OGGI VENGO A CASA TUA

Visita virtuale del Cappellano alle famiglie

 

Carissimi,

vi raggiungo oggi con questo audio-messaggio, perch oggi voglio venire a casa vostra. Ges lo disse a  Zaccheo e con lo stesso spirito mi rivolgo a voi. Busso alla vostra porta, per venire a farvi visita e stare un po con voi, per guardarvi, per condividere un momento e sapere come state vivendo questo tempo. Lo faccio virtualmente nel rispetto delle norme necessarie di questo tempo, ma per dirvi che vi sono vicino, che prego per voi e vi penso. Vi chiedo la gentilezza di ascoltarlo con la famiglia, magari mentre siete a tavola tutti insieme in questi giorni dove il tempo per voi e la famiglia maggiore.

 

Come cristiani, sentiamo la mancanza della celebrazione domenicale, la mancanza dellincontrarci nella fede della liturgia, ma questo non ci deve far dimenticare chi siamo, dove stiamo andando e la nostra Fede in Cristo Ges.

Il Signore accanto a noi e mai come oggi ci chiede di fidarsi di Lui. Essere credente, frequentare la Chiesa la via che il Signore ci ha dato e ci ha chiesto di seguire per rimanere nel suo amore e vivere lamicizia con Lui.

Oggi le nostre abitudini stanno cambiando e le limitazioni potrebbero allontanarci, ma il Signore con noi, la preghiera personale che fate, i momenti di raccoglimento che potete avere attraverso i mezzi di comunicazione sono quel filo rosso sottile che ci tiene uniti come chiesa, come comunit cristiana, come parrocchia.

 

I nostri fratelli, i primi cristiani, per altri motivi, vivevano in questo modo e la casa era la chiesa dove trovarsi a condividere lamore e lamicizia con e per Dio. Ora, il rischio potrebbe essere quello di diventare pi egoisti perch la paura ci blocca, ma non dobbiamo avere paura, ma prudenti e intelligenti e responsabili, ed  essere consapevoli del momento e viverlo per quello che , un tempo di emergenza, grave si!, ma che non deve scoraggiarci, ci deve vedere pi uniti ancora, anche se per ora, solo virtualmente.

La tecnologia ci aiuta in questo momento pi che mai, usiamola per farci prossimo ai nostri fratelli.

 

Mi permetto di ricordarvi che io celebro ogni giorno alle 7 e la domenica, come il solito, alle 11, la chiesa vuota una tristezza, ma mentre guardo le panche vuote vedo i vostri volti, la vostra allegria, le vostre croci e le vostre gioie e le porto al Signore sullAltare, unitevi in preghiera. Su questo sito trovate le varie attivit che propongo sia di riflessione che di preghiera concreta e vi invito in questo tempo a leggere la Bibbia con maggior assiduit.

 

Ora, carissimi, con voi, come occasione dincontro con la vostra famiglia, voglio leggervi il salmo 120 un salmo che appartiene a un gruppo di quindici preghiere scritte per i pellegrini detti salmi delle ascensioni, perch usati dai pellegrinaggi a Gerusalemme a cui si giungeva con un percorso in salita. Questo in modo particolare, forse, pi concentrato sulla paura di una guerra e di una invasione dei popoli che vivevano accanto e che minacciavano la vita degli ebrei.

Cos lo leggo a voi perch un salmo di speranza e di fiducia che penso possa scaldare il nostro cuore.

 

Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verr l'aiuto?

Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra.

Non lascer vacillare il tuo piede,
non si addormenter il tuo custode.

Non si addormenter, non prender sonno
il custode d'Israele.

Il Signore il tuo custode,
il Signore la tua ombra
e sta alla tua destra.

Di giorno non ti colpir il sole,
n la luna di notte.

Il Signore ti custodir da ogni male:
egli custodir la tua vita.

Il Signore ti custodir quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.

 

Come avete sentito il salmo indica non la provvisoriet di un pellegrinaggio, ma una stato di continuit di vita e lho scelto perch questo latteggiamento di fede che dobbiamo avere. Alzo gli occhi verso i monti indicherebbe proprio l'apprensione di un pio Giudeo di fronte alle incombenti manovre di potenti eserciti conquistatori; apprensione arginata da una ferma professione di fede: Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra. Da questa professione di fiducia in Dio procede tutto il salmo.

 

Non lascer vacillare il tuo piede, cio ti impedir di fare mosse false, compromettenti.

Dio la tua ombra", nel senso che ristoro nel dardeggiare delle difficolt e nello stesso tempo forza che sta alla tua destra.

Di giorno non ti colpir il sole, n la luna di notte, cio Dio impedir che venga ridotto a prigioniero condotto via senza alcun riguardo.

Il Signore ti custodir quando esci e quando entri, cio in tutte le situazioni di vita.

 

Anche noi alziamo gli occhi verso il cielo perch il Signore possa guardarci e non far vacillare i nostri piedi e la sua ombra avvolgere la nostra storia e custodirci in ogni momento.

 

Grazie della vostra ospitalit, ora vi saluto con un grande abbraccio e un grosso sorriso, che non deve venire meno, neppure a voi, perch siamo saldi nellamore con Dio, che non ci abbandoner mai. Affidiamoci a Lui attraverso la sua mamma, la Vergine Maria e sentitemi accanto a voi con i mie limiti e le mie manie, che ben conoscete, ma che fanno di una comunit la famiglia.

 

Vi benedico.