Negli occhi

 

 “Ogni bambino ci porta il messaggio che Dio non è ancora scoraggiato dell’uomo”. (Rabindranath Tagore)

 

In questo mondo, frastornato da mille individualismi, possa, allora, l’amore e la fede, far intravedere nei bambini, nei giovani, nei figli la bellezza della vita vissuta in serenità e amore. I problemi ci sono e non mancheranno, ma la forza, fatta di amore, coraggio e dedizione, faranno della vita, un’avventura meravigliosa, che tutti desiderano colorata dalla bellezza dell’arcobaleno.

Ho visto negli occhi del Papa e nei tantissimi partecipanti nella prima giornata mondiale dei bambini svoltasi la scorsa domenica all’Olimpico e in Piazza San Pietro la gioia e in quella festa ho sognato che il mondo può essere diverso, che la vita è un’avventura meravigliosa e che sempre è possibile viverla nonostante le nostre fragilità, che l’amore può vincere ogni odio. Ho visto bambini e famiglie con il sorriso, ho visto gioia e lacrime ho visto in quella folla il volto di Dio del Suo amore della Sua misericordia.

I Bambini ci ricordano chi siamo cosa siamo e come dobbiamo vivere, nel bambino c’è vivacità ma non odio, allegria e non malizia, spontaneità e non calcolo. Oggi il tasso di natalità e hai minimi storici perché siamo presi dalle cose materiali e giustamente o meno diciamo che la vita costa ma l’amore non ha prezzo alcuni per egoismo non vogliono figli con la scusa del mondo malato dei costi elevati del poco tempo, ma sarà proprio così?

Alcuni ci accusano che noi preti non sposandoci parliamo di famiglia non avendo figli invitiamo a procreare … quindi diventa una scusa per chiudersi … ma ognuno di noi viene da una famiglia ed è figlio ognuno di noi segue la sua vocazione e la vocazione a non avere una famiglia propria non è egoismo ma dono servizio altri invece che non vogliono famiglia il motivo è perché è impegno sacrificio e così i figli occupano tempo.

Lo stadio di Roma invaso da migliaia di bambini ci ha ricordato la bellezza di poter sognare di poter vivere la vita con fantasia allegria come in una fiaba e non è sciocco pensare che sia possibile. Non togliamo ai bambini la gioia di esserlo non togliamogli la gioia di sognare e da loro impariamo ad essere semplici a lavorare e impegnarsi con passione per educarli al meglio per offrigli valori e non solo opportunità e cose materiali offriamo a loro famiglie innamorate scuole attente ambienti di vita sani.

Lasciamoci avvolgere dalla gioia dei bambini dai loro capricci dai loro strilli di gioia o di pianto lasciamoci abbracciare dalla loro semplicità impariamo da loro ad essere naturali puri belli semplici amorevoli. Gli invitati a fare festa di quel giorno ci hanno aiutato con la loro arte a ricordare tutto questo parlando e animando la giornata con la bellezza delle parole e del canto.

Fate che i bambini crescano in ambienti belli ma soprattutto amorevoli educateli alla gioia e mentre crescono ricordante che sono un dono prezioso da custodire proteggere amare e servire.

Andate a rivedere i video di quella giornata della gioia che hanno vissuto e che hanno trasmesso è un momento è un vento certamente ma è stata una ricarica per loro le loro famiglie e per tutti noi, pensiamo a quanti bambini non possono vivere sereni per la guerra per l’odio lo sfruttamento e educhiamo i nostri all’accoglienza alla condivisione a saper amare senza interesse. Pensiamo a quanti bambini non nati per l’egoismo e la superficialità pensiamo ai bambini malati e che nel loro cuore forse inconsapevolmente vogliono essere felice e a dispetto di tutti e nonostante noi loro lo sono. Impariamo ad amare e a lasciarci amare.

@unavoce

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