Giubileo Lauretano – 14 – La Madonna Nera

 

Celebrando la B.V.Maria Regina

 

Bruna sono ma bella, o figlie di Gerusalemme […].  Non state a guardare che sono bruna, poiché mi ha abbronzato il Sole.  (Cantico dei Cantici 1, 5-6).

 

Anche la vita della nostra comunità cristiana con le stellette è scandita dalla liturgia, che indica la strada e orienta la preghiera. Il calendario Liturgico universale e quello particolare della nostra Chiesa Ordinariato militare, uniti alle scdenze, anniversari e ricorrenze della nostra piccola, ma vivace “famiglia”, fanno da guida al cammino ordinario della nostra Parrocchia.

Questo sito, che nelle pagine della parrocchia è a servizio della comunità, nel pubblicare gli articoli, tiene presente il susseguirsi della vita liturgica, traendo spunto per offrie alcune riflessioni, come stiamo facendo oggi.

Così, celebrando, in questi giorni, la memoria liturgica della Beata Vergine Maria Regina e preparandoci a ricevere l’effige della Madonna di Loreto, che pellegrina gira tra le Basi dell’Aeronautica Militare, in questo Anno Giubilare Lauretano, vi rimando a una catechesi su questa festa della Beata Vergine Maria, venerata con il titolo di Regina, tenuta dal papa emerito Benedetto XVI il 22 agosto 2012, una riflessione, per preparaci a vivere la “Peregrinatio Mariae” con quelle disposizione a voler mettere il cuore, la mente e la vita nelle mani della Mamma di Gesù e lasciarci guidare per rinfrancare la nostra Fede.

“… Ma adesso ci domandiamo: che cosa vuol dire Maria Regina? E’ solo un titolo unito ad altri, la corona, un ornamento con altri? Che cosa vuol dire? Che cosa è questa regalità? Come già indicato, è una conseguenza del suo essere unita al Figlio, del suo essere in Cielo, cioè in comunione con Dio; Ella partecipa alla responsabilità di Dio per il mondo e all’amore di Dio per il mondo. C’è un’idea volgare, comune, di re o regina: sarebbe una persona con potere, ricchezza. Ma questo non è il tipo di regalità di Gesù e di Maria. Pensiamo al Signore: la regalità e l’essere re di Cristo è intessuto di umiltà, di servizio, di amore: è soprattutto servire, aiutare, amare. Ricordiamoci che Gesù è stato proclamato re sulla croce con questa iscrizione scritta da Pilato: «re dei Giudei» (cfr Mc 15,26). In quel momento sulla croce si mostra che Egli è re; e come è re? soffrendo con noi, per noi, amando fino in fondo, e così governa e crea verità, amore, giustizia. O pensiamo anche all’altro momento: nell’Ultima Cena si china a lavare i piedi dei suoi. Quindi la regalità di Gesù non ha nulla a che vedere con quella dei potenti della terra. E’ un re che serve i suoi servitori; così ha dimostrato in tutta la sua vita. E lo stesso vale per Maria: è regina nel servizio a Dio all’umanità, è regina dell’amore che vive il dono di sé a Dio per entrare nel disegno della salvezza dell’uomo. All’angelo risponde: Eccomi sono la serva del Signore (cfr Lc 1,38), e nel Magnificat canta: Dio ha guardato all’umiltà della sua serva (cfr Lc 1,48). Ci aiuta. E’ regina proprio amandoci, aiutandoci in ogni nostro bisogno; è la nostra sorella, serva umile…”. (Cfr. Vatican.va)

Inoltre, vorrei lasciarvi, oggi, anche alcune notizie in merito al motivo per cui l’effige della statua di Maria venerata a Loreto è nera.

La storia ci aiuta a vivere il mistero e la fede nel cammino della Chiesa.

“ …  insieme alle mura della Santa Casa, trasportate da Nazareth a Loreto, inizialmente era venerata non una statua, come oggi, ma un’icona dipinta su tavola. Nel corso del XVI secolo, una statua lignea di abete rosso sostituì la precedente raffigurazione di Maria. La particolarità di questa raffigurazione è il volto scuro, caratteristica comune alle icone più antiche. Spesso il colore scuro e bruno era dovuto ai fumi delle lampade ad olio e delle candele, che tendevano a scurire gli originari colori. Ma bisogna tenere in considerazione un altro fattore importante: spesso le raffigurazioni della Vergine Maria erano appositamente rappresentate nere (le Madonne nere sono diffuse in tutto il mondo). Questa tradizione trae origine dalla Sacra Scrittura e, nello specifico, dal Cantico dei Cantici: Bruna sono ma bella, o figlie di Gerusalemme […]. Non state a guardare che sono bruna, poiché mi ha abbronzato il Sole. (Cantico dei Cantici 1, 5-6). In questo caso, il Sole rappresenta la figura di Dio. La Vergine lauretana fu protagonista di un tragico evento nel corso del XX secolo. Nel 1921 un disastroso incendio incenerì la scultura. Immediatamente ne fu scolpita una nuova, simile alla precedente, che raffigura in modo analogo il volto scuro di Maria Vergine. Il nuovo modello, scolpito nel 1922, è stato prodotto con legno di cedro del Libano, che presenta una tinteggiatura più uniforme e accentuatamente nera, più di quanto si era abituati a vedere…”. (Cfr. lalucedimaria)

@unavoce

Foto di Copertina: Madonna di Loreto