Per la nostra comunità, il tema che abbiamo scelto, in questo anno pastorale, che abbiamo intitolato: “ECCO LA SERVA DEL SIGNORE”, volendo celebrare così, il centenario della proclamazione della Beata Vergine Maria di Loreto, quale patrona degli aviatori. Un Anno Santo Lauretano, dove, vogliamo riscoprire e alimentare la figura di Maria nella nostra devozione e nel nostro cammino di perfezione verso il Signore.

La nostra Parrocchia che è di militari con le loro famiglie è una porzione di Chiesa singolare che ha delle sue dinamiche e caratteristiche e l’impegno è incarnare il Vangelo nella vita/vocazione che queste persone con le stellette hanno. Così alla luce di questi fatti per il tempo di Avvento, abbiamo pensato di farci guidare da alcune donne che hanno contributi nella storia della salvezza, in modo singolare e forte, intelligente e attraverso il sacrificio.

Donne che sono immagine del desiderio anche oggi di fare bene e sul serio e di scoprire che “Dio ci usa” per costruire il Suo regno. Le prime due donne che incontriamo e che ci accompagneranno nel cammino verso il Natale del Signore sono: Tamar e Rahab.  

Servire il Signore e il suo vangelo talvolta ci porta a considerazioni e ad azioni che i più considerano non adatte, improprie, ma vediamo  che queste due donne hanno trasformato la vita e l’anno usata convertendosi ed agendo in modo altruistico.

Tamar si veste da prostituta per salvare ciò in cui crede e Rahab da prostituta si fa ospite per salvare ciò in cui crede.

Tamar incarna un amore che non conosce frontiere.

La stirpe regale d’Israele, la casa di Giuda da cui dovrà nascere il Messia, in altre parole, ha origine dall’unione di un uomo e una donna appartenenti a popolazioni diverse, da un ebreo e da una cananea. I cananei abitavano il paese prima degli israeliti. Nemici dichiarati, ma con soluzioni che vanno cercate a livello di umanità.

Rahab è immagine del coraggio e della pietà della sua fede .

Il filo rosso alla finestra da dove uscirono gli esploratori è il filo della sua fede e del suo amore per l’irrompere di Dio nella storia. La fede la fa entrare nel nuovo popolo.

Rahab è l’invito ad accogliere “l’altro” portatore di salvezza per la sua casa. 

La sua “prostituzione” le fa vedere l’altro come persona e darsi a lui senza troppi preconcetti. Gesù avrà grande rispetto per le prostitute perché sono più aperte all’accoglienza del regno di quelle che si credono giuste. 

Se Tamar salva la discendenza di Giuda, Rahab apre la casa dei popoli palestinesi alla novità del popolo di Dio.

Capite perché ho scelto queste due donne una ci fa andare al di la delle convenzioni  e l’altra si adopera per tutti, non è questa la vocazione cristiana? Non è questa la vocazione di chi serve gli altri ? I nostri militari sono operatori di salvezza con l’astuzia e la forza di queste due donne.

Non scandalizziamoci, ma lasciamoci usare dal Signore, ascoltiamo la Sua voce, impariamo dai nostri limiti ad essere a servizio degli altri, ad amare sempre.

Ora ti rimando ai testi sacri in cui si parla di loro, e a uno studio di Lidia Maggi in “Note di Pastorale Giovanile, come occasione personale di preghiera e di riflessione.

E ti segnalo un libro: “Il velo di Tamar” di Marie Besançon, e ti rimando a una recensione su “L’Osservatore Romano” ti potrà aiutare a comprendere questa figura di donna e un articolo di Flavio Dalla Vecchia, su: “Rahab / la prostituta missionaria del Dio d’Israele”. 

FOTO di copertina: Cfr. italiastarmagazine)