Le tue giornate

 

Come vivi le tue giornate? E’ questa la domanda che oggi ti rivolgo e sulla quale mi voglio soffermare semplicemente per richiamare a me e a voi l’uso del tempo e la scala di valori delle cose e delle occupazioni della nostra vita quotidiana.

Oggettivamente se non dovessimo lavorare questo aspetto sarebbe all’ultimo posto ma invece proprio per la necessità di avere un lavoro che produca una risposta economica per vivere dignitosamente è al primo posto e non è da demonizzare anche se oggi la società sembra limitare questo pensando a una dignità di vita senza il lavoro, causa il pensiero comune un attaccamento al denaro poco sano. La voglia giusta di vivere ma che ha un limite: la non voglia di impegno e sacrificio, guadagnare senza grande impegno e questo credo che con il tempo ma già lo vediamo crea qualche difficoltà nella nostra società che è per un tutto e subito dove il tutto è diritto e nessun dovere e impegno con una capacità di lamentela che sfocia in contrasti anche violenti, in libertà che limitano quella degli altri, in una mancanza di rispetto delle regole della convivenza comune.

Ora la domanda torna a noi come vivi la tua giornata? Quali priorità? La mia esperienza a contatto con l’umanità nel servizio che svolgo è scorgere una società distratta, impegnata con ritmi sempre di corsa per fare mille cose dimenticando il tempo della riflessione della pausa che ci permette di riflettere e ragionare sulla vita e i suoi vari aspetti, mancanza di crescita personale culturale spirituale e anche umana, difficoltà a condividere il tempo con gli altri con la famiglia con glia amici, nessun tempo per la lettura e lo studio ma tanto tempo sui social guardando e in qualche modo vivendo le vite degli altri invece di vivere le nostre. Questa fretta di condividere fatta da foto frasi eventi reel ci sta assorbendo senza porci nella dimensione del vivere in prima persona la vita.

L’italiano medio non legge nulla ma parla di tutto e questo può diventare un grande limite personale e sociale tramettendo notizie e messaggi sbagliati nella fonte e devianti nella condivisione. Proviamo tutti a essere curiosi non per farci i fatti degli altri ma una curiosità che ci permetta di conoscere andando alle fonti delle notizie dei fatti della storia degli avvenimenti. Conoscere è la vera libertà per vivere una vita in armonia e in pace. Una conoscenza che porta al rispetto e alla condivisone della vita e dei luoghi.

Riprendiamo in mano la nostra vita con serietà senza dimenticare l’aspetto spirituale di essa recuperiamo morale e buon gusto, limiti e decenza, linguaggi onesti e decorosi, recuperiamo una bellezza del vivere senza corse frenetiche ma con la capacità di valorizzare tutti gli aspetti della vita con calma, recuperiamo la bellezza di leggere facciamo la fatica di fermarci a leggere una pagina di un libro, fermiamoci e organizziamoci per partecipare alla vita della Chiesa e della nostra comunità, alla preghiera personale e comunitaria, troviamo tempo per la famiglia e per gli altri, amici e i colleghi sarà la strada per vivere una vita ricca e non frenetica, una vita bella e non una bella vita che poi non otteniamo e  che ci umilia e demoralizza. Viviamo il lavoro con serietà e impegno senza una spasmodica attenzione al guadagno senza impegno ma nella onesta di ogni lavoro e occupazione senza prendere riconoscendo limiti e pregi, preparazione o meno delle professionalità. Rinnoviamoci nel nostro quotidiano e riscopriremo una vita luminosa che saprà dipanare i fumi e le ombre delle povertà che vediamo attorno a noi. Come cristiani abbiamo il dovere si essere luce di speranza per chi incontriamo una speranza che dobbiamo rinnovare in noi ogni giorno.

@unavoce – foto: fonte

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