PASSARE OLTRE LE FERITE DELLĠANIMA
Lettera del Cappellano per la Santa Pasqua 2022
Cristo
non ha portato la sua croce e subto la crocifissione affinch noi potessimo
evitarla, egli ha mostrato come ognuno di noi porter la croce del proprio
destino.
[C.G.Jung, opere 18, p. 425]
Dovete
essere lui stesso, non cristiani, ma Cristi,
altrimenti non sarete pronti per il Dio che verr.
[C.G.Jung, Libro Rosso, p. 235]
Carissimi,
lĠapprossimarsi della Santa Pasqua, mi porta a
raggiungervi con questa semplice lettera che vuole essere lĠoccasione di una
riflessione libera, semplice, religiosa e umana per coinvolgere tutti credenti
e non. LĠoccasione di una festa religiosa, che segna anche la vita sociale e
laica di tutti mi offre lĠoccasione parlare con voi
non solo di fede ma anche di vita, con rispetto e attenzione. Mi far aiutare da un articolo di M. Mezzanotte a cu vi
rimando per completezza. Spero avrai tempo di leggere.
ÒLa
Pasqua dovrebbe essere il momento nel quale riflettiamo su cosa significa per
noi passare oltre. Quando bisogna passare oltre? Quando
invece bisogna rimanere?
In particolare
il passare oltre
spesso legato ad un torto subto, o ad una ferita
subta. Alcune situazioni nella vita ci possono ferire, alcune persone ci possono ferire, alcune parole dette o non dette ci possono
ferire. Le ferite o i cosiddetti traumi permangono nella nostra vita e, in
parte, ci influenzano nel nostro agire quotidiano.
Alcuni episodi della
nostra vita si trasformano in ferite. Possiamo sentirci trafitti da una parola
o da un evento come Cristo venne trafitto da una
lancia al costato; possiamo sentirci avvolti da una corona di spine,
intrappolati nel dolore che ci impedisce di vedere chiaramente le cose; o
infine possiamo portare una croce ed essere crocifissi ad essa, come una
punizione o un pesante fardello da portare. Cosa possiamo fare di fronte ad una ferita dellĠanima? La mitologia cristiana ci aiuta a rispondere a questa domanda.
I tre
giorni di Cristo
Cristo ci mise ben tre
giorni per passare oltre la
morte, oltre il torto
subto. Perch? Cosa fece in quei tre giorni? Ci sono diversi episodi biblici nei quali Dio punisce o salva
qualcuno in tre giorni, come se fosse il tempo giusto entro il quale noi
dobbiamo soffrire per rinascere. Questo non significa che debbano passare
letteralmente tre giorni per passare oltre. Il numero
tre deve essere preso come immagine da vedere in trasparenza. Ma importante tenere in considerazione il numero tre, perch
Ges – secondo Tommaso – in quei tre giorni si rec nel mondo
infero, ovvero nel limbo.
Relazionarci con le nostre ferite per passare oltre
Cosa accade a Cristo nellĠattraversamento del mondo
infero? Possiamo immaginare la risposta a questa domanda
facendoci guidare da Virgilio e dal sommo poeta, Dante. Dalla lettura ÒdivinaÓ della Divina Commedia possiamo estrapolare
un modo per relazionarci con le nostre ferite
per passare oltre: ÒNon ragioniam
di loro ma guarda e passaÓ, direbbe Virgilio a Dante.
La Pasqua proprio
questo: guarda e passa.
Il guarda
una tappa necessaria perch non possiamo ignorare un evento traumatico o
doloroso. Sia nelle piccole azioni quotidiane, sia nelle grandi svolte della
nostra vita, lĠevento traumatico ignorato, come ci ha insegnato Freud, riemerge
sottoforma di sintomo. LĠevento va guardato, ovvero ci dobbiamo mettere in guardia [etimo guardare], capirlo ed essere
pronti a riceverlo di nuovo con le giuste difese. Bisogna poi passare oltre, andare altrove
e non fermarsi allĠinterno della ferita perch questo
atteggiamento ci fa sprofondare nellĠevento stesso, sovente portando
unĠinfezione della ferita troppo sollecitata.
In conclusione, la mitologia cristiana ci
permette di identificare i tre passaggi della relazione con la nostra
ferita interiore. Quando veniamo feriti dobbiamo
vivere la nostra Pasqua:
1.
necessario morire di quella ferita;
2.
dobbiamo
sostare nel mondo infero per Òtre giorniÓ, in altre parole nel mondo delle
immagini psichiche per esplorare la ferita
3. infine passare oltre.
Durante la nostra Pasqua esiste per il
pericolo di perdersi in due dei tre passaggi:
1.
potremmo morire
di quella ferita rimanendo chiusi o bloccati allĠinterno di un sepolcro
personale trasformandola in un altare da consacrare ciclicamente;
2.
potremmo
rimanere troppo tempo nel mondo infero smarrendo la via del passaggio, dĠaltro
canto rimanere troppo poco equivarrebbe a far finta di esplorare la propria
ferita.
A questo punto mi piace pensare che i tre
giorni di Cristo, simbolicamente corrispondono ai tre
passaggi che dobbiamo agire di fronte ad una ferita dellĠanima. Con questo breve articolo voglio incoraggiarvi
a non aver paura nellĠattraversare la vostra Pasqua, costellata sicuramente da
grandi sofferenze, ma anche da una luminosa resurrezioneÓ. (cfr. M.Mezzanotte)
Con la speranza di averti aiutato a fermarti cinque minuti
a pensare a te stesso, ti auguro ogni bene e che questi giorni possano essere
di pace in te, nella tua famiglia e attorno a te cos da poter sparare in una
pace anche pi larga e universale.
Buone feste
Don Marco
Cesena,
10 aprile 2022
Domenica delle Palme