La FOTO, il motivo della scelta:

Missioni Internazionali

Una foto che raccoglie la grade famiglia della Forze Armate nelle sue specificità.

In queste caratteristiche di servizio e d’impiego e conservata nel cuore di uomini e donne in divisa ci sta l’anima di chi sa vivere con serietà l’impegno affidato trasmettendo i valori della umana convivenza nella Pace, insegnando a riconoscere e proteggere il bene comune e dei singoli.

FOTO da: (Cfr. Difesa.it)

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

  

ASCENSIONE DEL SIGNORE

Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato

 

Carissimi,

celebrare la salta definitiva di Gesù al cielo, ci mette davanti agli occhi, l’impegno che ne consegue per la prima chiesa, i discepoli e tutti i cristiani e quelli che hanno deciso di seguire il Signore Gesù Cristo. Il distacco visivo di colui che amano e segno crea difficoltà in un primo tempo, ma alle Sue parole segue il dono dello Spirito Santo che farà muovere i cuori e agire annunciando il Regno di Dio, con l’impegno di “fare discepoli tutti i popoli …”.

In questa luce d’impegno ad annunciare e predicare la “buona novella”, mi vorrei spostare, ma dentro questo solco, a guardare a chi in prima linea lavora perché il mondo sia nella Pace, dono prezioso che dobbiamo coltivare e costruire e anche difendere; i nostri militari e militari cristiani, che indossando la divisa, non dimenticano la loro Fede, anzi la vivono da protagonisti svolgendo nel loro quotidiano servizio questo comando, non tanto battezzando, ma aiutando popoli e singoli a costruire un cuore di Pace e a vivere nella concordia.

Non è forse questo quello che Dio vuole per l’umanità, non è forse questa Sua amicizia, che l’ha portato sin sulla croce e dalla croce Risorgere e ora tornare al Padre perché noi capissimo quanto ci ama e cosa dobbiamo fare anche noi per amarci e rispondere al suo amore?

Così ora le parole del nostro Pastore, l’Ordinario Militare e le considerazioni di uno studio sulle Forze Armate e il loro impegno Nazionale e Internazionale, chiudono la cornice di questo semplice pensiero, alla luce dell’Ascensione, perché da questo parte l’insegnamento a osservare i comandamenti: amare!

“Non c’è sacrificio e non c’è servizio che sia inutile”. Oggi “noi piangiamo persone che sono state liete di servire”, militari che “non avrebbero considerato un eroismo il loro atto del dare la vita ma una pienezza di servizio, una realizzazione della libertà. Per questo, essi ‘sono nella pace’. Per questo, diventano maestri di pace”… il potere del servizio, l’autorevolezza della coerenza e della testimonianza, che ha molto da dire pure oggi. Un servizio che non cerca l’utile, non si inquina con la ricerca di interessi personali o ricompense, è libero da infiltrazioni, corruzioni o da qualsiasi forma di attaccamento a tutto, persino alla propria vita”. “Bisogna dare spazio a questo peculiare e nobile magistero esercitato dai nostri caduti e portato avanti da militari che vivono così il proprio servizio quotidiano”. (Cfr. L’Ordinario Militare nella giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, Roma, novembre 2019

“… Per esempio, la Guardia Costiera e la Marina sono in prima linea nel salvataggio dei migranti che attraversano il Mediterraneo dalle rotte africane: migliaia di vite che gli uomini delle forze marittime italiane strappano dalla onde ogni naufragio. O ancora, il coinvolgimento italiano in diverse missioni, sia a guida Nato che sotto egida Onu: per esempio il contingente di peacekeeping in Libano (un’area particolarmente delicata dove spurie della guerra civile siriana come Hezbollah entrano in contatto con Israele), o la missione Nato in Afghanistan, o ancora nella Coalizione internazionale che combatte lo Stato islamico, con advisor militari in Iraq e nel Kurdistan iracheno che sono il riferimento per l’addestramento delle truppe locali. … Le forze armate italiane sono generalmente benvolute dalle popolazioni locali dei luoghi in cui svolgono le proprie missioni: e questa integrazione è un ulteriore anello di merito, perché non solo limita l’invasività delle presenza, ma permette anche maggiore collaborazione con le persone del posto e migliori raccolte d’informazioni. (Cfr. Formiche.net)

Buona Domenica

24.05.20-Asensione@unavoce