Proposta Pastorale 2022 – 2023
Se l’estate è il tempo del recupero dalle fatiche dell’anno questo però non ci deve far dimenticare che è anche un tempo per recuperare quegli aspetti della nostra vita che rischiano durante l’anno di essere accantonati per i molti impegni. Vogliamo vivere questo tempo estivo per recuperare le forze e progettare il cammino che ci aspetta come persone singole e come comunità cristiana e militare, pertanto di seguito vi lascio la lettera: “SERVIRE Nell’amore per l’amore – Proposta Pastorale 2022 – 2023”, pensata per la comunità cristiana che fa riferimento alla nostra chiesa, Parrocchia dei Militari “Madonna di Loreto” del 15° Stormo, affinchè ognuno di noi trovi il tempo per dedicarsi alle cose dello Spirito oltre che a quelle del corpo, così da giungere all’inizio del nuovo anno pastorale rinnovati e pronti a camminare insieme.
Mi sembra giusto, in questo Anno della Famiglia che Papa Francesco ci invita a celebrare in occasione del quinto anniversario della sua Esortazione Apostolica dal titolo “Amoris laetitia”, (ti invito a leggere il testo, una lettura edificante da fare in questo tempo di relax) la “gioia dell’amore”, dedicare la proposta pastorale e quindi il cammino e le iniziative della nostra comunità su questo tema: servire, servire la famiglia, servire l’amore, servire alla luce della specifica vocazione che questa realtà di Chiesa a cui apparteniamo. Famiglia personale, creata, famiglia di lavoro, famiglia di parrocchia … realtà che possono avere lo stesso nome e che racchiudono differenti modi di vita, con alti e bassi, con difficoltà e pregi.
La nostra Chiesa Ordinariato Militare a cui apparteniamo come comunità di cristiani e militari nel documento del suo primo sinodo ci ricorda proprio questo “Da una servizio di Chiesa a una chiesa di servizio”. Farà da teso guida in questo cammino la lettera di san Paolo alla Comunità di Corino, lettera sulla carità e seguirà un riferimento al documento del nostro Primo Sinodo della Chiesa Ordinariato Militare.
Partendo dal messaggio cristiano fondamentale che san Paolo ci ricorda e passando per la struttura chiesa organizzata per arrivare alla nostra comunità e riscoprire di essere chiesa uniti insieme in cammino una chiesa viva ed efficace a servizio dei fratelli per i fratelli nello stile di Cristo e secondo il progetto di Dio.
Con la speranza che questi orientino il nostro cammino e il nostro impegno in questo anno e le nostre proposte pastorali semplici e che speriamo siano efficaci per crescere come cristiani e come comunità di cristiani.
Dalla Prima Lettera ai Corinzi (1Cor 13,1-13) Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita. E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla. E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe. La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino. Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto. Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!
Sinodo Ordinariato Militare. “Con la Costituzione Apostolica Spirituali Militum Curae del 1986, il Papa Giovanni Paolo II ha giuridicamente assimilato la realtà ecclesiale militare a quella delle diocesi, compiendo un significativo passaggio da un “servizio di Chiesa” ad una “Chiesa di servizio”. Questa nuova realtà della nostra Chiesa consiste nell’essere una peculiare circoscrizione ecclesiastica comprendente ogni realtà militare: luoghi, persone, familiari conviventi. Perciò, anche a motivo dei membri che lo compongono, l’Ordinariato Militare si può definire: Chiesa particolare, territoriale, personale. Chiesa Ordinariato Militare: Popolo di Dio e Corpo Mistico di Cristo La denominazione “Chiesa Ordinariato Militare” esprime la sua natura teologica: Chiesa particolare, nella quale è realmente presente la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica e apostolica; Ordinariato, la sua struttura organizzativa; Militare, la sua specificità. La Chiesa Ordinariato Militare ha coscienza di realizzare la propria vocazione vivendo nella comunione e compiendo integralmente la missione a lei affidata da Cristo. Particolare privilegio e segno d’attenzione della Chiesa universale verso i militari è il fatto che ciò che costituisce un battezzato membro della Chiesa Ordinariato Militare non è tanto l’abitare in un determinato territorio, quanto l’essere chiamato ad un particolare servizio”. (cfr. Sinodo Ordinariato Militare)
Cosa fare, come iniziare e proseguire questo cammino?
Cercheremo di avere un occhio attento alle nostre singole realtà, prima di tutto le nostre famiglie, per essere presenza efficace e collaborativa nella famiglia della comunità parrocchiale e in quella lavorativa. Un analisi seria e attenta, una revisione e un confronto continuo con i membri della famiglia e con la comunità, proseguendo la lettura e la conoscenza della Bibbia come unico riferimento di crescita, aiutati dalla lettura dell’Enciclica “Amoris Laetitia” come occasione personale di riflessione e analizzando, con gli strumenti della piscologica, le varie problematiche e i sentimenti che si vengono a creare per calarli nella vita ordinaria e la vita straordinaria e farle diventare la linfa del cammino quotidiano.
L’eucarestia domenicale sarà il fulcro del nostro incontrarci attraverso celebrazioni ben curate e partecipate che siano un esempio di famiglia, portando dalla liturgia arrivare alla vita attraverso uno stile di accoglienza, di apertura, di dialogo tra di noi facendoci aiutare dai tecnici nei vari settori del vivere e creando una rete di aiuto per non lasciare soli nessuno, per non lasciare indietro nessuno, affinché tutti siano nel recinto delle pecore. Questo comporterà avere uno sguardo attento per comunicare e condividere difficoltà e provvedere con aiuti concreti.
Preparare i giovani alla famiglia, seguire le famiglie giovani, assistere quelle in difficoltà, creare una rete di sostegno e di aiuto tra di noi. Poche cose senza progetti troppo altisonanti, ma con una quotidianità che diventa stile di vita, confronto continuo, impegno assiduo nel sostenerci, nell’accogliere, nel camminare uniti e insieme come vero popolo di Dio con Lui al centro aiutandoci e sostenendoci.
Inizieremo insieme il cammino domenica 2 ottobre 2022
L’inno alla carità di san Paolo diventi la linea guida del nostro camminare insieme. “È un dono che risponde a due desideri profondi. Innanzitutto il desiderio di stabilità, eternità, permanenza. Desideriamo costruire qualcosa che resti nel tempo, che non sia consumato, che vinca la precarietà, l’incertezza, l’inconsistenza… La carità rimane in eterno. Tutto passa: ciò che resta è ispirato dalla carità. La carità non avrà mai fine. La carità corrisponde poi anche al desiderio di potere: la carità può tutto. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. Si tratta di un potere che non schiaccia, ma libera: la carità libera l’amore. Non facciamo fatica a intravedere in queste parole non solo la speranza di ogni famiglia, ma anche la via da per correre perché la speranza possa assumere la forma della vita familiare. Potremo servire la vita della famiglia e in famiglia, se desideriamo e accogliamo il dono di Dio che è carità, che è Cristo stesso: la carità di Dio”. (cfr. Mons. F. Beschi)
Foto di Copertina: Chiesa Parrocchiale dei Militari “Madonna di Loreto” – 15° Stormo, esterno e area sacra circostante.