o Simpatia?

 

La folla numerosissima stese i suoi mantelli sulla strada mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla via. La folla che andava innanzi e quella che veniva dietro, gridava: Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli! Entrato Gesù in Gerusalemme, tutta la città fu in agitazione e la gente si chiedeva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nazaret di Galilea». (Matteo 21, 8 -11)

Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: «Salve, re dei Giudei!». E gli davano schiaffi. Pilato intanto uscì di nuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa». Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: «Ecco l’uomo!». Al vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono: «Crocifiggilo, crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Prendetelo voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui nessuna colpa». Gli risposero i Giudei: «Noi abbiamo una legge e secondo questa legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio». (Giovanni 19, 1 – 7)

 

 

Tutti abbiamo persone che ci sono antipatiche e altre che ci sono simpatiche è naturale e non è essere santi o meno, no! è nella natura umana, ma la domanda che dobbiamo farci vera è: esistono persone così? La psicologia ci aiuta a comprendere che in natura non esistono così come non esiste lo stonato ma ci sono persone che ci piacciono e di cui condividiamo le opinioni e i modi di fare e altre no. Pensa che non solo a te non piacciono o sono antipatiche alcune persone ma che io sono antipatico a qualcuno. Non si può piacere a tutti e non ti possono piacere tutti. Ovviamente questo discorso per comprendere i nostri sentimenti e da questi ripartire per vivere i rapporti interpersonali in modo sereno,,, positivo e consapevole con lo spirito del Vangelo e il cuore di Cristo.  Ora, con questa premessa che ci porta nel campo delle relazioni umane quotidiane, mi faccio aiutare dai tecnici rimandandovi alla pagina della Newsletter del Sito diventare felici per guidare la nostra riflessione.

Dicevamo che le persone antipatiche non esistono, ma “esistono persone che non ti piacciono. Di cui non condividi modi e scelte, comportamenti e abitudini. E sono due cose totalmente diverse. Per cui ecco cosa devi fare con le persone antipatiche: ricordarti che non hanno niente che non va. Non gradisci certe scelte? Anche gli altri non apprezzano tutte quelle che fai tu. Non ti piace come si comportano? A molti non piacerà come ti comporti tu. Per questo tu sei da disprezzare, evitare, rifiutare, disapprovare o criticare? Se non comprendiamo la natura delle nostre emozioni finiamo per viverle come se fosse qualcosa che ci dica cosa sia giusto o cosa sia sbagliato. (cfr. diventarefelici

Pertanto dobbiamo rivedere come gestiamo le nostre emozioni, se siamo persone egoiste e se proviamo emozioni negative nei confronti di una persona significa che non la amo che non gli voglio bene? Sono antipatico?

“Che tu provi un’emozione negativa stando con una persona, che tu stia male con lei o quando si comporta in un certo modo, non significa che sia sbagliata o che quello che fa sia sbagliato. Significa solo che non ti piace. L’antipatia non sta nelle persone che incontri, sta nei nostri occhi. Così come la bellezza, la gioia e quasi tutti i nostri giudizi. Se dico che quella persona è antipatica, mi sto ingannando, pensando che l’antipatia sia una caratteristica di quella persona, come lo sono la sua altezza (questo è un dato di fatto) o il colore dei suoi occhi (se non usa lenti a contatto colorate!). Non esistono persone antipatiche. Se esistessero dovresti spiegarmi una cosa: se qualcuno trova che tu sia una persona antipatica, significa che lo sei? Quindi coloro a cui piace passare del tempo con te, invece, sono stupidi? E se una persona prova antipatia per te, questo fa di te una persona antipatica per tutti? Ovviamente no. Se ci rifletti, ti rendi conto che l’antipatia non è nelle persone che non ci piacciono, ma nei nostri occhi, cioè nelle regole, negli schemi che seguiamo, nelle nostre convinzioni. Se io ti trovo antipatica, o antipatico, non significa che tu sia una persona antipatica! Da oggi, quando incontri le persone che finora hai considerato antipatiche, ricordati che sono come te. Trattale come vorresti che ti trattassero gli altri. Cerca di capirle invece di giudicarle “antipatiche”. Potresti scoprire che c’è qualcosa di buono anche in loro. E chissà, forse potresti scoprire che sono simpatiche anche per te”. (cfr. diventarefelici)

Ora, abbiamo compreso che le cose dipendono da noi, da come guardiamo le situazioni, pertanto come uomini e donne credenti dobbiamo educarci a guardare con occhi diversi, con gli occhi di Cristo che se pur poteva avere nella sua umana presenza simpatia o antipatia ci ha insegnato come essere accanto alle persone e quale messaggio e insegnamento dare e trasmettere. Anche Gesù non piaceva a tutti, ma Gesù ha trattato tutti nello stesso modo, con amore e severità, con pazienza e decisione, pertanto rivediamo le nostre relazioni, il nostro pensiero sulle persone e ricordiamoci che a una persona che mi sta antipatica c’è un’altra a cui sto antipatico io a lui. Potrei dire non m’importa nulla ma lo sappiamo che non è così vorremmo piacere a tutti e per farlo bisogna imparare a non giudicare, a non parlar male delle persone, a pensare bene, ad essere di aiuto e di sostegno, evitare pettegolezzi e chiacchiere per parlare e affrontare i problemi e le situazioni con carità e pazienza, con serietà e amorevolezza.

Le citazioni dal vangelo di Matteo e di Giovanni in apertura, ci fanno comprendere come l’animo umano sia volubile e instabile se non ci educhiamo con pazienza a questo e la riflessione che ne è seguita per aprirci la mente a comprendere come vivere la nostra vita, come comportarci, come agire nei confronti dei fratelli che incontriamo sul nostro cammino, alla luce degli insegnamenti del vangelo: “Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni”. (Mc 10, 17-22)

@unavoce

 

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