La vita come una
grande liturgia
Evangelizzare attraverso la
vita
Lettera del Cappellano alla
comunit cristiana tra i militari per interiorizzare meglio la preghiera della
Chiesa
approfondire
la liturgia,
rende capaci di amare i fratelli
(Papa Francesco)
Ci che conta non fare molto,
ma mettere molto amore in ci che si fa.
(Madre Teresa di Calcutta)
"L'evangelizzazione gioiosa si fa bellezza nella liturgia.
La Chiesa
evangelizza e si evangelizza con la bellezza della liturgia"
(Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium
n.24 pag.23)
Carissimi,
in occasione di un evento di Chiesa Italiana, il 70
Convegno Nazionale Liturgico, che si svolto in questi ultimi giorni di agosto
a Messina, mi permetto di raggiungervi per parlare con
voi, in modo estemporaneo con questa lettera, per animare la nostra comunit cristiana,
allattenzione verso le cose di Dio, attraverso la vita quotidiana e
incamminarci sulla via della ricerca della perfezione spirituale.
Il Papa, attraverso una lettera inviata dal Card. Parolin, Segretario di Stato, al Vescovo incaricato del
Convegno Nazionale, cos si esprime: aiutare le comunit a interiorizzare meglio la preghiera
della Chiesa, riscoprendone i contenuti e osservandone i riti. La liturgia
sar autentica, cio in grado di formare e trasformare coloro che vi
partecipano. Se pastori e laici apprenderanno sempre meglio a coglierne il
significato e il linguaggio simbolico, inclusa larte,
il canto e la musica al servizio del mistero celebrato, comprendendovi anche il
silenzio.
Ora, cosa intendo scrivervi, con questo titolo e con
queste premesse? Intendo che, credo, si possa creare un atteggiamento sacro
nelle persone, facendo notare, che nella vita alcune cose possono aiutare a
stupirsi e accorgersi degli altri.
Se nella vita compiano dei gesti e questi gesti li sottolineiamo, li evidenziamo, spiegandoli, dandogli un significato
che va al di la del semplice fare, allora questo elemento diventa educante. Esempio,
nella Chiesa/Parrocchia, che frequento, io parroco, curo gli arredi e gli
elementi della celebrazione e li spiego, dandogli un significato che va al di la della semplice cosa, allora questa, diventa
educante.
Un profumo, incenso o altro, una tovaglia nuova
piegata in un determinato modo e realizzata in un materiale particolare, con
delle caratteristiche differenti, per esempio, spiegando e significando le
varie caratteristiche, indurr la persona a cogliere quel tipo di profumo o
vedere quel tipo di tessuto, come un collegamento che lo porter alla
memoria di qualche cosa gi sentita o vista e necessariamente lo condurr al
sacro.
E cos facendo, con un racconto, un
esperienza di vita privata, una catechesi singolare, un oggetto donato,
un gesto compiuto, per esempio, andando a trovare una famiglia e portando un
semplice oggetto religioso da esporre in casa a cui si unisce una spiegazione
del significato, della storia, dellarte, del materiale potrebbe portare la
persona ad avere maggior cura delloggetto e loggetto stesso lo porter, con
il pensiero, a chi lha donato, a chi rappresenta, a Dio, alla preghiera.
Potrei continuare di questo passo a farvi
comprendere quanto sia importante dare senso a tutto
ci che facciamo, piccolo o grande che siano le cose. Non la quantit delle iniziative
e delle attivit che fanno grande una comunit, una famiglia o una societ, ma
la qualit dei gesti e delle iniziative che vengono
proposte.
Questo vale in una comunit parrocchiale, ma anche
in una famiglia, in un gruppo di persone, tra due persone,
il linguaggio del cuore, lattenzione a conoscersi bene, a rendere
importante ogni situazione di vita.
Questa levangelizzazione, discreta, rispettosa,
che aiuta ad avere il cuore attento e che intendo sottolineare.
La segnalazione di un libro, di una musica o di un
luogo, un oggetto darte, la storia di qualche persona che ha segnato la nostra
vita, aiuteranno ad essere attenti e stupirsi, aiuter
a vivere ogni giorno come se fosse il primo, lunico e lultimo, ad essere veri
ed autentici, protagonisti della nostra storia.
Cercare Dio e vivere sullesempio imitando il
Signore, questo.
Ges compie gesti semplici, quotidiani e riempie
questi gesti con grande significato, pensiamo solo alla cena, allultima cena, quanto
dei gesti ordinari sono diventati straordinari ed unici,
per noi cristiani. Addirittura, questi segni e gesti, fanno
riviere il mistero della morte e risurrezione di Cisto e non solo il ricordo di
essi.
Tutto questo molto evidente nella liturgia, ma la
vita una liturgia, ogni azione pu diventare liturgica, creando momenti
solenni sempre, momenti che diventando unici, rimarranno
nel cuore delle persone.
Per esempio: Il gesto delle mani allargate verso lalto il gesto pi
antico della cristianit ed latteggiamento proprio dellorante, che
presente in molte tradizioni religiose. Esso innanzi tutto espressione dellassenza di violenza,
un gesto di pace: luomo apre le sue mani e si apre cos allaltro. anche un
gesto di ricerca e di speranza: luomo si allunga nellinvocazione del Dio nascosto,
si distende incontro a lui.
Per i cristiani, le braccia
spalancate hanno per anche un significato cristologico: ci
ricordano le braccia di Cristo distese sulla croce Spalancando
le braccia, preghiamo il crocifisso e facciamo nostri
i suoi sentimenti
(Joseph Ratzinger, Papa Benedetto XVI)
Questo modo di comunicare, tra gesti e
azioni, tra parole e immagini, in questa commistione unica, creano
quel linguaggio che non solo immagine, ne solo parola, ma un insieme che crea
attenzione, sacralit, eleganza, importanza a tutto ci che si fa e si vive,
pertanto con le parole di san Francesco dAssisi: Cominciate
col fare ci che necessario, poi ci che possibile. E allimprovviso vi
sorprenderete a fare limpossibile, cos iniziamo il nostro cammino
per vivere la vita con questo stile.
Carissimi, questo, allora,
il nostro impegno come comunit cristiana tra i militari, nel vivere la
liturgia e le varie celebrazioni, nella nostra parrocchia, con questo spirito e con
questo stile: educandoci ogni giorno, in ogni azione, dentro la nostra casa e
la nostra vita personale, per trasportarle nella nostra celebrazione e nella
vita quotidiana.
Don Marco
Cesena,
29 Agosto 2019
Martirio di San Giovanni
Battista