Rileggendo insieme la proposta pastorale della nostra comunità – 2

 

Carissimi,

come vi dicevo l’ultima volta che ci siamo soffermati sulla proposta pastorale “Essere Chiesa…” per la nostra comunità con le stellette, tre atteggiamenti: “dolcezza, rispetto e retta coscienza”, creano il filo rosso del cammino di questa comunità, oggi ci soffermeremo sul secondo di questi atteggiamenti: il Rispetto.

Per parlarvi del rispetto, vorrei partire dal commentare il brano di Vangelo del cieco nato, (Giovanni Capitolo 9) a cui vi rimando.

“Quando c’è amor di Dio, anche il cristiano non si sente indifferente alla sorte degli altri e sa trattare tutti con rispetto; viceversa, quando questo amore viene meno, c’è il pericolo di un’invasione fanatica e spietata della coscienza altrui.

Mentre passava Gesù vide un uomo cieco dalla nascita. Gesù che passa. Mi sono meravigliato spesso di questo modo semplice di narrare la clemenza divina. Gesù passa e si accorge subito del dolore. Considerate invece quanto fossero diversi in quel momento i pensieri dei suoi discepoli. Gli domandarono infatti: Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?

Non dobbiamo sorprenderci se molti, anche fra quelli che si considerano cristiani, si comportano in modo analogo: la prima cosa che pensano è il male. Senza averne le prove, lo presuppongono. E non solo lo pensano, ma si permettono anche di esprimerlo in pubblico con giudizi avventati.

Il comportamento dei discepoli potrebbe essere considerato benevolmente come leggerezza. Ma in quella società — come del resto in quella di oggi, che in questo è cambiata di poco — c’erano altre persone, i farisei, che facevano di questo atteggiamento una norma di condotta. Ricordate in che modo Gesù Cristo li smaschera. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori”. (cfr. Omelia, Josèmaria)

Il rispetto è la capacità di accorgersi, di accogliere, di aiutare, di non giudicare, di ascoltare ….

Allora preoccupiamoci di fare solo opere buone, di fare il bene, sempre e comunque, e se ci capita di mancare di rispetto verso chicchessia, impariamo a  perdonarci gli uni agli altri, a chiedere scusa e saremo, allora, con il cuore di Cristo e Lui, compirà miracoli nella vita e nel cuore di tutti.

@unavoce

 

Foto di Copertina: Libano del Sud: Gen. Bruno Pisciotta – Attività CIMIC in favore della popolazione locale