La Chiesa sta vivendo ormai da tre anni il Sinodo 2021-2024 “Per una Chiesa sinodale. Comunione, partecipazione missione” e non entro qui nella struttura e nelle modalità alle quale vi rimando, dove si sta interrogando sulla propria identità e su come camminare insieme.

In un modo distratto e lontano dalla fede e quindi dalla religione se non per attaccare e accusare imputare e litigare l’uomo è un uomo religioso è nel suo DNA la dimensione spirituale e la Chiesa di Gesù Cristo voluta e iniziata da Lui e arrivata sino a noi tramite la successione apostolica è la strada per coltivare questa parte del nostro vivere.

Il Sinodo è una attività che il mondo in genere anche per chi s’interessa di Chiesa conosce poco e per chi lontano non sa nulla, pertanto oggi qui voglio richiamare a me e a voi l’attenzione su questo “riflettere” della Chiesa su di se e con il mondo per meglio annunciare e testimoniare il vangelo di Cristo. Questo è lo scopo della Chiesa che se pur vogliamo criticare ha le sue fondamenta in Cristo.

“questo percorso non conduce la Chiesa a ripiegarsi su di sé. Anzi, nell’interrogarsi su se stessa e sulla propria direzione di marcia, la comunità cristiana non può esimersi da una lettura del contesto storico e sociale in cui è inserita, per una serie di ragioni diverse. La prima e più fondamentale rimanda alla fede in un Dio che si fa conoscere come Signore della storia, che, attraverso l’incarnazione, sceglie di entrare nella storia del mondo per essere incontrato lì. La seconda è che la Chiesa non esiste fuori dal mondo, come se fosse su un altro pianeta, ma solo dentro di esso; i suoi membri fanno parte della famiglia umana, come non cessano di ricordarci le parole con cui si apre la Costituzione pastorale Gaudium et spes del Vaticano II: le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei cristiani sono le medesime del resto dell’umanità. Una terza ragione per cui la Chiesa non può estraniarsi dal mondo è che la sua ragion d’essere è una missione, che costantemente la spinge a uscire da sé e a rivolgersi al mondo: si tratta di un dinamismo che emerge con forza dai documenti sinodali, che anzi lo identificano come un vero e proprio asse portante. Una quarta ragione, infine, è che per parlare della Chiesa e riflettere sul suo futuro,i cristiani non usano la lingua degli angeli, ma quella degli uomini e delle donne: ricorrono cioè a simboli, immagini, concetti e categorie che, almeno in parte, condividono con le culture delle società in cui sono inseriti e che perciò inevitabilmente sono carichi dei significati con cui in esse sono intesi”. (cfr. Aggiornamenti Sociali)

Forse è il tempo anche per noi per essere nella Chiesa come veri protagonisti, ognuno secondo la sua vocazione e il suo ruolo, ma con uno sguardo capace di leggere e ascoltare la Parola di Dio con il cuore per viverla nella vita e nelle scelte di vita quotidiana, diventando una fede adulta. Interrogarsi sul mondo non significa cambiare tutto, ma semmai significa aprirsi attraverso linguaggi differenti a far comprendere il messaggio e le su regole. Se questo compito è fondamentale per la Chiesa e per i suoi sacerdoti e vescovi è impegno e deve essere impegno di ogni cristiano. Oggi non si leggere più molto e tanto meno i documenti della Chiesa neppure dagli interessati, pertanto l’invito a vedere e leggere per conoscere e vivere è lo scopo di questa pagina anche sul nostro sito dedicata che rimanda a quella del Sito della nostra Chiesa Ordinariato Militare dove è raccolto il materiale e le informazioni che posso aiutarci a conoscere capire e vivere.

@unavoce