SEGNI DEL MONDO DEGLI UOMNI
Il Valore dei segni e dei simboli, dalle liturgie della vita quotidiana e professionale alla LITURGIA per DIO.
Nel mondo militare come nella liturgia i segni occupano uno spazio così rilevante da poter parlare di una vera e propria “cultura dei segni”. Attraverso un’adeguata catechesi sarà necessario precisare la sostanziale differenza tra i segni militari e quelli liturgici. I primi infatti, sono segni espressivi e rappresentativi di una realtà, mentre gli altri sono espressivi ma efficaci di ciò che significano: la bandiera rappresenta la Patria ma non è la Patria; l’Eucaristia non rappresenta Cristo, ma è Cristo stesso. Nella catechesi ai militari, la cui sensibilità ai segni è parte integrante della propria cultura, venga chiaramente precisata sia l’analogia che la sostanziale differenza tra lo spirito d’appartenenza alle Forze Armate e lo spirito di appartenenza alla Chiesa universale, famiglia dei figli di Dio…”. (Cfr. Sinodo O.M. – La Liturgia)
” … Nella vita umana segni e simboli occupano un posto importante. In quanto essere corporale e spirituale insieme, l’uomo esprime e percepisce le realtà spirituali attraverso segni e simboli materiali. In quanto essere sociale, l’uomo ha bisogno di segni e di simboli per comunicare con gli altri per mezzo del linguaggio, di gesti, di azioni. La stessa cosa avviene nella sua relazione con Dio…” (Cfr. CCC 1146)
I simboli, quindi, vanno interpretati e letti con gli occhi della fede e alla luce della Sacra Scrittura, dalla quale prendono significato insieme alle azioni liturgiche (cfr. SC 24).
Un elenco di elementi, oggetti e cerimonie e ancor articoli di vario genere, provenienza e natura, che racchiudono valori, impegno, sentimento, determinazione, serietà. Ne elenco alcuni dalla grande valenza simbolica, sono le “liturgie” e i simboli dei militari del loro vivere quotidiano. La vita di ognuno di noi è scandita da gesti e riti che fanno la vita dei singoli e dei gruppi, delle famiglie e delle comunità, gesti e riti che appartengono all’umanità e alla loro storia.
Qui raccolgo quelle che caratterizzano questa porzione del popolo di Dio, una porzione che ha una sua caratteristica di servizio per la quale la Chiesa volge uno sguardo particolare, perché nessuno dei suoi figli vada perduto e vivendo con loro e per loro, anima e fa crescere in essi, sempre di più, il senso cristiano, sulla strada della comune vocazione alla santità. Anche in questo vivere è racchiusa la spiritualità, quella del militare. Una spiritualità che nasce dalla serietà di come vive la sua appartenenza e il suo servizio, che in questi gesti e simboli, fa intravedere il cammino di fede e di obbedienza, di servizio e di amore per le istituzioni che ci assicurano la pace e la libertà nella sicurezza del vivere quotidiano.
Dalle liturgie laiche alla Liturgia della Chiesa diventando vita vera, e se l’Eucarestia è la “fonte e il culmine della vita cristiana”, l’osservanza delle caratteristiche di una vita come quella del militare diventano la fonte e il culmine per vivere da cristiani ogni gesto che compiamo. Pur con differenza sostanziali, troviamo delle analogie che fanno della vita ordinaria di questi cristiani e militari la loro essenza e via per vivere la fede in Cristo in modo pieno e vero.
Bandiera – una Terra, Inno – unico popolo, Altare della Patria – ricordo, Giuramento – fedeltà, Alzabandiera – raccoglimento, Comando – servizio, Picchetti – rispetto, Guardia d’onore – sicurezza, Calotta – comunità, Sciarpa azzurra – appartenenza, Sciabola e Spadino – impegno. Non sono forse tutti valori umani e cristiani? Viviamo sempre con impegno, gioia e serenità, con eleganza e il mondo potrà essere migliore e la Pace promessa da Dio, attuata.