Ridipingiamo il mondo

 

“Per seguire Gesù bisogna dunque lasciare le pianure della mediocrità e le discese della comodità; bisogna lasciare le proprie abitudini rassicuranti per compiere ‘un movimento di esodo’ … Solo la salita della croce conduce alla meta della gloria … Noi vorremmo vie note, diritte e spianate, ma per trovare la luce di Gesù occorre continuamente uscire da sé stessi e salire dietro di Lui”. (cfr. Papa Francesco)

 

Ci siamo costruiti un mondo di certezze e comodità e oggi, che tutto sembra sgretolarsi, dove le certezze sono poche o nulle, dove tutto muta in breve tempo, dove le nostre abitudini cambiano, sembriamo sconfitti e delusi da tutto.

Le parole e i dialoghi non portano alla pace ne alla serenità, gli studi e la ricerca non risolvono i problemi della salute, all’equilibrio economico e invece di vivere da fratelli viviamo da concorrenti come in una gara, uno contro l’altro.

Tutti contro tutti, pregiudizi e  giudizi, ambiguità e sotterfugi, manca quella capacità di onesto dialogo e confronto, di impegno nel sociale e nel privato.

Dove sono i valori che hanno fatto dell’uomo quello che è nel suo specifico? Dove la dignità, dove la carità, dove l’amore e l’attenzione? … Tutte cose che pretendiamo, ma che non sappiamo dare. In un quadro di questo tipo sembra che non ci siano vie di scampo. La nostra vita una finzione, fatta di immagine e di apparenza e non di sostanza e basta un calo di un elemento che il castello che ci siamo costruiti crolla, allora la domanda che dobbiamo porci è cosa ho fatto e su cosa ho costruito la vita? 

Non guardiamo lontano o a chi deve a noi qualche cosa, ma guardiamo a noi stessi, ad ognuno di noi nel nostro cuore, dentro la nostra vita e diciamo a noi stessi con onestà: cosa ho fatto su cosa ho basto la mia vita?

Solo dopo questo serio esame di coscienza potremmo trovare risposte serie e compiere azioni che portino a migliorare la nostra vita e la vita del mondo.

Non basta scandalizzarsi e denunciare una guerra o una giustizia, una trasparenza e una onestà qui e la nella vita degli altri, non bisogna solo scandalizzarsi e anche con nobiltà impegnarsi ad aiutare oggi gli Ucraini e ieri questi e domani quelli, non basta, bisogna costruire un cuore che non sia invidioso, egoista, settoriale, razzista … ma avere uno sguardo più ampio e questo non è solo del credente, del fedele, del cristiano o di qualsiasi religione, ma è di ogni uomo, di ogni estrazione, di ogni razza e cultura, questo è vivere insieme e senza rivedere questi atteggiamenti non andremo da nessuna parte e asolo allora potremmo essere delusi e scandalizzati, se non ci impegno in prima persona.

Solo partendo da noi e non facendo proclami e comizi per dire chi deve fare cosa, ma io devo fare e cosa devo fare in prima persona, in casa mia, accanto a me, nel posto di lavoro e analizzare i fatti, parlare di quello che accade va bene ovviamente, ma non basta guadare e giudicare o commentare, bisogna agire e agire ognuno nella sua vita con le sue doti e possibilità.

Quanto siamo disposti a cambiare? Si, ora aumenta il prezzo della benzina, andremo in bicicletta, è una conseguenza forzata, ma prima che accada questo quanto sono disposto a  cambiare? Il pianeta va male, ma cosa faccio per essere attento, le relazioni tra di noi crollano, ma come mi impegno per costruirle e non demolirle e potremmo continuare all’infinito… amore, amicizia, lavoro, impegno sociale, attenzione, altruismo, …. sono valori solo religiosi? Non solo, ma sono valori umani e l’umanità, che ha dimenticato la dimensione spirituale qualunque essa sia, che ha impoverito il cuore, che non sa più stupirsi o che non sa più ascoltare una bella canzone, ammirare un quadro, leggere una poesia … non si accorge più di nulla e se questi aspetti sembrano futili in una crisi mondiale, sono invece la chiave per risorgere dalla croce che ci siamo costruiti.

Impariamo a dare valore alle piccole cose, a recuperare quegli elementi della vita che abbiamo abbandonato perché ci siamo sentiti arrivati e moderni, ma cos’è l’arrivo e la modernità se non la capacità di essere felici e di godere di quello che abbiamo insieme sostenendoci gli uni gli altri, impegnandoci e non pretendendo solamente?

Rivediamo la nostra vita, le nostre abitudini, le nostre certezze, rivediamo i nostri giudizi e pregiudizi, rivediamo lo stile della nostra vita e recuperiamo quelle cose che ci hanno insegnato le nostre famiglie la nostra fede recuperiamo tempo da dedicare gli uni gli altri e eliminiamo quelle finzioni che ci siamo costruiti per essere quello che non siamo e non saremo, ripartiamo dalla stima reciproca dall’amore sincero dalla vera amicizia e se errori ed errori li facciamo tutti mettiamo un punto e ricominciamo da capo.

Sempre bisogna ricominciare, sempre e mani arrendersi alle cadute, ma rialzarsi e riprendere il cammino, aiutarsi a rialzarsi per camminare insieme, da soli non si va da nessuna parte e non si vive.

Ridipingiamo il mondo, la nostra vita, i rapporti interpersonali con i veri colori dell’amore e dell’amicizia, della stima reciproca dell’accoglienza e della fraternità solo allora, pace, salute economia a livello mondiale potranno essere strumenti utili e non limiti e armi contro il mondo stesso. 

@unavoce

 

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