Lettera agli Insegnanti
Carissime,
a chi tra voi, ha
lĠimpegno, il lavoro e la vocazione ad insegnare, vi invio questa lettera,
certo che potr̀ esservi utile per iniziare questo nuovo anno scolastico.
La
lettera di Abraham Lincoln all'insegnante di suo figlio scritta in occasione
del suo primo giorno di scuola
Abraham Lincoln fu un politico e
avvocato statunitense e il 16esimo presidente Usa, il primo appartenente al
partito repubblicano. Pose fine alla schiavit̀ con la ratifica del XIII
emendamento della costituzione a stelle e strisce nel 1865. Questa è una
celebre lettera che Lincoln inviò a allĠinsegnante di suo figlio il primo
giorno di scuola. Dalla lettera emerge lĠimportanza data alla figura dellĠinsegnante
e alla formazione, dove la scuola si eleva a guida fondamentale per un
individuo.
ÒIl mio figlioletto inizia oggi la scuola: per lui,
tutto sar̀ strano e nuovo per un poĠ e desidero che sia trattato con
delicatezza. È unĠavventura che potrebbe portarlo ad attraversare
continenti, unĠavventura che, probabilmente, comprender̀ guerre, tragedie
e dolore. Vivere questa vita richieder̀ Fede, Amore e Coraggio. Quindi,
maestro caro, la prego di prenderlo per mano e di insegnargli le cose che dovr̀
conoscere. Gli trasferisca lĠinsegnamento, ma con dolcezza, se pù. Gli
insegni che per ogni nemico cĠè un amico. Dovr̀ sapere che non
tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri. Gli faccia
però anche comprendere che per ogni farabutto cĠè un eroe, che per
ogni politico disonesto cĠè un capo pieno di dedizione.
Gli insegni, se pù, che 10 centesimi guadagnati
valgono molto di pì di un dollaro trovato; a scuola, o maestro, è
di gran lunga pì onorevole essere bocciato che barare. Gli faccia
imparare a perdere con eleganza e, quando vince, a godersi la vittoria. Gli
insegni a esser garbato con le persone garbate e duro con le persone dure. Gli
faccia apprendere anzitutto che i prepotenti sono i pì facili da
vincere.
Lo conduca lontano, se pù, dallĠinvidia, e gli
insegni il segreto della pacifica risata. Gli insegni, se possibile, a ridere
quando è triste, a comprendere che non cĠè vergogna nel pianto, e
che pù esserci grandezza nellĠinsuccesso e disperazione nel successo.
Gli insegni a farsi beffe dei cinici. Gli insegni, se possibile, quanto i libri
siano meravigliosi, ma gli conceda anche il tempo di
riflettere sullĠeterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e
dei fiori su una verde collina.
Gli insegni ad aver fede nelle sue idee, anche se
tutti gli dicono che sbaglia. Cerchi di infondere in mio figlio la forza di non
seguire la folla quando tutti gli altri lo fanno. Lo guidi ad ascoltare tutti,
ma anche a filtrare quello che ode con lo schermo della verit̀ e a
prendere solo il buono che ne fuoriesce.
Gli insegni a vendere talenti e cervello al miglior
offerente, ma a non mettersi mai il cartellino del prezzo sul cuore e
sullĠanima. Gli faccia avere il coraggio di essere impaziente e la pazienza di
essere coraggioso. Gli insegni sempre ad avere suprema fede nel genere umano e
in Dio.
Si tratta di un compito impegnativo, maestro, ma veda
che cosa pù fare. È un bimbetto così grazioso, ed è
mio figlioÓ.
(Lettera di Abraham
Lincoln allĠinsegnante di suo figlio, 1830)
Buon Anno
scolastico, vi benedico.
Vostro don Marco
Cesena, 16 Settembre 2019