“PENSIERI CON LE STELLETTE” sul Vangelo della Domenica

EPIFANIA

I Militari, sentinelle che seguono la stella della verità, difendendo la pace e offrendo sicurezza a tutti i popoli.

 

Carissimi Amici,

eccoci giunti, alla festa della Manifestazione del Signore l’Epifania, caratterizzata dalla visita dei Re Magi alla grotta di Betlemme. Il loro arrivo e i loro doni, raccoglie e manifesta il progetto di Dio: essere accanto all’umanità nel corpo umano pur rimanendo Dio e Signore del mondo. L’annuncio del Natale, da parte degli angeli ai pastori, portava queste parole: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Ora, tutti vogliono la pace, tutti la pregano, la invocano, la propongono, se vuoi la pace costruisce la pace, costruisci le istituzioni, fai questo, fai quello … prepara ad una mentalità di pace .. tutte cose che da sempre cerchiamo di fare e che dobbiamo continuare a fare, educare le generazioni alla pace, in casa, in città, nel nostro Paese, nel lavoro, nella scuola … tra di noi, ma di fatto questo cammino, che, ovviamente, non vogliamo, non possiamo abbandonare, non riesce ad essere l’unica strada per raggiungere questo obiettivo, che non dobbiamo mai dimenticare.

La pace va costruita e va difesa, difesa da chi non la vuole per tanti motivi, difesa con rispetto e professionalità, dove la violenza non è il linguaggio vincente, ma è la presenza, costante, continua, una presenza costruttiva, di aiuto, d’impegno, di dialogo, si una presenza forte che, come deterrente, tenga “buoni” i più facinorosi e si possa, così, instaurare dialogo e confronto.

Questo, fanno le Forze Armate Italiane, sono le nostre “sentinelle” che scrutano i cieli, solcano i mari, si mettono in cammino nel deserto per raggiungere questi obiettivi.

Questi sono i nostri soldati, marinai, avieri e aviatori, uomini e donne che credono in questi valori, pertanto la pace, deve essere preparata con educazione seria in casa, di generazione in generazione, per essere poi uomini e donne capaci di pace e di gesti di pace nella nostra società, nella scuola, nella politica, come ci ricorda il Papa nella 52° Giornata Mondiale per Pace, nel lavoro, nella vita quotidiana, di rapporti interpersonali con e tra di noi.

Questi sono i “nostri re Magi” che scrutano il cielo, guardano l’orizzonte e sorvegliano che la stella della verità possa raggiungere tutti e ognuno ovunque nel mondo, e là, dove questo non avviene, o è impedito, allora l’impegno è quello di difendere e proteggere chi, debole, viene messo ai margini, sfruttato e usato.

Con loro e per loro, altri riescono a camminare, ma qui non si tratta chi fa cosa, ma il desiderio di tutti, di costruire la Pace in ogni modo e ad ogni costo.

Preghiamo così per loro e celebriamo così l’arrivo de Re Magi oggi e che l’incenso, l’oro e la mirra, possano diventare per tutti noi gli strumenti per realizzare l’annuncio natalizio, attraverso l’impegno delle Nazioni, (oro) la preghiera delle religioni, (incenso) il servizio ad ogni uomo (mirra).

Che questo, con l’aiuto di Dio e il nostro impegno, possa realizzarsi e diventare, come il Signore del mondo ci ha pensati, santi come Lui.


6-01-19EPIFANIA@unavoce