«sistema immunitario della Chiesa» (Papa Francesco)
Noto più di prima un disinnamoramento alla religione e alla fede a tutto ciò che è spirituale, quasi un rifiuto a fermarsi e a riflettere e pur cercando il benessere e una vita sana non si ritiene lo spirito un elemento importante.
E’ cio che accade alla vita spirituale di ogni relgione o fede. Se si dimentica il passato demonizzandolo o camminando troppo veloce trasformando i valori in barzellette da teatro allora il rischio è di ammalarci, come ci ha ricordato il santo Padre nella sua quarta enciclica, nell’espressione che vi ho citato in apertura, pertanto recuperare alcuni elementi come le devozioni, quelle tradizioni sane senza le esasperazioni ovviamente, quelle pratiche di pietà potrebbe essere quel “sistema immunitario” che la Chiesa ha da sempre e che il papa ci ricorda riportandoci al Cuore di Cristo.
Faccio una mia personale lettura ovviamente che nasce dalla mia esperienza di sacerdote. Le piccole cose semplici fatte bene curate bene dandogli la giusta importanza diventano veramente quell’antibiotico che ci permette di non perderci nei labirinti del vivere quotidiano cercando di andare da qualche parte senza accorgerci che stiamo scappando da qualcosa e nello scappare non troviamo l’uscita.
La preghiera è la strada che ci permette di ritrovare l’uscita, una preghiera semplice attraverso la liturgia ben fatta che coinvolga senza banalizzarla con canti e balli, questa liturgia è la nostra bussola che ci indica la strada, lì incontriamo Dio quel Dio che poi vogliamo e dobbiamo servire nei fratelli in ogni fratello, senza confini e pregiudizi.
Nel rispetto delle leggi della preghiera che la Chiesa ci offre nei secoli troviamo la nostra ricchezza, come ad esempio recuperare la devozione al Sacro Cuore come ci ha ricordato nella “Dilexit nos”, la recita del santo Rosario, il pellegrinaggio, le devozioni ai Santi, le processioni, la Via Crucis … tutte confluiscono nell’unico momento e più importante rito che la Chiesa ha da Cristo: l’Eucarestia quel pane spezzato quella Parola condivisa: la S. Messa.
I giovani non vengono in chiesa, forse per attirarli abbiamo svenduto, ridicolizzato e annoiato la liturgia invece di rispettarne le norme con i giusti adattamenti, gli uomini vengono meno in chiesa delle donne … ripartiamo dalle donne che da sempre sono l’anima della casa recuperiamo il Valore. Ripartiamo dalla loro fede semplice e invece di pensare al sacerdozio o al diaconato alle donne recuperiamo la bellezza della donna nella sua ricchezza intellettuale e spirituale, ripartiamo dalla famiglia anche se oggi i genitori lavorano entrambi non perdiamo però quel calore di famiglia, riprendiamo ad amare veramente con il cuore, i fidanzati vivano nel rispetto e nella dedizione, le famiglie recuperino il loro ruolo … solo così educheremo a quella possibilità di sapersi accorgere e stupire della vita senza lamentarsi.
Ripensiamo la vita partendo dalle cose che da sempre ci hanno forgiato e lo dico qui nel contesto della vita cristiano. Riprendete le tradizioni delle vostre famiglie interrogate i vostri nonni fatevi raccontare la loro vita … recuperate il patrimonio culturale intellettuale di amore e di fede di questi anziani e il sorriso tronerà a tutti.
Riprendiamo quella preghiera prima di andare a dormire quel segno di croce prima di pranzare quel rosario insegnato dalle nostre mamme e nonne, quella visita in chiesa ad accendere la candela alla Madonna o al Santo a cui siamo più affezionati … non perdere la Santa Messa fai la comunione vai a confessarti … basta critiche e riflessioni socio teologiche pastorali … ama con e come il Cuore di Cristo e il Cuore di Cristo ha amato e ama donandosi ogni giorno, Lui Il Signore Gesù ha scommesso su ognuno di noi, cosa rispondiamo?
@unavoce
Foto di Copertina @unavoce: Tabernacolo e lampada Parrocchia dei Militari “Madonna di Loreto”