Statua lignea (Ortisei) della Madonna di Loreto conservata nella Parrocchia dei Militare “Madonna di Loreto” – 15° Stormo

Liturgia della Parola

Isaia 11, 1-50.10

Salmo: Lc 1, 46-55

Grandi cose ha operato il Signore nella Vergine Maria

Galati 4,4-7

Lc 1,26-38

Maria sa intercedere presso il Figlio, affinché possiamo realmente divenire profeti e angeli di pace

BEATA MARIA VERGINE di LORETO

Patrona dell’Aeronautica Militare

«Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei. (Lc 1,38)

Lasciamoci affrancare nella fede, in questo piccolo “francobollo di spirituale”, con le parole di Monbs. S. Marcianò Ordinario Militare per l’Italia: “… Nel Vangelo (Lc 1,26-38), la Parola di Dio è portata alla Vergine Maria da un angelo. Anche l’angelo è a servizio della Parola ma in modo diverso dal profeta. Angelo significa, prima di tutto, “inviato” e si dice che nella Bibbia gli angeli prendano il nome dalla missione che sono inviati a compiere. Questo significa essere totalmente dediti alla missione, saper quasi scomparire dietro ad essa: questo, in una parola, significa mantenere come prioritario lo spirito di servizio, non lasciando che alcuna forma di esibizionismo o egocentrismo prendano il sopravvento. L’angelo, nella Bibbia, è anche colui che viene inviato in posti difficilmente raggiungibili, in circostanze nelle quali Dio solo può agire; e non porta solo la parola ma anche cibo, aiuto, liberazione… Per questo, non è difficile associare agli angeli la missione dei militari dell’Aeronautica. Non lo è a motivo dello “spazio” che essi sono inviati a coprire con la loro opera – il cielo, lo spazio aereo -; non lo è perché il vostro servizio vi porta a compiere missioni talora realmente difficili, a operare in situazioni che pochi riescono o vogliono affrontare, fondandovi su un coraggio e una dedizione capace di dimenticare voi stessi, i vostri interessi, persino la famiglia e la vostra stessa vita per la priorità del servire. Come dimenticare tanti esempi di dedizione che, in modo diverso, hanno saputo “scomparire” dietro la grandezza della missione che stavano svolgendo o si preparavano a svolgere? … eccoci dunque ancora ai piedi della Madre, ricordando la Madonna di Loreto … Noi ci rivolgiamo a Maria quando, nei momenti più duri della vita o nelle situazioni di rischio, sentiamo il bisogno di aiuto e consolazione. Noi riconosciamo in Lei il segno di quel Trascendente che abita la nostra esistenza e il cui bisogno avvertiamo profondamente in cuore. Maria, da Madre, sa intercettare questo bisogno del nostro cuore di figli e aiutarci a realizzarlo, indicando Suo Figlio Gesù, come farà nella Grotta di Betlemme. Maria sa intercedere presso il Figlio, affinché possiamo realmente divenire profeti e angeli di pace. E sa scomparire cantando, lo abbiamo ascoltato nel “Magnificat”, la gioia dell’«umiltà della sua serva»: quella gioia del servire che anche voi, come Lei, sapete portare al mondo e per la quale, in questa Eucaristia, vogliamo semplicemente dirvi e dire “grazie!”.” (cfr. Omelia – 2014 – Mons. S. Marcianò Ordinario Militare per l’Italia)