Leggi la tua vita

 

«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».
(Mt 16, 24 – 27)

 

Cosa disturba la nostra vita? Quali i pensieri che non ci danno pace, quali le preoccupazioni che ci tolgono il sonno? Molte di queste domande non hanno risposte chiare oppure sono molto scontate e comuni a molti di noi e altre invece non riusciamo a darci una risposta logica.

Provate allora a dare delle risposte oneste a voi stessi, a dare un nome alle vostre preoccupazioni, al vostro nervosismo, alla vostra irrequietezze, talvolta sono situazioni che anno una distanza temporale molto lontana arrivando agli anni delle giovinezza. Per i giovani quali invece le risposte a questi quesiti? Insoddisfazione, confronto con un mondo che corre troppo veloce, confronto con la società, con la vita bella apparentemente segnata molte volte da esempi sbagliati dove ci si confronta trovandoci mancanti: calciatori strapagati, opinionisti e influencer che hanno la verità in tasca, bamboccioni di famiglie che sono viziati senza dare i giusti riferimenti … e il giovane, generico medio, influenzabile rimane disorientato. Genitori assenti per il lavoro, nella maggioranza dei casi, perché la vita è cara e serve lavorare tutti per affrontare la quotidianità, genitori liberali e permessivi che giustificano le mancanze lasciando correre ogni situazione o intervenendo in modo sbagliato. Giovani che si permettono di abusare di una coetanea, genitori che schiaffeggiano e denunciano gli insegnanti e potremmo continuare con un analisi che ci fa rabbrividire e vergognare del nostro genere umano e noi adulti ansiosi e stressati per i figli, per il lavoro, per l’età, per la società, per il futuro ci domandiamo se il mondo può essere migliore.

Prova a leggere, allora, nella tua storia non tanto le cose che non vanno o non sono andate bene, ma quelle che vanno bene, quelle che ti hanno educato, quelle che di rendono il cuore leggero, che di danno pace: un gesto gentile, una parola buona, un accoglienza verso chi è rifiutato, un non scandalizzarsi di scelte diverse, un rimboccarsi le maniche per fare quelle cose che oggi più nessuno vuole fare, prova a leggere nella tua breve o lunga storia non solo le cose che vorresti o avresti voluto e che non hai ma quelle che hai alle quali forse ancora non dai il valore che anno, come avere una famiglia ancora unita, un lavoro dignitoso, la salute, il bene che hai ricevuto da chi meno te l’aspettavi, dei figli sani e buoni, che puoi mangiare tutti i giorni, che puoi vivere in una paese libero e quelle poche regole che tu cerchi di contestare vederle come la via per aiutarci a vivere e rimanere nel solco dell’educazione, del rispetto, prova a vedere quante perle hai nel tuo campo, prova a leggere la tua vita non per i limiti che essa porta in se ma per i doni che hai avuto e ancora hai ogni giorno.

Forse siamo troppo egoisti e ricurvi su noi stessi da non accorgerci del grillo che canta o del sole che sorge ogni giorno e al caldo ci lamentiamo, al freddo ci lamentiamo, alla pioggia ci lamentiamo, al lavoro, alla politica, alla fede … tutto non va bene e fatichiamo a rispettare pretendendo solamente. Cambia prospettiva, impara a guardare con occhi nuovi la vita.

Prova a leggere la tua vita come in un microscopio e vedrai la fatica che i tuoi genitori hanno messo per darti una posizione, una dignità, l’amore e le comodità, forse anche troppe. Prova a leggere al microscopio il bene che hai ricevuto e continui a ricevere. Prova a vedere al microscopio i tuoi disagi, le tue ansie, le tue preoccupazioni e ti accorgerai che sono, molte volte, invidie, gelosie e insoddisfazioni impedendoti di accorgerti dell’amore e della fatica di chi ti è accanto e le parole talvolta si sprecano, parole che sono macigni fatti di giudizi, cattiverie, malignità insinuando il male invece di leggere il bene. Prova a leggere la tua vita partendo dal fondo e al contrario vedrai che le parole e i fatti avranno un altro suono, il suono dell’amore, il profumo del bene, il colore della serenità.

Non lamentarti, rimboccati le maniche, non criticare, impegnati, non dire parole che feriscono.

La tua dimensione spirituale forse l’hai abbandonata perché hai visto solo la religione che fa vivere la tua fede con alcuni limiti, parti dalla tua fede, dalla tua capacità di fidarti e di essere fedele e vedrai la religione, la vita della comunità cristiana, della chiesa come una necessità per rimanere nel solco dell’amore di Dio.

Sii fedele nel poco e avrai doni grandi ma se non sei capace di mantenere fede alle piccole cose come potrai essere fedele all’amore, alla pace, al bene? Non diamo la colpa o non usiamo della religione per puntare il dito, per innescare liti e distanze, per giustificare la nostra vuotezza e la nostre pretese a una libertà che è solo egoistica e non rispettosa, viviamo con serenità la vita della Chiesa affidandoci al Signore. Non perdere la vita cercando di conservarla perché la strada che stai intraprendendo non è quella né di fede né di vita ma solo di prepotenza con te stesso e verso gli altri.

Compi genti gentili, pensa cose belle, leggi le cose per quello che sono, non puntare il dito ma rimboccati le maniche e che le tue parole siano sempre per costruire, per amare, per il bene e i tuoi pensieri cambieranno la tua vita. Non cambierà la croce che hai e che tutti abbiamo, ma sarà la tua Croce dove Dio sarà sempre con te come il Cireneo fece con Lui perché la porterà con te, accanto a te e per te.

@unavoce

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