V DOMENICA DI QUARESIMA – “Come Mose’ innalzo’ il serpente nel deserto, cosi’ bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perche’ chiunque crede in lui abbia la vita eterna”. (Gv. 3, 14)

 

“ … Versi di intensa spiritualità e nel contempo di appassionata umanità che vedono nel Figlio il superamento della morte e in Maria la Madre che varca i confini dello spazio e del tempo, un cuore e un’anima che non invecchiano mai…” (Cfr. dal Sito ‘Ma Bohème’)

Cristo,
quando salì sulla croce,
era già morto.
E non sentì dolore dei chiodi
né sentì l’anima che si liberava dal sangue.
L’ultimo grido che lanciò al cielo
fu un’invocazione al dolore,
che finalmente vide nella sua corposità
come il demone dell’abbandono.
Castigarono il corpo di Cristo:
lo volevano morto,
lo volevano spento,
lo volevano tragicamente offeso.
E quando Cristo
arrancando sulle ginocchia
si conduceva al patibolo,
non immaginava che la forza del Padre
avrebbe issato per lui
quella croce di cui non era responsabile.
Ed ecco il teatro magnifico della crocifissione,
in cui Dio crocifigge il Figlio
e lo dimostra a tutti.
Ecco il miracolo della contemplazione
di quel volto spento
che suda sangue e preghiere,
ed ecco le tenebre della morte
cadere non su di lui
ma sugli uomini che l’hanno crocifisso.
Ecco il Padre amorevole
che corre in aiuto del Figlio
e squarcia tutte le nuvole
e fa piovere dal cielo
quella manciata di rose
che noi umani chiamiamo cristianesimo.

(Cfr. Poema della Croce, Ala Merini, 2004)

“ … Non è certo una poetessa ‘cattolica’, Alda, nel senso confessionale del termine; in un’intervista alla rivista Jesus dichiara di non avere un rapporto con la fede, ma con la vita, “con una vita ‘larga’ che tutto comprende, da cui nulla è escluso, gioia e dolore, nascita e morte, alba e lutto.”, di avere conosciuto Dio negli uomini. È una donna per cui il Cristianesimo è sostanzialmente incarnazione non astrattezza, una donna dall’esistenza tormentata, dalla sensibilità acutissima che ha vissuto l’inferno dell’ospedale psichiatrico senza mai perdere la prospettiva della Terra Santa…” (Cfr. dal Sito ‘Ma Bohème’)

 

Libri:

 

Poema della croce

di Alda Merini, con cinque acqueforti di Sandro Chia e prefazione di Gianfranco Ravasi

Ed. Mondadori Collana Frassinelli

 

 

Arte & Spiritualità:

 

Chiesa protestante della Luce

Tadao Ando – Osaka, Giappone 1989

 

     

                  Chiesa della Luce 2.0 – di San Elie,  

Maroun Lahoud  – Beirut