Educazione indispensabile

 

“Earth Hour”, l’Ora della Terra, è la grande mobilitazione globale del Wwf che, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, unisce cittadini, istituzioni e imprese. Un piccolo gesto per esprimere la comune volontà di dare al mondo un futuro più sicuro, giusto e sostenibile. E, soprattutto, vincere la sfida del cambiamento climatico. Si vuole proprio sottolineare che anche un gesto apparentemente semplice, come quello di spegnere la luce, è un contributo importante per un futuro di benessere. Non solo un segno ma anche un sostegno concreto per le persone e per il pianeta. La prima edizione si è svolta nel 2007 a Sydney, in Australia, quando più di 2,2 milioni di persone e almeno 2.000 aziende hanno spento le luci. Da allora ogni anno strade, piazze e monumenti in tanti luoghi noti del mondo restano per un’ora al buio per dimostrare che quando si è uniti si può fare una grande differenza”. (cfr. vaticannews)

L’iniziativa di cui vi ho riportato e alla quale hanno aderito le principali città e capitali del mondo se pur un piccolo gesto ci ricorda un grande impegno che deve essere di tutti e di ognuno.

Non si tratta né di pubblicità né di altro ma solo sensibilizzare la società e ogni singolo uomo sul pianeta ad essere attento a determinati usi e consumi che fanno parte della vita quotidiana. Spegnere la luce è solo un richiamo ma se pensiamo a spegnere la luce nei nostri ambienti dove non serve, se pensiamo a usare l’acqua in modo moderato senza sprecare con continue emissioni che si possono evitare, se spengo la macchina nelle soste o alla mattina perché dobbiamo farla scaldare … e potremmo continuare con mille esempi, l’immondizia differenziata, la pulizia nelle nostre città,  ci porterebbe non solo ad avere un pianata la terra più vivibile ma educare il cuore al rispetto anche delle persone perché alla fine di questo si tratta e non solo di sopravvivenza del pianeta per l’umanità, se manca questo aspetto del rispetto e del bene comune lasciandoci prendere dall’egoismo e dagli interessi personali non si va da nessuna parte e se ci lamentiamo di popoli e nazioni, di potenti e politiche, di governati e alcuni ricchi, non dimentichiamo che la differenza la possiamo fare tutti, ognuno là dove vive. Partire ad educarci in modo differente con una attenzione alle cose che ci porterà all’attenzione alle persone, un’attenzione al fratello. Un’attenzione della terra e delle cose della terra come l’acque di fiumi e mari, l’acqua potabile bene così prezioso che rischiamo di mettere in crisi per continui sprechi. Un semplice richiamo che ci è stato ricordato e che ho voluto condividere per educarci al rispetto, da questo atteggiamento partirà la vera pace che tutti desideriamo. Uniti possiamo fare una grande differenza.

@unavoce

 

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