L’uomo al centro

 

“in tempo di pandemia, solo lo spirito di solidarietà, salverà chi è nella stessa barca, nella stessa casa, sulla stessa terra”. (cfr. Card. Parolin)

 

Il 12 novembre scorso, al Consiglio d’Europa di Strasburgo, è intervenuto il Cardinale Segretario di Stato Vaticano, per i 50 anni della presenza della Santa Sede come osservatore permanente.

Leggendo l’intervento, pronunciato dal presule, colgo l’occasione per ricordare l’impegno dell’Italia nelle Missioni di Pace sotto lo scudo dell’Unione Europea.

“Il sogno dei fondatori era quello di ricostruire l’Europa in uno spirito di servizio reciproco che anche oggi, in un mondo più incline a fare richieste che a servire, deve essere la pietra angolare della missione del Consiglio d’Europa in nome della pace, della libertà e della dignità umana”. (Cfr. Papa Francesco)

Per costruire, coltivare e vivere questa Europa con al centro la persona è indispensabile non perdere di vista la grandezza dell’uomo in quanto tale, la Terra come casa dell’uomo, il servizio alla persona umana e la valorizzazione della persona umana.

“Nella costruzione di un’Europa giusta, unita, aperta e inclusiva, fate dell’Europa la casa di ogni persona umana, fate in modo che ogni persona si senta a casa sua in un clima di fratellanza. Ogni persona attende di vedere un vero modello di umanità, per potersi impegnare in prima persona”. (Cfr. Vaticannews)

Questo è l’impegno della Chiesa e l’augurio che rivolge il Papa agli stati membri. Per i nostri militari, che partecipano a queste operazioni, le parole della Chiesa, risuonano come conferma, di una presenza e un cammino che da anni, ormai, svolge in queste terre e con queste attenzioni. Una presenza e una coalizione, tra stati, per costruire, la pace, creare una mentalità comune, pur nella diversità di culture, religioni e tradizioni.

Molti teatri operativi sono aperti nel mondo e in Europa e questo sta a significare che c’è il desiderio di popoli e nazioni di voler costruire un mondo migliore, aiutando chi è in difficoltà. Non lasciamoci ingannare da altri pensieri, altrimenti il rischio è di non vedere il bene e di essere solo protesi alla critica. Il mondo e l’umanità, che in essa vive, deve crescere sempre e meglio e nonostante il male che s’annida, il bene c’è, e molti operano per costruirlo, il compito degli uomini è collaborare perché il bene possa sempre essere più grande, aiutando, proteggendo, collaborando e per far questo serve costruire una mentalità e un cuore di pace.

L’Italia, con le Forze Armate, in collaborazione con enti civili, laici o religiosi è presente per garantire questa costruzione.

@unavoce

 

Foto di Copertina: Bosnia, Operazione Althea