in compagnia di Maria.
Lei sola può donarci Gesù
Rivelarci il Cuore di Suo Figlio
Per amarlo col cuore di Maria.
Gesù solo può rivelarci il cuore di Sua Madre che è anche la
nostra per potere amarla.
Sarà una bellissima estate
Come dicevano i Padri “In Corde Jesu et in Sinu Mariae”
Ritroviamoci “ Nel Cuore di Gesù e nel Seno di Maria”.
Sacro Cuore di Gesù, pensaci tu.
Sacro cuore di Maria pensaci tu.
TOTUS TUUS

(Cfr. G.Mani)

Viviamo allora questo tempo offrendo la recita del S. Rosario per quaranta giorni con l’intenzione per tutta la comunità, passiamo dalla Chiesa a recitare la preghiera del Giubileo davanti alla Statua della nostra Madonna di Loreto, offriamo un impegno caritativo per qualcuno che ha bisogno e prepariamoci con una bella confessione. Quattro cose semplici che ci aiuteranno ad entrare nel mistero di Maria Assunta in Cielo, Lei che ci ha portato Gesù e che ci accompagna sempre nel nostro cammino. Come una mamma, non ci abbandona mai, impariamo a dimostrare il nostro amore a Lei e Lei ci porterà dal Suo Figlio Gesù.

“ … Si tratta di una festa molto antica, che in alcuni luoghi viene denominata anche “Pasqua di mezza estate”. Tale espressione risulta essere quanto mai pertinente e significativa perché in grado di mettere in evidenza il fatto che la prospettiva dentro cui si colloca la festa odierna è squisitamente pasquale. La Pasqua è al centro del mistero dell’assunzione di Maria al cielo: “in previsione della Pasqua di Cristo” Maria è riconosciuta “immacolata” perché preservata dal peccato sin dal suo concepimento, quindi santa nelle radici profonde del suo esistere come creatura umana. Per la stessa Pasqua del suo Figlio riconosciamo Maria “assunta”, perché ancora una volta “preservata”, messa a parte dalla corruzione della sua carne umana. Maria partecipa della Pasqua del suo Figlio totalmente, in anima e corpo, senza conoscere la corruzione del sepolcro. Maria è la prima tra i risorti con Cristo, la prima cioè a godere in modo singolare dello stesso destino di gloria di Gesù. E questo perché, come afferma il Prefazio della solennità “non poteva conoscere la corruzione del sepolcro Colei che ha generato l’autore della vita”. L’assunzione al cielo di Maria è un canto alla vittoria di Cristo sulla morte. Per questa vittoria il corpo di Maria entra, prima tra gli eletti, nella gloria di Dio. L’Assunzione è, dunque, annuncio e promessa della Resurrezione dei nostri corpi alla fine dei tempi. La festa dell’Assunzione di Maria in anima e corpo al cielo porta con se lo stesso messaggio di consolazione e soprattutto di speranza della Pasqua. Il Papa Pio XII, il 1 novembre 1950 dichiarò la Assunzione della Vergine al cielo  come dogma per essere creduto e vissuto con queste parole: «L’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo»…”. (Cfr. Umanesimo Cristiano)

 

Foto di Copertina: (cfr. Il Messaggero)