La FOTO, il motivo della scelta:

Ordinario Militare, con gli Allievi della Guardia  di Finanza, al Precetto Pasquale 2016 presso il Comando Militare Esercito Abruzzo

Uno scatto, che riassume il V angelo,. Il Pastore di questa Chiesa tra i Militari che anima, guida e indica la strada del cristiano e militare che alla scuola del Vangelo diventa servo appassionato dei fratelli.

FOTO da:(Cfr. Blog di Paola Casoli)

 

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

 

XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

“… quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo”.
  

Carissimi,

essere fedeli alle istituzioni che rendono libero questa Patria secondo la Costituzione, è l’anima del servizio dei nostri militari, ma è anche lo stile del cristiano autentico che servendo la propria terra e i suoi cittadini segue la volontà di Dio che ci ricorda oggi nel Vangelo di essere capaci di impegno serio senza compromessi, capace di lasciare tutto per un bene superiore.

La fedeltà agli ideali e al credo sono la strada per una società più giusta e una fede più salda. Quello che il Signore ci chiede nel vangelo è la coerenza, quella coerenza che il papa nell’udienza del mercoledì di qualche settimana fa ci ha ricordato di vivere.

Il militare è l’uomo della fedeltà, e il militare cristiano incarna questi valori che fanno di questo servizio, “il Servizio” ai fratelli, un servizio alla pace non solo esteriore, ma educante. Educare i cuori a vivere nella pace dentro, per concretizzarla attorno, nella vita di tutti i giorni.

“… Un cuore davvero toccato dal Signore è generoso con gli altri e aiuta i più deboli”, queste parole del Papa all’udienza di mercoledì 21 agosto 2019, danno coraggio al nostro essere autentici e fedeli.

“… Cosa proviamo quando, ad esempio, un superiore ci “sceglie” per affidarci una missione importante, delicata, magari confidandoci di non volerla affidare ad altri… Ce ne sentiamo altamente responsabili e cerchiamo di mettere tutto noi stessi per portare a termine questo incarico. Quanto è grande il vostro senso di responsabilità, … voi, non di rado, diventate simbolo di un senso di responsabilità che fonda la fedeltà. In realtà, si è fedeli perché ci si sente responsabili. E come la “responsabilità” prevede la presenza di un qualcuno a cui dover “rispondere”, così la “fedeltà” implica una relazione, qualcuno a cui essere fedeli…”

Con le parole del nostro Arcivescovo, che prendo da una sua omelia a cui vi rimando,Vi lascio alla vostra personale riflessione e preghiera.

Buona Domenica

8.09.19-XXIII-T.O.@unavoce