nelle Religioni

 

«Dove c’è amore, emerge una luce nel mondo; dove c’è odio, il mondo è nel buio. Sì, nella stalla di Betlemme è apparsa la grande luce che il mondo attende. In quel Bimbo giacente nella stalla, Dio ha mostrato la sua gloria – la gloria dell’amore, che dà in dono sé stesso e che si priva di ogni grandezza per condurci sulla via dell’amore». (cfr. Papa Benedetto XVI omelia S. Messa di mezzanotte Natale 2005)

 

Troppo spesso si confondono le proprie opinioni con la verità e in un mondo laico che cerca di desacralizzare il Natale riducendolo a una delle tante feste  per una irresponsabile opinione di rispetto e dialogo con altre religioni, fatta a tavolino per creare confusione, il male si manifesta creando dissapori, liti e odio. Troppo spesso notizie false e infondate girano sui social e i “benpensanti” credono ad ogni cosa senza verificare, ma questo è il nostro mondo avvolto dal buio dell’ignoranza e della desacralizzazione di tutto e della vita riducendo ogni cosa a un mero commercio e a discussioni futili per creare confusione e il male continua a diffondersi e solo un cuore libero, puro e capace di ragione riuscirà a dissipare il buio che avvolge la mente e il cuore di molti.

Pur non festeggiando il Natale di Gesù come giorno religioso in tutte le religioni c’è una festa analoga che celebra il Natale e vi rimando a un articolo sul sito “Il Cortile dei Gentili” che ci può aprire la mente per comprenderne l’importanza.

Questo per chi trasforma la festa di Natale e il simbolo del presepe in altro sfruttando questo evento come occasione di discussione e di divisione in nome di una apertura. Questa non è apertura è ignoranza pura e malevola che crea solo confusione rinunciando all’intelligenza storica e di fede nella tradizione di un popolo invece che nel rispetto di altri.

A questo proposito vi riporto dal Libro del Corano, il libro Sacro della Religione Islamica, ciò che dice al riguardo dell’annunciazione a Maria (Maryam) della venuta di Gesù (‘Îsâ) e la nascita di Gesù che sono raccontate in un passaggio del Corano: la Sura di Maryam 19, 16-34.

“In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.

  1. Ricorda Maria nel Libro, quando si allontanò dalla sua famiglia, in un luogo ad oriente.
  2. Tese una cortina tra sé e gli altri. Le inviammo il Nostro Spirito, che assunse le sembianze di un uomo perfetto.
  3. Disse [Maria]: «Mi rifugio contro di te presso il Compassionevole, se sei [di Lui] timorato!».
  4. Rispose: «Non sono altro che un messaggero del tuo Signore, per darti un figlio puro».
  5. Disse: «Come potrei avere un figlio, ché mai un uomo mi ha toccata e non sono certo una libertina?».
  6. Rispose: «È così. Il tuo Signore ha detto: “Ciò è facile per Me… Faremo di lui un segno per le genti e una misericordia da parte Nostra. È cosa stabilita”».
  7. Lo concepì e, in quello stato, si ritirò in un luogo lontano.
  8. I dolori del parto la condussero presso il tronco di una palma. Diceva: «Me disgraziata! Fossi morta prima di ciò e fossi già del tutto dimenticata!».
  9. Fu chiamata da sotto: «Non ti affliggere, ché certo il tuo Signore ha posto un ruscello ai tuoi piedi;
  10. scuoti il tronco della palma: lascerà cadere su di te datteri freschi e maturi.
  11. Mangia, bevi e rinfrancati. Se poi incontrerai qualcuno, di’: “Ho fatto un voto al Compassionevole e oggi non parlerò a nessuno”».
  12. Tornò dai suoi portando [il bambino]. Dissero: «O Maria, hai commesso un abominio!
  13. O sorella di Aronne, tuo padre non era un empio né tua madre una libertina».
  14. Maria indicò loro [il bambino]. Dissero: «Come potremmo parlare con un infante nella culla?»,
  15. [Ma Gesù] disse: «In verità sono un servo di Allah. Mi ha dato la Scrittura e ha fatto di me un profeta.
  16. Mi ha benedetto ovunque sia e mi ha imposto l’orazione e la decima finché avrò vita,
  17. e la bontà verso colei che mi ha generato. Non mi ha fatto né violento né miserabile.
  18. Pace su di me il giorno in cui sono nato, il giorno in cui morrò e il Giorno in cui sarò resuscitato a nuova vita».
  19. Questo è Gesù, figlio di Maria, parola di verità della quale essi dubitano”. (cfr. larivistaculturale)

Ora, questa sottolineatura per non confondere le cose, per saper rispondere a chi obietta a chi vuole vedere storto dove la strada è diritta e aiutarci a costruire dialogo e fratellanza nel rispetto e con rispetto di tutti, ma nella verità e avere così uno sguardo alto capace di costruire rapporti educati, intelligenti e utili per una convivenza fraterna nel rispetto reciproco delle proprie tradizioni e culture.

@unavoce

 

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