Non smettere di sognare

 

Capita spesso, parlando con i giovani soprattutto, di sentire questa espressione: “non mi sento realizzato”. Ed entrando un po’ più nello specifico e dialogando con loro nelle loro aree d’interesse su questa reazione alla vita ci si accorge che tutto cade sul campo del lavoro e delle relazioni.

“A lavoro non si sente valorizzato e dice di non aver trovato la sua “vocazione”, la sua strada. Per questo ogni giorno si sente frustrato e da qui deriva anche un rapporto con i colleghi mediocre. Poca sintonia, poca comprensione, troppo superficiale, valori differenti…” (cfr. Newsletter diventarefelici)

Questa riflessione è di molti purtroppo anche nei nostri ambienti, che pur avendo scelto una vita particolare, poi si scontrano con realtà che non avevano preso in considerazioni, realtà e impegno che talvolta scade anche per un difetto dei più anziani e da qui la mia riflessione che più che per i giovani è rivolta a chi tra di noi ha qualche anno in più e qualche esperienza in più, dove la nostra testimonianza, la nostra professionalità, competenza e serietà lavorativa ha un peso notevole nel far appassionare sempre più a una vita scelta.

Come adulti, almeno di età, abbiamo delle responsabilità che non possiamo declinare anche se noi, forse su alcuni aspetti, siamo rimasti delusi. Un fallimento o un limite non può essere usato per non aiutare a vedere le situazioni in una prospettiva migliore. Questo, se ci impegna in prima persona verso chi cresce, vale anche per noi già cresciuti a rinnovarci nei nostri modi e metodi sia di vita personale sia di lavoro professionale. Come con i figli non c’è mai un punto di arrivo, cos’ con ogni persona: sempre vicini con le parole e soprattutto con l’esempio, anche nonostante i nostri limiti ed errori e questo vale sul posto di lavoro, tra gli amici, nella società. 

Ora, detto questo, dobbiamo fare i conti non solo con gli ideali ma con la vita di tutti i giorni e le problematiche quotidiane, il nostro carattere e le nostre singole storie.

“Certo, i soldi servono. Ma quando non c’è gratificazione in quello che fai, quando senti che non ha senso ciò che stai facendo… Ti sembra di buttare via il tempo. La sensazione che avevo era come se fossi sempre impegnato, ma il tempo scivolasse via dalle mie mani. Come se fossi oberato da mille cose, ma guardavo dalla finestra la vita scorrere. (mentre io restavo fermo, pur se in continuo movimento). Il lavoro e il denaro sono solo una delle Variabili con cui possiamo vivere una vita positiva. Se non hai un lavoro, la paura di non arrivare a fine mese ti fa senza dubbio pensare che qualsiasi lavoro vada bene, ma quando poi lo hai e guadagni abbastanza, senza un senso, senza realizzarti, capisci che manca qualcos’altro”. (cfr. Newsletter diventarefelici)

Ovviamente, possiamo sempre accontentarci, passarci sopra, far finta di nulla, darci risposte palliative, ma in realtà non siamo felici. Invece il compito nella vita e della vita per tutti è quello di realizzarsi secondo dei valori e realizzare secondo gli impegni che ci siamo presi e non solo sopravvivere alle giornate che si susseguono, ma viverle da protagonisti veri, autentici che sanno rimboccarsi le maniche, darsi da fare, educare essere di esempio e non pretendere o criticare ma impegnarsi e credere in quello che si fa, in quello che si è e si rappresenta. Cercare la strada che piace e perseguirla. So che non è facile e che è più semplice lamentarsi ma non è questa la strada della felicità, della realizzazione e del successo. Non bisogna fare confronti ma solo impegnarsi al massimo.

“Certo Possiamo accontentarci, ma possiamo anche aspirare a viere una vita felice. Perché rinunciare in partenza? Soprattutto considerando che non ci sono solo denaro e lavoro nella vita. Come ti dicevo, questa è solo una delle Variabili con cui cerchiamo di raggiungere la vita che desideriamo. Ecco le altre: Non sentirsi amati, La paura di sbagliare, Il tuo passato, Il tuo tempo, La vita di coppia, La paura di non farcela (e la salute), I pensieri negativi, La tua libertà, Il senso della tua vita”. (cfr. Newsletter diventarefelici)

Bada bene che non sono cose negative ma aspetti che vanno affrontati con serenità o da soli o attraverso l’aiuto di qualcuno che sia la famiglia, gli amici e/o professionisti del settore.

Rimettiti, allora, in gioco non subire, non vivacchiare, non accontentarti, realizza i tuoi sogni, persegui i tuoi ideali, credi in quello che fai, fallo con passione e sarai felice e renderai felici. Non rimpiangere il tuo passato, fanne tesoro e se qualche errore o mancanza emerge riprendi da capo e ricomincia. Non lasciarti trascinare dalla noia, dalla pigrizia, dalla negatività di pensieri e parole di persone scontente ma sii te stesso, sii autentico e vivi con entusiasmo ogni attimo che la provvidenza di offre da vivere. Non smettere di sognare perché senza i sogni non vivrai neppure le realtà. Sii vero protagonista sul palcoscenico della tua vita, non come comparsa ma come attore principale. Il sipario si è alzato, canta la tua canzone, recita i tuoi versi, danza la tua vita e non lasciarti scoraggiare, senza rischi non si va avanti, impara a metterti e rimetterti in gioco sempre e sari veramente felice.

@unavoce

 

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