La FOTO, il motivo della scelta:
Altare della Patria
In uno scatto, che racchiude la solenne sacralità di un ricordo e di una festa, che ci fa sentire italiani e cristiani, veri e impegnati, orgogliosi della storia e operatori di Pace, c’è raccolta la storia di un popolo, il suo passato e il presente per indirizzare a camminare verso nuove frontiere.
FOTO da: (Cfr. Il Messaggero)
SANTI – DEFUNTI – UNITA’ NAZIONALE – FORZE ARMATE
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli
Tre giorni fatti di memoria, ricordo e preghiera.
Con l’inizio del mese di novembre, la Chiesa ci fa soffermare, nel primo giorno, a pregare per tutti i Santi, invocandoli, attraverso l’intercessione di tutte quelle persone che hanno cercato e sembra che ci siano riusciti, a vivere il Vangelo e che la Chiesa ha proclamato Santi, presentandoceli come modelli da imitare. Il giorno seguente, ci mette davanti alla nostra realtà futura, la morte come momento, non della fine, ma del passaggio, verso quel “paradiso” nel quale abbiamo creduto con la nostra fede attraverso la nostra religione. Per noi, oltre i nostri defunti, non possiamo dimenticare i nostri Caduti, (e vi rimando alla pagina del sito “I nostri Centurioni – “Militari e cristiani” dove troverete i nomi di questi nostri fratelli) non è solo un dovere di ricordo, ma è l’essenza del servizio che si svolge, non si possono, non si voglio, non si devono dimenticare, sono gli astri nel cielo, “le stelle che vediamo nelle notti, alzando lo sguardo al cielo”, i nostri “santi” che, donando la vita per i fratelli, ci indicano la strada per essere sempre veri testimoni e pronti servitori della Pace, della sicurezza, della liberta di popoli e nazioni. Infine il quarto giorno del mese di novembre, la Patria tutta, si sofferma a celebrare l’Unità Nazionale e come segno di gratitudine, per il servizio che svolge, fa festa alle Forze Armate, una giornata celebrativa nazionale, che fu istituita nel 1919 per commemorare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale e che, oggi, ci ricorda l’impegno che tutti dobbiamo avere di costruire, proteggere e difendere la terra che i nostri padri ci hanno consegnato. Una terra che non è solo nostra, ma che abbiamo, pero, il dovere di costudire e condividere nella giustizia e nella pace.
In questi giorni di preghiera, di riflessione e di cerimonie, vi invito a rileggere due scritti:
- La lettera: “il Dio che stronca le guerre”. Lettera che il nostro Ordinario Militare, ha scritto in occasione della ricorrenza dei 100 anni dall’inizio della prima Guerra mondiale e in vista del viaggio del Papa a Redipuglia.
- E l’intervento che, sempre, il nostro Pastore, ha fatto in occasione del Convegno promosso da Onorcaduti: “Culto della Memoria – Diffusione, tutela e rispetto”
Parole che ci potranno aiutare a fermarci, qualche istante, per fare di questi giorni, il giorno, dove recuperare il senso di appartenenza alla Patria, ai Valori che essa rappresenta, alla nostra Fede e alla Sua Chiesa.
PREGHIERA DELLA PATRIA
Dio onnipotente ed eterno cui danno gloria il cielo, la terra e il mare, ascolta la nostra preghiera! Giurando fedeltà alla Bandiera abbiamo promesso amore e servizio alla Patria, nel ricordo del sacrificio di chi è caduto perché noi vivessimo in un mondo piú libero e piú giusto. Donaci, o Signore, la forza di custodire e difendere il bene prezioso della pace, e – in comunione di spirito con tutti coloro che lavorano e soffrono – donaci la gioia di dare il nostro contributo, per la serenità delle nostre case, per la prosperità della nostra terra, per il bene dell’Italia.
1-2-4.11.19-Santi/Defunti@unavoce