Forse può sembrare fuori luogo, in un sito come il mio, fermarmi a ricordare la morte della Regina Elisabetta II, ma è stata una donna, una sovrana che mi ha sempre colpito molto, giudicata e criticata talvolta come ogni persona al governo, ma non dobbiamo dimenticare che ha portato il peso di una Nazione per settant’anni con una impeccabile dignità ed equilibrio rinunciando, il più delle volte, alla sua vita e alla sua famiglia per il bene del Regno al quale si è consacrata.

In una società laica e libera può sembrare che regni umani come questo non ci dicano più nulla, ma credo invece che la tradizione, la storia, nel bene e nel male e l’esempio d’impegno, devozione e sacrificio per una Nazione, siano invece di esempio e di stimolo per ognuno di noi.

In campo religioso o spirituale abbiamo figure notevoli, nel campo laico, politico, professionale invece fatichiamo a vedere lo stile di servizio che invece ci ha trasmesso la Regina Elisabetta II. Ci scandalizziamo quando i vertici delle varie chiese non sono coerenti con il messaggio che annunciano e così anche nella politica e ogni giorno assistiamo a cadute e limiti che destabilizzano talvolta gli equilibri mondiali per le incongruenze e i limiti umani dimenticando il ruolo che queste figure anno o dovrebbero avere.

La Regina Elisabetta II la ricordo invece  come donna coerente, ovvio nessuno è esente da errori, ma la sua devozione al ruolo istituzionale, alla sua immagine di fulcro di unità dell’impero, ci ricorda l’impegno che ognuno di noi deve compiere ognuno al suo livello.

Una donna e una regina che ha donato la vita al suo ruolo istituzionale. Conosciamo la sua storia e se i critici pensano solo all’aspetto esteriore le fanno un torto a lei e a tutte quelle persone che in modi diversi governano le nazioni e vivono il sevizio in questo modo.

Non si tratta qui di fare un analisi politica o sociale ma questo triste evento mi ha suggerito di riflettere sul senso di dovere che ognuno di noi dovrebbe avere nei ruoli di vita che vive, che siano privati, famigliari o di lavoro.

Ognuno di noi, nel suo campo di azione è un sovrano, ma una sovranità non sciocca e impudente, come talvolta vediamo, ma in ogni nobile e devota come lei ha saputo fare e riportarla nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità laiche o religiose.

Devozione e dovere che devono essere il leitmotiv della vita, perché solo così essa potrà essere vissuta da protagonisti, senza pretendere ma iniziando a fare in prima persona, a sacrificarsi in prima persona, a dare e fare in prima persona. L’esempio che forse non vediamo e cerchiamo iniziamo a donarlo noi.

La sua scomparsa ci ricorda l’integrita nella sua lunga vita, il senso del servizio,  l’impegno indiscusso e il sacrificio a costo di se stessa nel ruolo di Regina. Una vita vissuta a servizio di un popolo, una donna, una regina, una sposa, una madre, una nonna che ha retto con dignità, anglosassone diremmo, ma con cuore fermo e attento.

La storia è fatta delle persone semplici e dai grandi, talvolta ricordiamo i grandi e dimentichiamo gli umili, ma solo pensando a questi potremo avere uno spetro grande della vita e delle sue gradi opportunità per costruire un mondo migliore un “Regno” che è il “Regno di Dio” vissuto in armonia e pace.

Chiudo questo umile ricordo, con le parole di cordoglio che il santo Padre Papa Francesco ha inviato per tale occasione, ci aiutano a comprendere il cammino che tutti dovremmo compiere.

“… Mi unisco volentieri a tutti coloro che la piangono pregando per l’eterno riposo della defunta Regina e rendendo omaggio alla sua vita di instancabile servizio al bene della Nazione e del Commonwealth, al suo esempio di devozione al dovere, alla sua ferma testimonianza di fede in Gesù Cristo e alla sua ferma speranza nelle sue promesse … Affidando la sua nobile anima alla bontà misericordiosa del nostro Padre Celeste …”. (cfr. Vativan.va)

La nobiltà delle sue origini e gli eventi storici che l’hanno portata a svolgere quel servizio, l’hanno resa, non solo Regina, ma “Governante” della sua Nazione, donna di riflerimento per molti, madre e nonna attenta, per la nobiltà del suo cuore e il senso del dovere, segni di una fede incrollabile e di un amore vero. Una nobiltà della vita che tutti possiamo avere se capaci di impegnarci seriamente nella vita.

Riposa in Pace!

@unavoce

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