Papa Francesco ci guida a …

 

“Prima d’insegnare ad un bambino a leggere, insegnategli che cosa sono l’amore e la verità”. (Gandhi)

 

L’educazione rimane sempre il cammino indispensabile per l’umanità. Educare alla vita, al rispetto, all’amore, alla cultura, alla passione Educare per conoscere per vivere insieme per costruire insieme . Educare è della famiglia, della scuola, della Chiesa , dello sporto … l’educazione è un elemento della vita a cui non ci si può sottrarre e che non possiamo delegare ma tutti a vari titoli e livelli siamo chiamati a vivere. Educare noi stessi educare gli altri. L’adulto, ci dice Maria Montessori, deve essere una guida e uno stimolo in grado di favorire e orientare la crescita del bambino, permettendo che si realizzino tutte le sue innate potenzialità.

“La parola e-ducere significa “tirare fuori”. Il termine educare è simile al termine greco maieutica, ovvero “l’arte del far nascere”. Educare è una scelta, non qualcosa di automatico o naturale; nello specifico educare è la scelta di aumentare la competenza di un figlio nella sua capacità di costruire valori, operare scelte, creare coerenza tra la coscienza e le azioni. E non si può educare senza comunicare. Il termine comunicazione deriva dal latino cum=con e munire=legare, costruire. Comunicare significa fondamentalmente “mettere in comune” con altri, informazioni, idee, emozioni etc. Questo scambio tra persone avviene soprattutto attraverso il linguaggio parlato o scritto, ma anche attraverso gesti e immagini”. (cfr. davidealgeri

Ora, in questa luce, con questa attenzione e intento, vi porto in evidenza questa pagina del Sito Vatican News, che porta all’attenzione la Lettera Enciclica “Amoris Laetitia”, sottolineano il tema dell’Educazione: educare i figli al desiderio di scelte coraggiose.

Credo che a questo compito nessuno possa sottrarsi, pertanto il Papa ci aiuta su questo tema, ma è occasione per tutti per fermarsi e pensare o ripensare al ruolo di educatore che ognuno di noi ha, in casa sul lavoro, con chi incontriamo, un’educazione amichevole, serena, capace di provocare per riscopre o conoscere con il sorriso di Don Bosco, con la gioia di san Filippo Neri, con l’entusiasmo di San Giovanni Paolo II, con la semplicità di San Francesco … nella disciplina di regole che non limitano, ma sono il segno del rispetto, dell’apertura, della fratellanza.

Rispettare le regole, che oggi sembra una mancanza di libertà, un abuso … è il segno più alto dell’educazione che ci porta al bene comune, alla convivenza su questa terra … forse dobbiamo tutti riscoprire il significato delle parole e l’impegno nella società.

@unavoce

 

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