LA
FAMIGLIA
Lettera del
Cappellano Militare in occasione del periodo estivo
Quando non si minaccia, ma si
ragiona, quando non si ha paura ma ci si vuole bene, quando
Dio il padrone di casa, allora nasce la famiglia.
(Giovanni
Bosco)
La pace pu essere soltanto il
frutto di un cambiamento spirituale, che inizia nel cuore di ogni essere umano e
che si diffonde attraverso le comunit. La prima di queste comunit la
famiglia.
(Papa
Giovanni Paolo II)
Carissimi,
iniziando il periodo di vacane e relax, come ogni estate,
vorrei raggiungervi per un semplice saluto ed augurio.
Vorrei
intrattenermi con voi, in questa occasione, sul valore
della famiglia. Essa un pilastro insostituibile sul quale si basa la nostra
societ. Per la maggioranza degli italiani, la famiglia uno dei punti di
riferimento pi importanti, il cui impatto definisce i valori, il carattere e i
comportamenti di tutti noi. Ora, credo che tutto ci che si pu definire
famiglia fondato sullamore, il rispetto e la solidariet; tutte
caratteristiche assolutamente imprescindibili sulle quali costruire i nostri rapporti.
In
questo anno, che ci ha visti e ci vede, a contrastare
unemergenza sanitaria, che nessuno di noi ricorda, anche se nella storia recente
abbiamo avuto altre situazioni di difficolt certo che questa ci ha messo e
ci sta mettendo alla prova come persone e come societ, obbligandoci a rivedere
le priorit, i valori, la fede e le convinzioni.
Ora,
alla luce di questi sentimenti, vorrei portare la vostra attenzione, sulla
famiglia, quella da cui proveniamo e quella, che alcuni di voi hanno creato o
vorranno creare. Oggi, parlando con i pi giovani si trova
grande scetticismo, sul creare una famiglia, anzi, scetticismo lo si trova, anche, parlando dellamore in genere, della
passioni e sembra una societ triste e solo alla ricerca di cose materiali, convinti
che queste ci diano la vera felicit.
Ho
limpressione che, forse, stiamo percorrendo una
strada che non ci appartiene, come umanit e che solo il frutto di un
confronto e di una paura. Vorremmo essere eterni e viviamo come se lo fossimo,
senza pensare al domani, ma solo alloggi e al, tutto
ora e subito, senza fatica, senza impegno, senza grandi progetti, sembra essere
lo stile della vita di oggi. Questo, cari amici, ci porta a vivere una vita
schizofrenica, distratta e senza riferimenti. Le regole, a fatica le accettiamo, progetti pochi, ambizioni tante, impegno quasi
nullo. Capite, che vivendo cos non si va da nessuna parte. Tutti vediamo le
cose che non vanno e tutti abbiamo soluzioni, ma nessuno ha la voglia di
impegnarsi in prima persona. Ora, se questa analisi
almeno, in parte, vera, dobbiamo fermarci qualche istante e riflettere
seriamente su come viviamo, su come educhiamo, su cosa vale la pena fare e
vivere veramente.
In questo contesto, credo,
che la famiglia, allora, prenda un posto centrare e diventi la vera
protagonista del nostro cammino. Una famiglia che non deve chiudere o limitare,
ma educare a vivere nella direzione giusta, consapevoli dei limiti e delle
potenzialit e avendo uno sguardo aperto e alto verso nuove forme di unit e di
comunione.
Non
voglio affrontare largomento dal punto di vista psicologico o religioso, ma
solo umano ed emozionale, senza semplificare o limitare, o con luoghi comuni o
rimpianti di tempi passati, ma solo dare uno sguardo a come viviamo gli affetti
e come ci comportiamo, sulla base di come siamo
cresciuti.
Essere
famiglia, significa non sempre andare damore e daccordo, ma confrontarsi nel
rispetto. Ad ogni et, ovviamente, ci sono delle
metodologie di educazione e di acquisizione delle regole o dei valori, ma la
domanda che mi pongo : quali sono questi valori o riferimenti? Quali le
priorit? Cosa conta veramente? La salute, i soldi, il
lavoro, il futuro sicuramente tutte cose utili, indispensabili, ma da che
cosa sono animate? Da invidia, gelosia, ambizione o da amore vero e da
desiderio di essere autentici, protagonisti veri nel vivere?
Fermiamoci,
gustiamo le cose piccole, semplici di ogni giorno, facciamo progetti, acculturiamoci, consociamo il passato per vivere il presente,
arte, letteratura, musica, storia, tecnologia, sono elementi che creano il
cuore, la mente e portano allagire. Il non conoscere, non ci porter da
nessuna parte e per fare questo non sempre serve avere un titolo di studio, ma
il desiderio di capire le cose, la curiosit di conoscere per educarci a vivere
in modo serio. Politica, religione, cultura, tradizioni, sono elementi che ci
permettono di fare un analisi obiettiva delle cose che
accadono, delle scelte che decidiamo di prendere. Ci nasce per impegnarsi
seriamente, comprendere che limpegno e la dedizione ci porteranno a costruire
una vita che vale la pena vivere per noi e per chi ci sta attorno. Essere
famiglia significa questo! Leleganza dei modi, del linguaggio, la conoscenza,
la capacit di dialogo e di affrontare problematiche e attivit, eventi e
momenti, non appannaggio di chi sta bene economicamente, ma di chi sa dare
valore alle cose.
Lamore comincia a casa: prima viene la famiglia, poi
il tuo paese o la tua citt, diceva Madre Teresa di Calcutta. Cos, dobbiamo allora impegnarci a costruire o vivere
la famiglia, i rapporti interpersonali. E a questa scuola che si diventa
uomini, a questa lezione di vita che saremo protagonisti nella vita privata, famigliare o professionale.
Ora,
noi come famiglia, da cui proveniamo o che abbiamo creato o a
cui apparteniamo, come militari, dobbiamo imparare come ci ha ricordato
san Giovanni Paolo II, a costruire ogni giorno quella pace che il frutto di
un cambiamento spirituale, che inizia nel cuore di ogni essere umano e che si
diffonde attraverso le comunit. La prima di queste comunit
la famiglia. Perch la pace
vera viene dal cuore di ognuno di noi, dobbiamo metterci in discussione, uscire
dagli schemi e riappropriarci del nostro vero cuore, della nostra vera anima.
Molti
mi potrebbero dire che hanno famiglie separate, difficili, che hanno sofferto
si! e non voglio giudicare o dare ricette, perch non
credo ce ne siano, ma anche l, dove lamore s fatto complicato, dove i genitori
si sono separati, dove figli hanno dato problemi, non deve mancare
lintelligenza di chi educa, di chi ama, di chi simpegna.
Amare
veramente, con sacrificio, fino a donarsi, ogni giorno, porter a vivere
seriamente e se ci sono stati degli errori, non puntare il dito, ma ripartire, se
alcune situazioni non si possono aggiustare, fare tesoro delle cose belle e
imparare dagli errori o limiti a non ricadere e ricominciare. Ricominciare ogni
giorno ad amare, ad innamorarsi, ad impegnarsi a fare,
solo cos cambieremo il modo, la societ, noi stessi. Famiglia, rapporti,
amore, amicizia non entro nel merito, rispetto! dico
solo, che, quello che scegli, vivilo da protagonista. Recuperiamo alcune cose
che avevamo abbandonato o poco coltivato: stare con la famiglia, leggere, dare
spazio agli hobby, alle nostre passioni, dedicare tempo agli altri cos
incamminati sulla strada che hai gi iniziato.
Carissimi,
vi saluto con stima ed affetto insieme alle vostre
famiglie, vi auguro un tempo di relax e di riposo, certi che solo avendo lo
sguardo alto, capace di stupirsi, di accorgersi, sar la strada per riprendere
in mano la vita, nuova energia, nuova voglia di costruire un mondo migliore.
Buona estate!
Don Marco
Cesena,
11 luglio 2020
San Benedetto, Abate, Patrono
dEuropa