“… con i Giudei, mi sono fatto Giudeo, per guadagnare i Giudei; con quelli che sono sotto la legge, mi sono fatto come uno sotto la legge (benché io stesso non sia sottoposto alla legge), per guadagnare quelli che sono sotto la legge e con quelli che sono senza legge, mi sono fatto come se fossi senza legge (benché io non sia senza legge riguardo a Dio, ma sotto la legge di Cristo), per guadagnare quelli che sono senza legge. Con i deboli mi sono fatto debole, per guadagnare i deboli; mi faccio ogni cosa a tutti, per salvarne a ogni modo alcuni”.  (1Corinzi 9,20-22)

 

Le parole dell’Apostolo Paolo stimolano la mia preghiera per ricercare ogni giorno la via sempre giusta, nuova ed efficace del servizio alla Chiesa e per la Chiesa, ad ogni uomo e per ogni uomo, “mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno”.

Salvare ad ogni costo tutti perché tutti possano sentire l’amore di Dio, questo il servizio alla Chiesa come sacerdote. Portare tutti in Paradiso e per raggiungere questo la Chiesa si pone nel mondo e per il mondo in ogni settore, da qui critiche e difficoltà perché nel confronto con il mondo alla luce del vangelo nascono talvolta contraddizioni e compromessi e non è sempre facile. Annunciare l’amore di Dio in ogni ambito della vita, sporcandosi le mani, con l’odore delle pecore, come un ospedale da campo.

Questo ci espone e se non c’è una seria formazione e una vita di preghiera quotidiana il rischio è di secolarizzarci ed invece di educare e accompagnare ci faremo trascinare.

Mille discorsi potremmo aprire sulle opportunità o meno di alcune scelte, sui metodi, le proposte pastorali, sociali e ricreative, di assistenza e carità. Mille riflessioni da quelle teologiche a quelle psicologiche ed umane, dalla tradizione o dalle innovazioni. Tutto è utile e tutto può essere limite.

La bimillenaria storia della Chiesa ci fa scorgere che ci possono essere cadute e errori di valutazione e di azione, ma che alla fine se si rimane ancorati a Cristo allora la strada da percorrere è chiara sapendo leggere i segni dei tempi alla luce del messaggio evangelico imitando l’opera terrena di Gesù, seguendo l’esempio dei santi che si sono impegnati e hanno vissuto alla luce del vangelo.

Tutto a tutti senza mancare verso nessuno con una predilezione ai poveri, ai diseredati, a quelli in difficoltà, ma senza dimenticare gli altri, in dialogo con tutti ma senza svendere il prodotto, aperti al confronto con la possibilità di rivedere alcune scelte operative, ma senza mancare al fulcro del messaggio cristiano della fede. Ama Dio e ama i fratelli. Da questa semplice affermazione scaturiscono gli atteggiamenti, le regole, le scelte pastorali, le scelte di vita privata, la morale, le strade personali di vocazione. 

L’organizzazione Chiesa è indispensabile per camminare insieme, Gesù lo fece con i discepoli, aveva un progetto, insegnava guidava e teneva uniti i suoi discepoli. Alcune regole non scritte di comportamento hanno creato la prima comunità apostolica, altre definite con le sua predicazione, da ultimo ma non ultimo la cena insieme per arrivare al calvario e alla risurrezione.

Il cammino di Cristo è il cammino che la liturgia ci fa rifare e rivivere per rimanere nel solco dell’insegnamento divino. Cambia la sala dell’incontro ma non il significato dell’incontrarsi, cambia la salita al calvario e la croce, ma non il destino del cammino “ad aspra per aspera”, cambia la tomba e la pietra arrotolata ma non la vera speranza e la promessa, quella di risorgere, quella d’incontralo, quella che saremo tutti in paradiso.

Allora tuto a tutti deve essere il nostro vivere, tutto a tutti in famiglia, in società, con gli amici nella vita della Chiesa, con una capacità di ascolto e dialogo, di confronto e impegno a vedere le situazioni sotto tutti i punti di vista, ad essere in ogni luogo e ambito della vita dell’uomo senza esclusione, senza preconcetti, senza chiusure sullo stile di Gesù.

Vivi così la tua vocazione, la tua vita, i rapporti interpersonali, gli impegni dal lavoro al divertimento e sentirai che il Signore sarà con te, non fermarti prega sempre senza stancarti, lavora e vivi la tua vita con gli alti e bassi che ti riserva, non rinunciare, non chiuderti non pensare solo a te stesso, metti davanti l’altro e la tua vita cambierà prospettiva cambierà color e sapore e sarai veramente felice sarai veramente discepolo del Signore. Ama la Chiesa, vivi la chiesa, servi la Chiesa è Cristo in essa e insieme ci sarà veramente Sinodo, ci sarà veramente Dio e lo Spirto santo che agisce indipendentemente dalla nostra attenzione opererà miracoli anche nella tua vita.

@unavoce

 

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