Adorazione Eucaristica

 

Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per gustare la dolcezza del Signore ed ammirare il suo santuario.

Egli mi offre un luogo di rifugio nel giorno della sventura. Mi nasconde nel segreto della sua dimora, mi solleva sulla rupe. (Sal 26, 4-5)

 

Ero ancora in seminario e ricordo che all’arrivo del Card. Martini alla guida della Chiesa di Milano iniziarono degli incontri con i giovani, erano una novità assoluta, almeno per me, giovane seminarista e mi colpì il mondo con cui riusciva a catalizzare l’attenzione. Iniziarono le Scuole di Preghiera tenute dal Cardinale in Duomo, migliaia di giovani partecipavano e da li a poco anche in molte altre diocesi lombarde partirono questi momenti d’incontro e preghiera con i giovani. Una nuova esperienza di pastorale giovanile. I ragazzi accorrevano per sentire il loro vescovo, era affascinate la situazione, la metodologia, l’incontro, tutto ciò mi educò molto.

Altra esperienza che mi fu l’esperienza d’incontro avuta a Taizè in Francia con Fr. Roger e il momento di preghiera internazionale. Migliaia di giovani di cultura, lingua e anche religione differenti, seduti insieme a pregare, a cantare e anche a stare in silenzio guardando l’Eucarestia, la Croce, un Immagine sacra, si respirava aria splendida di pace e serenità, di condivisione e di speranza che portava a una gioia nel cuore che non si può spiegare.

Durante la formazione sacerdotale, poi, molti momenti d’incontro, di scuola di preghiera, di adorazione, ci sono stati, quegli anni furono meravigliosi, abbiamo imparato ad innamorarci della preghiera, di come pregare, dell’esigenza della preghiera e di come appassionare a questi momenti.

L’Adorazione Eucaristica era la mia preferita, silenzio, raccoglimento, liturgia, tradizione, un miscuglio di elementi che mi ha sempre aiutato a rimanere davanti al Signore con tutta la mia povertà e pochezza e sentirmi amato e grande, pronto a partire per annunciare il Vangelo.

Ora, con questa spirito, propongo, anche in questo anno pastorale, ogni mese, un momento di Adorazione Eucaristica per la comunità, certo che possa educare a crescere. Moneto preparato e vissuto con semplicità, ma con puntualità. Il primo annuncio è fermarsi e pregare, fermarsi e stare in silenzio, fermarsi e contemplare.

La nostra Chiesa Ordinariato Militare, da molti anni propone una Scuola di Preghiera con un orientamento vocazionale. Iniziò,, qualche decennio, fa con l’allora Ordinario Militare Mons. Mani, fondatore anche del Seminario dei Cappellani, una esperienza nuova e innovativa che è continuata e che ancora oggi viene proposta, alla quale, spiritualmente, ci uniamo pregando, anche, dalla nostra comunità, per le vocazione e la Chiesa Universale, il Papa e i nostri Pastori.

Così, come vi accennavo, anche quest’anno nella proposta pastorale, ho inserito il momento di Adorazione Eucaristica, unendola alla recita dei Vespri, una volta al mese, precisamente il primo giovedì del mese. Momento di raccoglimento per educare a fermarsi e contemplare. Una breve riflessione, il silenzio e la recita della Liturgia delle ore, accompagnano questo momento e preparano a “fermarsi”, attività alla quale bisogna educarsi. Il mondo corre e questo non ci aiuta, oggi l’emergenza di questa preghiera, ci offre l’opportunità di riscoprire il gusto di fermarsi e dedicare tempo, di rallentare e accorgerci, di camminare piano e dare valore ai piccoli gesti.

L’Adorazione Eucaristica, l’ho pensata come momento, proprio, per rallentare e fermarsi a incontrare il Dio in cui crediamo e nel quale vogliamo vivere e testimoniare.

 @unavoce

 

Foto di Copertina: Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare, alla Scuola di Preghiera in Cecchignola