San Giovanni Bosco

 

 “l’educazione è cosa di cuore” e che bisogna “far passare Iddio nel cuore dei giovani non solo per la porta della chiesa, ma della scuola o dell’officina”. È appunto nel cuore dell’uomo che si rende presente lo Spirito di verità, come consolatore e trasformatore: egli entra incessantemente nella storia del mondo attraverso il cuore dell’uomo… anche “la via della Chiesa passa attraverso il cuore dell’uomo”; anzi essa “è il cuore dell’umanità”; “col suo cuore, che in sé comprende tutti i cuori umani, essa chiede allo Spirito Santo «la giustizia, la pace e la gioia dello Spirito», in cui, secondo san Paolo, consiste il Regno di Dio” (Cfr. San Giovanni Paolo II, Papa,  Juvenum patris)

 

Una parola oggi voglio proporvi, in questo giorno che la liturgia della Chiesa ci fa celebrare la festa del santo dei giovani: don Bosco, con le parole della Lettera Apostolica “Juvenum patris” e una riflessione dell’allora Rettor Maggiore dei salesiani: don Egidio Viganò, che nel centenario della morte del santo hanno una loro storia e che meritano di essere conosciute e che ci possono aiutare a crescere come giovani militari a servizio dei fratelli in questa particolare vocazione di vita.

“Cosa direbbe dunque Don Bosco, se riprendendo volto, sorriso, voce si mostrasse qui in mezzo a noi oggi, e parlasse confidenzialmente ai suoi giovani, che siete voi? Vi vedrebbe illuminati dalla grande luce del Concilio Ecumenico Vaticano II. Si tratta infatti di un evento di Spirito Santo, una sua visita nella storia per rinnovare la giovinezza della Chiesa nel cammino verso il terzo millennio. Dopo cento anni dalla morte Don Bosco vede questo Concilio come l’evento più importante del secolo ventesimo: un miracolo di giovinezza per tutti i credenti. Sarebbe impensabile per lui parlare a dei giovani del Duemila, eredi del Concilio, senza far riferimento ai grandi orientamenti di rinnovamento e di crescita nell’unica fede proposti dal Vaticano II. Per prescindere da esso bisognerebbe situarsi in due posizioni estreme e antitetiche che lui ha sempre rifiutato: quella dei tradizionalisti scismatici che non guardano avanti, e quella dei progressisti ideologici che sognano unicamente un utopico sol dell’avvenire. Come è suo stile, Don Bosco vi parlerà con parole semplici, ma rese credibili, come in Francesco di Assisi e in Madre Teresa, dalla prova della vita e della santità, e quindi con parole di ampio respiro ed apertura, che meritano ascolto. Voi sapete, infatti, che anche da un punto di vista storico Don Bosco pensò in grande: la povertà, la ristrettezza economica non furono mai rattrappimento dell’intelligenza e immiserimento del cuore, ma anzi ebbero l’effetto contrario: non avendo nulla di proprio, come il padre Abramo, lo Spirito lo fece cittadino del mondo, gli allargò a dismisura il cuore e lo rese un grande sognatore. Sognava il mondo futuro e lo anticipò tra i suoi giovani poveri e tanto carenti di sicurezze presenti. Come se vedesse l’invisibile, egli intese fare storia con la povera cronaca dei suoi ragazzi. E la fece. Io ne ho constatato l’attuale sua immensa proiezione in tutti i continenti. Voi stessi, che rappresentate i quattro punti cardinali del mondo, ne siete una viva testimonianza. Cerchiamo dunque di decifrare le coordinate del «sogno storico» di Don Bosco per i giovani che lo stanno incontrando: il suo «Manifesto». Mi pare di poterlo concentrare su tre motivi che riprendono quelli che fanno da base al grande tema di questa settimana: «Giovani nella chiesa per il mondo». 

«Basta che siate giovani perché io vi ami assai»

Queste parole di Don Bosco costituiscono, per me, la prima parte del suo «Manifesto». Mi sembra dicano una cosa sostanziale: la stima profonda, incondizionata per ciascun giovane, per ognuno di voi. Voi siete persone importanti agli occhi di Dio, come pure, almeno a parole, delle Carte internazionali degli uomini. Il Papa nella sua bella lettera del 31 gennaio scorso («Juvenum Patris») afferma: «Andiamo ai giovani: ecco la prima e fondamentale urgenza educativa»…
E prosegue: «Giova ricordare le stupende parole che Don Bosco rivolgeva ai suoi giovani: ‘Fate conto che io sono, sono tutto per voi, giorno e notte, per voi vivo e per voi sono disposto anche a dare la vita’». Si tratta, come vedete, di un totale dono di sé ai giovani, frutto di amore nobile e intenso che il Vangelo chiama «carità» e che per i giovani vuol dire fiducia, compagnia, proposta, stimolo, accoglienza, sostegno nelle debolezze. Per questo Don Bosco ci fa vedere che, sull’ultima frontiera, anzi oltre ogni frontiera, sta Dio che ama ciascun giovane e lo chiama per nome.
Don Bosco si è fatto profeta della stima di Dio, vivendo proprio perché ogni ragazzo, a partire dai più poveri, dai pericolanti (anzi, come lui diceva, dai pericolosi) non avesse ad arrossire di sé, non si desse a un verdetto di autoperdizione. Dal collaudo di una lunga esperienza gli sgorgò una battuta che vale un manuale di pedagogia: «Nessun giovane è così cattivo, che non vi sia in lui nessun punto per cui possa diventare migliore». In un mondo accigliato e adultista come quello di allora, Don Bosco ha scelto il sorriso per i suoi giovani, perché ognuno incontrandolo potesse dire: allora anch’io sono qualcuno degno di stima e di amore; Cristo mi guarda negli occhi!
«Basta che siate giovani, perché io vi ami assai»: una esperienza storica di ieri, una promessa profetica per oggi…”.
CONTINUA

Le parole della Lettera Apostolica e la riflessione del Rettor Maggiore dei salesiani orientano il nostro cammino e ci guidano sull’esempio di don Bosco a vivere la nostra vita sempre uniti a cristo a servizio dei fratelli e in questo caso dei più giovani perché scoprano la bellezza della vita vissuta con lo stile di Cristo. Invochiamo insieme la protezione di San Giovanni Bosco per tutti i nostri giovani che attraverso la loro fede e con la loro divisa nel giuramento che hanno fatto possano sempre ricordare l’impegno a servire la Patria e i suoi cittadini, le libere istituzioni della nostra Nazione con dignità, passione e dedizione così come hanno sempre fatto. 

@unavoce

 

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