Non indurire il cuore

 

Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita. (Proverbi 4,23)

Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie! La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre. (Colossesi. 3, 12-17)

 

A parole siamo tutti bravi, a commentare i fatti a giudicare e poi? Poi nel nostro quotidiano fatichiamo a dire parole buone o a non giudicare, nel quotidiano fatichiamo a perdonare e mettere al primo posto l’altro che sia il povero o l’immigrato, l’amico o il collega o addirittura la famiglia, fatichiamo a fare un passo indietro ad abbassare i toni, fatichiamo ad essere umili. Le parole della pace sono amore perdono carità altruismo occhi aperti, è giudizio e non pregiudizio, è apertura e non chiusura, è avvicinamento e non allontanamento.

Difficile per tutti anche per i credenti di qualsiasi religione o fede e quelli che si professano atei non sono meglio anche se a sentir loro si sentono liberi ma che cos’è la libertà? E’ proprio questa libertà vissuta in modo egoistico che crea divisioni e contese, litigi e allontanamenti, guerre e dissidi. Una libertà di linguaggio scorretto, una libertà di azione che permette tutto senza logica senza rispetto, questa non è libertà.

Le parole della pace sono rispetto amore perdono comprensione, sono carità di parole di sguardo di azioni. Pace del cuore pace dei gesti pace della mente pace della vita pace con noi stessi pace con gli altri. Giustizia e diritti questo gridiamo e vanno giustamente perseguiti ma non a discapito di altri. Rispetto dell’umanità della vita ogni genere di vita, rispetto dei pensieri e degli ideali senza violenze e grida ma con intelligenza e apertura mentale.

Come l’eleganza non è fatta da un capo costoso ma dal gusto e dall’equilibrio, come la sapienza non è fatta solo dal conoscere e leggere i libri e studiarli ma dalla vita da un rispetto che sia aperto al dialogo e al confronto e il rispetto e l’intelligenza vengono dalla vita e non che chi non sa insegna rischio grande. Purtroppo oggi si vede che chi non compie azioni buone giudica chi non segue le regole gridi ai diritti, ma questo non porta da nessuna parte.

Il linguaggio della pace è nella vita quotidiana nei gesti ordinari e semplici di ogni giorno, il linguaggio della pace è nel prendersi le proprie responsabilità è non fare il furbo è eliminare divisioni e ingiustizie e con civiltà e la civiltà sta nell’eleganza del linguaggio e dei modi, dei gesti e delle parole. Tutti gridano la propria verità ma quanto è vera questa verità quanto non è egoistica e interessata?

Il linguaggio della pace è condivisione è solidarietà è vicinanza. Non sempre possiamo risolvere i problemi di tutti e non è neppure questo l’impegno principale per la grande massa di gente ma è quello di saper leggere le cose con occhi aperti con un respiro ampio è seminare il bene con le nostre parole con le nostre azioni facendo il nostro dovere. A noi cristiani che frequentiamo la vita della Chiesa il compito di testimoniare questo è il compito prima di parlare vivendo questo stile in casa nostra e nella nostra comunità prima di puntare il dito o di pretendere.

Il silenzio delle parole il silenzio degli occhi il silenzio delle azioni per avere parole dolci e positive occhi limpidi e amorevoli azioni buone e fraterne. Iniziamo con la preghiera seria educhiamoci alla preghiera ed educhiamo i nostri giovani a pregare e voi giovani non vergognatevi di pregare fatelo nel silenzio del vostro cuore mentre fate gli spostamenti, lasciate per un attimo il telefono e le varie app o social e contemplate quello che vi circonda guardatevi in viso guardatevi attorno e con il pensiero rivolgete una preghiera a Dio alla Vergine Maria ai santi, raccontategli i vostri problemi e paure, desideri e sogni, alzate lo sguardo e quando siete sui social passate parole e idee, foto e contenuti belli edificanti da ridere o seri ma intelligenti. Imparate la misericordia la bontà l’umiltà la mansuetudine la pazienza, vi faranno persone nuove il mondo dei furbi passa il mondo dell’amore rimane e anche se sembra perdere vincerà sull’odio e il buio, sul male e la divisione. Un abbraccio disarma uno sguardo dolce conquista, non indurire il cuore anche se la vita ti ha provato e sari persona di pace.

@unavoce

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