Il sorriso di don Bosco

“Fa che tutti quelli con cui parli, diventino tuoi amici” (San Giovanni Bosco)

 

Da ex allievo Salesiano, non posso non rifarmi a don Bosco. Nell’oratorio Salesiano è nata la mia vocazione sacerdotale, in quel cortile da bambino, prima con i genitori e i nonni e poi da solo, sono cresciuto, seguito dai vari sacerdoti che si sono susseguiti e da qui sono partito per il Seminario. Don Bosco rimane l’ideale del sacerdote che ho sempre coltivato nella vita.

Iniziato il cammino, alla fine mi sono ritrovato a fare il Cappellano Militare, non sono diventato Salesiano, ma sacerdote diocesano e i superiori hanno deciso questa esperienza che ancora oggi prosegue. Ho trovato in questo ministero “il cortile di don Bosco”, la gioia, l’impegno, il disagio e il sacrificio.

La frase che ho ciato in apertura è la pastorale che svolgo ogni giorno, l’impegno a servire questi fratelli con le stellette e a condividere il cammino non a parole ma in piena armonia.

Si!, don Bosco avrebbe fatto così. Non è questione di svendere il Vangelo, o di essere contrari a qualche precetto della Chiesa, come alcuni vogliono far pensare e puntare il dito, ma dove vive l’uomo la c’è Cristo, pertanto è il nostro stare accanto con quella serena gioia che testimoni l’amore di Dio per tutti ed è il compito principale di ogni sacerdote, in alcuni ambito della vita e questo è più evidente.

Così voglio ricordare e celebrare la memoria di don Bosco e a lui affidare tutti i giovani militari perché nel loro servizio si sentano amati, utile e impegnati a crescere e a fra crescere la società in un clima bello, sereno e in pace.

Allora cari lettori, siate anche voi capaci di creare amicizie, di sorridere, di stare nell’allegria, attraverso ogni strada che l’ingegno umano ci offre come la musica, i giochi, la gioia perosnale che coltivi nel tuo cuore. E’ nella serietà della vita, allora, che  ci dobbiamo impegnare, creiamo spazio anche per questi momenti, per noi e per gli altri e allora, Dio, sarà in mezzo a noi e il male si allontanerà. Vi saluto lasciandovi questo aneddoto della vita di don Bosco con un altro santo e l’invito a sorridere prima di parlare. La Conferenza Episcopale Italiana di recente ci ha detto che per sostituire lo scambio di pace durante la celebrazione, basterà uno sguardo al fratello accanto, faccaimo in modo che lo sguardo sia sereno e gioiso, Cristo avrebbe fatto così, don Bosco avrebbe fatto così, chi ci ama farebbe cosi.

IL SORRISO DI DON BOSCO – Luigi Orione doveva andare a confessarsi da don Bosco ma aveva molta paura perché si diceva che don Bosco leggesse i cuori; per questo decise di scrivere tutti i suoi peccati su un quaderno e con questo si presentò a don Bosco:
«Quando gli fui davanti, avevo come un timore dí tirare fuori i miei quaderni. Finalmente ne ho tirato fuori uno e, mentre glielo presentavo, io stavo a vedere lo sguardo di Don Bosco e l’impressione che gli faceva. Poi, per timore di fargli perdere tempo, mi misi a leggere in fretta; poi ho voltato pagina e Don Bosco ancora guardava; voltai ancora pagina e Don Bosco ancora guardava; voltai ancora pagina e Don Bosco mi disse: “Bene, bene; ne hai ancora?”. “Sì, risposí”. “Bene, lascia qua, da’ a me”. Lo prese e, fatto così e così Don Orione ripete il gesto], ne fece quattro pezzi e anche il secondo fece la stessa fine. Giudicato il calibro del peccatore che gli stava davanti, Don Bosco continuò facendo lui domande ed accennò subito ad una mancanza che certamente era stata scritta sui quaderni, ma non era stata letta. Il giovane rimase scioccato dall’intuizione del Santo, tanto da ripetere — ancora 50 anni dopo! — l’ammirata esclamazione: “Scrutava i cuori! Scrutava i cuori!”. E continua: “Poi mi disse tre cose che ricordo ancora come adesso (…), tre cose che solamente Iddio gliele poteva dire”. Don Bosco gli fece poi l’ammonizione: “Pentiti di questo e non voltarti più indietro. Non devi più ripensare a quelle cose, piccole e grandi, che ci possono essere state”. Aggiungendo: “Stai allegro!”. E Don Orione conclude: “E mi sorrise come lui solo poteva sorridere”. (Cfr. Oratorio don Bosco canalicchio)

I nostri militari pur nella loro austera presenza, educati a costruire ponti nella vita delle persone offrono un sorriso dal sapore salesiano.

@unavoce

 

 

Foto di Copertina: Scuola don Bosco – Cumiano