i Magi i rappresentanti delle Nazioni

EPIFANIA DEL SIGNORE

“alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo».” (Mt 2,1-2)

 

Continuiamo ad “affrancarci” nella fede con la parola di San Paolo VI, papa: “ … E proprio in questo giorno, Figli carissimi; in questa festa della Epifania, cioè della manifestazione di Cristo all’umanità. Quanta luce contiene questo fatto, questo mistero! Il Nostro discorso non avrebbe fine, se Noi lasciassimo la Nostra parola seguire il filo interminabile dei pensieri, che questa festa della rivelazione del Salvatore suscita nello spirito. Uno di questi pensieri, uno solo, a voi consegneremo, e non con parole Nostre, ma con quelle del Concilio ecumenico testé celebrato. Vi suggeriamo di considerare l’Epifania come la festa della vocazione dei Popoli, di tutti i Popoli, senza distinzione, alla medesima salvezza, alla medesima fortuna. E Ci sembra che voi, Figli carissimi dei Paesi dove l’annuncio di Cristo è ancora nella sua fase costitutiva della Chiesa, diventiate in questo momento i rappresentanti – i Magi – delle vostre rispettive Nazioni, e realizziate in questo momento un episodio tipico del mistero dell’Epifania: quello della scoperta che la venuta di Dio nel mondo è proprio a ciascuno di voi destinata, a ciascuno dei vostri Paesi; e ciò non per sconfessare ciò che voi siete e rappresentate, ma per assumere la vostra singola anima e la vostra personalità nazionale ai vertici d’una espansione, d’una coscienza, d’una capacità nuova di vita e d’una speranza di ineffabili destini, in cui consiste appunto la Redenzione di Cristo. Ascoltate il Concilio: «Dai tempi più antichi fino ad oggi presso i vari popoli si trova una certa sensibilità di quella forza arcana, che è presente al corso delle cose e agli avvenimenti della vita umana, anzi talvolta si trova la cognizione della Divinità suprema, ed anche del Padre! Sensibilità e conoscenza che compenetrano la loro vita d’un intimo senso religioso . . . La Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni. Essa considera con sincero rispetto quei modi di agire e di vivere, quei precetti e quelle dottrine che, quantunque in molti punti differiscano da quanto essa stessa crede e propone, tuttavia non raramente riflettono un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini» (Nostra aetate, 2)…” (cfr. Omelia dell’Epifania, San Paolo VI, papa)