Condividere i Valori

“Tutto il mondo è un palcoscenico e gli uomini sono soltanto degli attori che hanno le loro uscite e le loro entrate. E ognuno, nel tempo che gli è dato recita molte parti” (William Shakespeare)

 

Nella “prima Giornata Internazionale della Fratellanza Umana, istituita il 21 dicembre 2020 dalle Nazioni Unite e in ricordo della firma del Documento sulla Fratellanza umana per la Pace mondiale e la Convivenza comune, sarà in una modalità virtuale con la partecipazione di Papa Francesco che di quel testo fu il firmatario e l’anima, insieme al Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb. Un documento pensato e scritto quasi in un anno e mezzo”. (Cfr. VaticanNews)

Così, ieri si è celebrata in modo virtuale la prima Giornata Internazionale della Fratellanza Umana. Qui alcuni rimandi e una riflessione per non perdere nulla di quello che è stato fatto e per camminare insieme come uomini, cristiani e militari sul cammino di una Pace che servono con la loro divisa e che coltivano nel cuore come fratelli là dove sono ad operare.

“Papa Francesco ringrazia il Grande Imam Al-Tayyeb, lo sceicco Bin Zayed e il giudice Salam: oggi non c’è tempo per l’indifferenza, “o siamo fratelli o ci distruggiamo” perché un “mondo senza fratelli è un mondo di nemici”. (Cfr. VaticanNews)

“La fratellanza è una musica dolce da suonare insieme, sono le speranze e i sogni di tanti giovani scritti su un pezzo di carta e appesi ai rami di un albero che il vento accarezza. Queste  le immagini che aprono e chiudono la cerimonia ad Abu Dhabi per commemorare la prima Giornata Internazionale della Fratellanza Umana, istituita dall’Onu lo scorso dicembre, a ricordo della firma – 4 gennaio 2019 – del Documento sulla Fratellanza umana per la Pace mondiale e la Convivenza comune da parte del Papa e del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb. (Cfr. VaticanNewe)

Iniziative: “La musica come linguaggio che può ricreare e sostenere la fratellanza universale: è il cuore del videomessaggio di Francesco diffuso in occasione del quarto Convegno Internazionale sulla musica, organizzato dal Pontificio Consiglio della Cultura sul tema “Chiesa e musica: testi e contesti” che si svolge online oggi e domani”. (Cfr. Vatican News) – “Per una fratellanza umana’, un libro a due anni da Abu Dhabi – di Antonio Cuciniello e Paolo Branca, una lettura del Documento firmato due anni fa ad Abu Dhabi e dei passi avanti compiuti nel dialogo e nell’incontro tra cattolici e musulmani”.(Cfr. VaticanNews)

In questa cornice voglio soffermarmi con voi. Come fare la scelta giusta? Come fare la volontà di Dio per un credente, per un cristiano? Non c’è un discernimento obiettivo, come facciamo a sapere quale risposta darci? Come orientarci, come scegliere? Una sola via, credo possa essere onesta, qualsiasi via scegliamo sia usta a buon fine, che se ne faccia buon uso e sia fedele alla scelta fatta.

Con questi pensieri celebriamo questa giornata secondo le intenzione del Papa di voler costruire un mondo fraterno, al di la di diversità e divisioni.

Sicuramente Dio ha un progetto per l’umanità, lo leggiamo nel prologo di Giovanni, ma la risposta sarà la nostra vita, vivere la vita, rischiare e tuffarsi nella vita e viverla appieno con amore e nella bontà.

Allora, va da se, che tutto quello che costruiamo diventa significativo per noi e per chi sta attorno a noi, per il ruolo che abbiamo nella società e le responsabilità che ci sono, verso noi stessi e gli altri. Imparare a guardare lontano e attorno a noi, sarà la vera felicità.

La libertà che rivendichiamo non è del singolo, ma della collettività, il rispetto che ne nasce e l’eliminazione dell’egoismo.

La vita spirituale ci aiuta a comprendere come vivere la vita e ci educa a viverla in modo autentico, fedele, con ritmi e tempi precisi non sopravvivendo, ma essendo parte della storia. Il palcoscenico che vi accennavo all’inizio, nella citazione d’apertura, ci pone su un percorso di vita attraverso la ricerca di nobili ideali, che sono, poi, quelli che faranno la differenza. L’uguaglianza che Dio offre a tutti non è massificazione, ma la ricchezza delle diversità che guardando nella stessa direzione, ognuno con i propri doni, capacità, farà grande l’umanità.

Questo è per me essere tutti fratelli, capite, allora, che alla fine ci rimane solo l’amore e il bene, l’allegria e la serenità. Sarà questa capacità che ci farà vincere contro l’odio e il maligno. Questa è la vera strada da percorrere, che sia religiosa o laica, politica o culturale, tutti dobbiamo individuare i valori che ci accomunano e che ci portino tutti a realizzare, costruire e coltivare un mondo migliore. La ricerca di questi valori comuni è la vera vita. Valori che, come dicevo poc’anzi, non sono dei singoli o di un gruppo, ma sono beneficio di tutti, dell’umanità intera, di qualsiasi cultura o razza, perché l’umanità, pur differente nelle sue forme umane, animali, vegetali … concorre al bene di tutti, se c’è rispetto e attenzione, collaborazione e voglia di vivere in pace.

Gli obiettivi sono e devono essere comuni, poi ci saranno vie differenti per raggiungerli che sono la ricchezza dell’umanità, vie differenti che non vadano, però, a danneggiare o privilegiare nessuno, ma in favore di tutti. La fame, la sete, la cura, la cultura, la religione, l’ambiente, la pace … valori comuni che vanno condivisi e ricercati attraverso la bellezza delle diversità del pianeta e dell’umanità che lo abita, senza danneggiare nessuno, ma condividendoli.

Partiamo da noi stessi, dalla nostra famiglia, dai nostri amici, dal territorio in cui viviamo, dal lavoro che facciamo … senza perdere la speranza e la forza di continuare, certi che Dio è accanto ad ognuno di noi come compagno di viaggio, non per sostituirsi a noi, ma per allungarci il braccio quando cadiamo, da parte nostra l’umiltà di lasciarci aiutare e di guardarlo nel volto dell’umanità che ci circonda. Fai la cosa giusta: vivi con coraggio e impegno nel rispetto e nell’amore e il mondo vivrà nella fratellanza.

@unavoce

 

Foto di Copertina: Documento firmato dal papa e dal Grande Imam, sulla Fratellanza Umana