SOLLEVIAMO LO SGUARDO

In tempo di crisi, la nostra fede messa alla prova

 

 

Mie cari amici,

vi raggiungo anche oggi per animare il vostro cuore e accompagnarvi in questo tempo di difficolt.

 

In questi giorni che mi vedono con pi tempo per la preghiera, rileggevo il libro del profeta Giona. Questo libro dellantico testamento che prende il nome dal protagonista del racconto ci parla di un uomo testardo che vuole insegnare a Dio come si devono fare le cose. Infatti, quando il Signore lo invi a predicare la conversione alla citt di Ninive, egli se ne and con una nave in direzione opposta Nella seconda parte della storia, poi, Giona ubbidisce e va a Ninive per ordine di Dio e Grazie al suo intervento, la forza della parola di Dio arriv al loro cuore. E nonostante fosse una citt molto peccatrice, i suoi abitanti hanno cambiato vita, hanno pregato, hanno fatto digiuno. Accade cos che Dio vide le loro opere, che cio si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

 

Talvolta noi teniamo fuori Dio dalla nostra vita.

 

In questa Quaresima contrassegnata questanno da unemergenza sanitaria, le nostre certezze crollano, le nostre sicurezze e la fragilit ci possono far paura, ma come cristiani, noi dobbiamo sollevare lo sguardo e lo faccio riportandovi alcuni passaggi di uno scritto di un confratello di Roma che dice:

 

Che cosa ci dice come Cristiani questa prova? Ci insegna qualcosa? Come leggerla e viverla da una prospettiva cristiana? Innanzitutto vorrei dire a tutti noi di sollevare lo sguardo per tornare a vedere che ci sono molti, e sono milioni, che da tanti anni vivono nel mezzo del virus della guerra, della fame e della sete, vittime di malaria e di lebbra

Linvito a questa distanza di sicurezza possa spingervi a trovare momenti di solitudine, silenzio e preghiera. Siamo spesso nella massa, spesso in cerca di folla, di rumore di confusione; viviamo ora questi momenti di solitudine in pienezza, riscoprendo la preghiera e la compagnia di Dio. E non dimenticando che nella preghiera i cristiani sono uniti, sono uno. Non siamo separati, ma siamo un solo popolo

CՏ un altro modo per vivere in pienezza come cristiani, questo tempo difficile. Non vivendolo individualmente, magari anche egoisticamente. Raccogliamo linvito del Santo Padre a esercitare la Carit. La Carit sconfigge il virus. Ci sono tantissime opportunit, nella semplice quotidianit della nostra vita fare la spesa o comprare delle medicine agli anziani soli che non possono uscire. Aiutare chi deve tenere i bambini a casa. Gesti di generosit per chi in difficolt economiche a causa del blocco di molte attivit commerciali e produttive. (Cfr.vaticannews

)

Pertanto approfittiamo di questo tempo di Stop prima di tutto per stare a casa come ci viene indicato e ordinato, riscopriamo lo stare in famiglia, il condividere il tempo in famiglia.

 

Recuperiamo tempo per noi stessi, leggiamo, studiamo

Approfittiamo per fare silenzio dentro e attorno a noi con la preghiera e possiamo essere aiutati dai mille modi che, anche noi preti, stiamo cercando di usare attraverso i mass media.

 

Noi saremo riconosciuti da Lui, non se abbiamo vissuto una fede forte, dura che non ha mai dubitato, ma se abbiamo amato; non saremo riconosciuti neanche se avremo vissuto una speranza incrollabile. Al contrario saremo riconosciuti nella fragilit di una fede che ha saputo amare anche e soprattutto nelle difficolt. (o.c.)

 

Ora, io, come vostro Parroco e Cappellano, Ogni mattina celebro per voi e dalla nostra Chiesa per intercessione della Vergine Lauretana vi benedico tutti e settimana prossima nel pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30 sar in Chiesa per lAdorazione Eucaristica, unitevi a me spiritualmente e ricarichiamo il nostro cuore e la nostra anima per vivere nellamore questa esperienza di emergenza.

 

Vi abbraccio nel Signore e vi benedico tutti

 

 

 

Foto di Copertina:

Militare della Brigata Pinerolo impiegata in strade sicure