Per la liturgia

 

Con la domenica della Parola il Papa ha dato inizio all’anno della Preghiera in preparazione al prossimo Giubileo, anche la nostra comunità compirà questo cammino di una maggiore preghiera comunitaria e personale con differenti proposte che vi suggerirò prossimamente con l’inizio della Quaresima, ma nel frattempo proseguiamo il nostro cammino seguendo il tema di questo nostro anno pastorale sulla Liturgia e in particolare sulla celebrazione Eucaristica. La preghiera liturgica e comunitaria è la scuola alla preghiera personale e ogni elemento è importante per cerare quel luogo spirituale e concreto dove fermarsi a pregare, in questa ottica oggi voglio portare alla vostra attenzione, dopo aver già parlato in passato dell’incenso elemento sacramentale nelle nostre liturgie, su altri elementi funzionali alla liturgia che indicano la sacralità dei gesti che si celebrano: i paramenti e i lini che vengono usati per la celebrazione Eucaristica. Nulla è per caso e niente è secondario nella liturgia pertanto comprenderne il senso e conoscere il significato ci aiuterà a vivere e partecipare meglio alle nostre celebrazioni.

Durante la celebrazione della Santa Messa il sacerdote cambia il suo abito in base al periodo liturgico o alla tipologia di messa da celebrare. Ogni paramento ha un significato religioso ben preciso. Non è un mistero il fatto che ogni cristiano per prendere parte ai sacramenti, come ad esempio un matrimonio, indossa gli abiti migliori, quelli che si distinguono dai vestiti di tutti i giorni. Il celebre “vestito della festa” che si indossa solo nei giorni festivi per distinguerlo da quelli quotidiani. Così anche il prete, diversificando gli abiti indossati, riesce a conferire una diversa importanza alle celebrazioni. Quando si parla di abiti liturgici si fa riferimento gli abiti utilizzati dal sacerdote durante le cerimonie e, più in generale, nelle celebrazioni religiose. Si tratta di abiti che differiscono per varie caratteristiche e per colore diverso a seconda del periodo dell’anno e delle celebrazioni in corso. In realtà gli abiti liturgici sono molto più di semplici vestiti indossati dai ministri di Dio. Il solo gesto di indossarli possiede una grande valenza simbolica, non solo per il sacerdote ma anche per il fedele che, vedendolo abbigliato in questo modo, lo identificherà come unico rappresentante di Dio. Ecco perché è essenziale che i paramenti sacri siano diversi da qualunque altro indumento che il sacerdote può indossare al di fuori della celebrazione. Al pari delle preghiere e dei gesti che compongono la liturgia, anche i paramenti rivestono un ruolo sacro. Gli abiti liturgici devono essere belli, di buona fattura e appariscenti. Non a caso le loro linee ricordano le vesti dei dignitari greci e romani, coloro che appartenevano alle classi più abbienti e per le quali l’abbigliamento era un modo per dimostrare la propria classe di appartenenza. Fin dal principio, le vesti dovevano esprimere la grandezza del loro ruolo, per renderlo più comprensibile e immediato agli occhi dei fedeli”. (cfr. Myriam)

Insieme a questi poi ci sono i lini dall’amitto, al camice alla cotta e le tovaglie per l’altare a cui si aggoiungono più specificatamente il corporale, il purificatoio, ecc.

Nella religione cristiana l’altare ha una valenza simbolica molto importante. Lo troviamo sempre in una posizione centrale della Chiesa, spesso rialzata rispetto al resto, ed è infatti una delle prime cose che attira la nostra attenzione una volta entrati. Per la fede cattolica l’altare non è solo il luogo dove ogni Domenica viene compiuto il Sacrificio Pasquale, ma è anche simbolo della tavola attorno alla quale i discepoli si siedono un’ultima volta con il loro Maestro. Alcuni oggetti ci aiutano a ricordare meglio il significato di questo luogo: il crocifisso, posto sopra l’altare o vicino; le tovaglie bianche stese sull’altare; i candelabri, richiamo della Presenza di Gesù Risorto. Oltre a questi arredi liturgici principali presenti sempre sull’altare, anche al di fuori della Messa, ce ne sono altri impiegati solo durante le celebrazioni. (cfr. artericamiliturgico)

Poche cose che ci aiutano a comprendere e a vivere le nostre celebrazioni in modo consapevole e con rispetto.

@unavoce

 

Foto di Copertina: fonte