La FOTO, il motivo della scelta:

Carabiniere in alta uniforme nel giorno delle Nozze

 

Uno scatto che vorrei ricordasse: amore, fedeltà, bellezza, ma anche semplicità e passione. Una vita vissuta per servire e amare, dove talvolta, nel privato è difficile, ma che conduce a una presenza educate per se e per la società.

 

FOTO: (cfr. JOYphotographers)

Militari: Discepoli con la vita

 

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

 

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIOMc 10,2-16

chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

 

“Fedeltà e amore sono una porta che si apre solo dall’interno. Gesù l’ha aperta e Gesù è bello perché è la fedeltà nell’amore. Nel Capitolo 10 di Marco tutto è movimento: Gesù e i discepoli camminano verso Gerusalemme, la gente si avvicina a Gesù e Gesù alla gente. Marco ci ha lasciato alcuni momenti di questo movimento: non per soddisfare la nostra curiosità  ma per dirci chi è il discepolo, di che cosa abbiamo bisogno per camminare con Lui, anche verso la morte sapendo che trionfa la vita”. (cfr. giovaniemissione)

Tema difficile quello che il vangelo di questa domenica affronta: divorzio, amore, fedeltà …  per citarne solo alcuni e non metterci a disquisire sul tipo di amore come e con chi … è solo un mio umile pensiero, l’amore non ha confini. Ora per tornare a noi, i temi che Gesù affronta sono tutti per entrare nel Suo Regno e per entrare con lo sguardo dei bambini, che è la logica di Dioche va al di la della legge. Ora peso che tutto può mutare ovviamente e che Dio una sola cosa ci voglia dire: AMORE, solo l’amore è l’unico linguaggio del vivere e del morire. Amore a tutti i livelli, vissuto con la bellezza, l’innocenza  e l’entusiasmo dei bambini, con il cuore e gli occhi dei bambini. Quindi, senza tante teologie o altro, ma solo con questo spirito, rileggiamo il vangelo con gli occhi di Dio e mettendolo a confronto con la nostra vita e le nostre vocazioni e facciamoci una sola domanda: sono appassionato, amo veramente, non a parole ma con la vita? La risposta ci dirà se siamo discepoli con la vita o con le parole. I militari e militari cristiani sono sicuramente sulla strada di una vita di discepolato, dove amore e fedeltà sono il linguaggio, ma come tutti, con la difficoltà di seguire, ma certamente con una disponibilità e una vocazione che li pone a riflettere con chiarezza sul vangelo di oggi, facendoli, però, discepoli con la loro vita e la loro vocazione a servire e amare.

Buona Domenica

 

3.10.21XXVIITO@unavoce