Militari uomini e donne di esempio

“Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”. (Eleanor Roosvelt)

L’esempio di oggi, per i grandi di domani”: è questo il messaggio della campagna di comunicazione lanciata dal Ministero della Difesa …” con questo titolo il Ministero della Difesa, offre uno spunto per ripartire, si legge sul sito del Ministero della Difesa: “… Oggi l’Italia riparte ed è attraverso questa campagna, che tiene insieme la memoria e la speranza, che il Ministero ha voluto ringraziare lo sforzo compiuto dagli uomini e dalle donne delle Forze Armate durante l’emergenza coronavirus. In un momento storico in cui l’immaginazione di un nuovo futuro è al centro della discussione nazionale e internazionale, si è voluto guardare questa prospettiva con gli occhi di chi, più di tutti, rappresenta il domani…”. (Cfr. Difesa.it

Questo mi offre l’opportunità di riflettere con voi sul significato della memoria. Nelle Forze Armate è un elemento fondante la vita quotidiana del nostro personale, ricordare, fare memoria, celebrare, offre lo slancio a continuare a servire, ma fare memoria non è solo dei militari è un elemento dell’umanità, o lo dovrebbe essere, e lo è certamente per il credente e il cristiano in particolare.

Papa Francesco ha detto: “Fare memoria delle cose belle di Dio nella nostra vita rafforza la fede”.

“Lungo la strada della vita gli uomini non camminano mai soli, e saper fare memoria della presenza di Dio accanto a loro li aiuta capire che la salvezza non è l’evento di un momento, ma una storia che si dipana giorno per giorno, tra cose buone ed errori, fino all’incontro finale”. (Cfr. Omelia, Papa Francesco, 21 aprile 2016

Fare memoria, significa avere un sogno avere una visione, credere nel bene e lavorare per esso. I nostri uomini e donne in divisa sono ancora un “popolo” che crede nel sogno della Pace e del bene comune e fare memoria allora è un elemento veramente importante, una memoria del passato che viene vissuto quotidianamente per affrontare il presente e progettare il futuro. Una memoria che è personale, collettiva e religiosa, vissuta nella Fede in Dio con semplicità e umiltà senza tante manifestazioni ma con un cuore grande e attento dove amare Dio e i fratelli è veramente il comandamento fondamentale del loro vivere quotidiano.

“E’ l’etimologia, innanzitutto, a evidenziare la differenza: “memoria”, dal greco ‘mimnésco”, indica un’attività della mente collegata a una precisa esigenza e a un valore anche etico, la facoltà di mantenere in vita i contenuti del passato; esiste nella tradizione classica una Musa della Memoria, chiamata Mnemosyne, che è nota come madre delle nove muse, come a intendere che le arti hanno il compito di perpetuare la bellezza nel tempo; la cultura dell’età contemporanea ha inventato addirittura una scienza, la Mnemotecnica, atta a preservare nell’uomo ai più alti livelli la facoltà di cui si è detto, e il vocabolo ‘memoria’ è passato nel linguaggio tecnologico a designare una funzione specifica del computer.

“Ricordo” deriva invece dal latino “re-cordor” e significa “richiamare al cuore”: è quindi un termine attinente a un diverso campo semantico, quello dei sentimenti più che della ragione, ed è decisamente più individualistico e più soggettivo; implica inoltre una sorta di filtro (conscio o inconscio?) , in base al quale alcune esperienze del passato rimangono vividamente impresse o riaffiorano quando meno ce l’aspettiamo, o se le rievochiamo per trarne conforto…”. (Cfr. Il giornale del ricordo)

Così, facciamo memoria, ogni giorno, vivendo il nostro servizio alla Patria e ai suoi cittadini e la Chiesa è accanto a, questa porzione di popolo, con questo spirito di memoria e ricordo a vivere con impegno, la loro presenza, nella Fede.

 

Foto di Copertina: Ministero Difesa