Riconoscere il linguaggio dello Spirito

 

Vi rimando a un articolo apparso sulla Rivista “La Civiltà Cattolica”: Quaderno 4107-4108 a pag. 209 – 220 del 7 Agosto 2021, al quale ti rimando e per il quale rinnovo l’invito ad abbonarti.

Ogni cristiano, ogni persona che voglia avere spunti di riflessione, letture sulle varie realtà e problematiche, conoscere e approfondire le cose del mondo, dovrebbe accostarsi a conoscerla e a leggerne i contenuti.  Una rivista “unica nel suo genere”, disse Papa Francesco, utile alla luce della fede e alla conoscenza del mondo.

Ho scelto questo articolo da portare in evidenza e alla vostra attenzione per il delicato periodo che stiamo vivendo a livello mondiale: pandemia, guerre, clima … situazione al limite che provocano la nostra vita, le nostre azioni, i nostri pensieri e anche la nostra fede. La lettura di queste righe, penso, potranno orientare il nostro pensiero e il nostro agire in modo vero e più efficace aiutando la nostra vita e la vita di chi incontriamo.

Ora detto questo, vorrei portarvi a leggere questo articolo: “SOSPIRI E SEGNI DEI NOSTRI TEMPI: COME LEGGERLI?” di Padre Joseph Lobo.

“Il primo a introdurre l’espressione «segni dei tempi» nel linguaggio cattolico ufficiale fu papa Giovanni XXIII, nella Costituzione apostolica Humanae salutis (HS) del 1961: «Sappiamo che la visione di questi mali deprime talmente gli animi di alcuni al punto che non scorgono altro che tenebre, dalle quali pensano che il mondo sia interamente avvolto. Noi invece amiamo riaffermare la Nostra incrollabile fiducia nel divin Salvatore del genere umano, che non ha affatto abbandonato i mortali da lui redenti. Anzi, seguendo gli ammonimenti di Cristo Signore che ci esorta ad interpretare “i segni dei tempi” (Mt 16,3), fra tanta tenebrosa caligine scorgiamo indizi non pochi che sembrano offrire auspici di un’epoca migliore per la Chiesa e per l’umanità» (HS 4).

È attraverso i segni dei tempi che, nel nostro pellegrinaggio storico, Dio ci comunica la sua sollecitudine redentrice, in un contesto dove sembrerebbero prevalere disordine e confusione. Occorre quindi riconoscerli e interpretarli per arrivare alla provvidenza amorosa di Dio che ci viene comunicata in questo modo.

Quali sono i segni dei tempi in generale?

Nella prospettiva cristiana esistono tre grandi categorie di segni dei tempi: primordiali, perenni ed episodici. L’evento cristico, nella sua totalità, è il «segno dei tempi primordiale», nel senso che tutti gli altri segni devono essere interpretati alla sua luce. La categoria di «segni perenni» ne annovera due: il creato in quanto tale (che indica la provvidenza di Dio); il corso della storia in quanto tale (che manifesta la continua vicinanza di Dio). I «segni episodici», infine, si riferiscono a eventi storici particolari, positivi o negativi. Per identificarli e per coglierne il significato si richiede il discernimento. Mentre il creato in quanto tale, come pure i tempi di pace e di armonia potrebbero più facilmente mostrare la provvidenza di Dio, di solito i tempi difficili richiedono un’interiorizzazione di carattere sociale e personale, che porta al pentimento e alla purificazione. Per riconoscere i segni dei tempi occorre comprendere il linguaggio dello Spirito…”. (cfr. La Civiltà Cattolica)

Per leggere l’articolo integrale, acquista il quaderno 4107-4108.

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