La FOTO, il motivo della scelta:  

Solidarietà dei militari italiani per i bambini del Kosovo

 

Uno scatto che vuole raccogliere l’impegno quotidiano che le Forze Armate operano a beneficio di chi è in difficoltà. Una presenza che dà sicurezza, una solidarietà che è fatta di presenza e di aiuto concreto. Collaboratori a costruire quel Regno di pace e giustizia che Dio è venuto a portare con la sua nascita, morte e risurrezione.

FOTO: (cfr. difesaonline)

Militari uomini del “Regno”

 

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

 

XXXIV CRISTO RE – Lc 23, 35-43

 «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

Per raccontarci della regalità di Cristo il Vangelo di oggi ci mette sotto gli occhi la scena della crocifissione. In realtà a prima vista non scorgiamo lì nessun Re, ma solo un uomo perdente che muore ingiustamente sulla croce. Eppure il vangelo ha ragione a insistere che lì c’è la chiave di lettura vera della regalità di Cristo, perché un Re è tale solo se può assumersi la responsabilità di difendere la gente che gli è affidata. Re, in fondo, è una parola che si avvicina molto a responsabilità. Si è Re quando si è responsabili di qualcuno, cioè quando si è disposti a fare qualcosa per chi ci è affidato. E l’atto più alto di chi esercita una responsabilità nei nostri confronti non è salvarci da quello che viviamo, ma non lasciarci soli in quello che viviamo. Eppure tutti moriamo dalla voglia di trovare qualcuno che ci tiri fuori dalle contraddizioni della vita, ecco perché il ladrone dice: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». Ma è l’altro ladrone che comprende la vera logica: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». In questi due atteggiamenti si consuma la maggior parte della nostra vita: o siamo arrabbiati perché Dio non fa ciò che ci aspettiamo che Egli faccia, oppure ci fidiamo a tal punto da accettare anche di perdere ma con la grande forza di sapere che non siamo soli e che Chi ci ama si ricorda sempre di noi. “Gli rispose Gesù: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso»”. (Cfr. d.L.M. Epicoco)

Una regalità che è responsabilità, che è nella vita non solo nel titolo, una regalità che è esserci, condividere, aiutare, indirizzare, guidare. In questa regalità di Cristo dobbiamo conformarci e anche i cristiani in divisa con il loro servizio sono la mano di Dio che non lascia soli ma che aiuta a vivere la vita con tutti i sui limiti e pregi. Un servizio perché tutti possano godere di quel Regno per cui Cristo è venuto e per il quale è morto in croce offrendoci la salvezza con la Sua Risurrezione.

20.11.22-XXXIVCRISTORE@unavoce