INTRODUZIONE ALLA SETTIMANA SANTA

La settimana Santa, definita più correttamente “Settimana Autentica”, è il cuore della celebrazione dei misteri della fede. Quindi è il centro dell’anno liturgico, la sorgente di ogni preghiera della Chiesa.

In essa riviviamo i misteri della passione, morte e risurrezione di Gesù.
Non significa fare una cronaca degli eventi, nemmeno raccontare una storia, bensì interrogare la nostra fede: cosa dice oggi a me la croce di Gesù? Cosa dice oggi la croce di Gesù alla Chiesa e al mondo? Sono disposto a seguire Gesù fin sotto la croce? Ad andare in ricerca di Lui nel giardino dove verrà sepolto? Saprò riconoscerlo vivo sulla strada di Emmaus?

Lasciamoci dettare il significato della settimana dalla liturgia. Vivere la liturgia è più importante della preghiera personale perché è la preghiera della Chiesa, è la contemplazione della Chiesa dei misteri della nostra salvezza.

Dalla sera inizia un unico lungo “giorno” di Pasqua, un tempo di festa della durata di 50 giorni, fino a Pentecoste.

COME VIVERE LA SETTIMANA SANTA?

Con la grande disposizione di spirito di lasciarsi amare da Dio, dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito.

È un problema per la nostra fede lasciarci amare. Presuntuosi come siamo vorremmo sempre che qualcosa di noi non fosse legato a riconoscenza. Noi preferiamo porci la questione di come amare Gesù, cosa fare per lui. Vorremmo essere noi in credito nei confronti di Dio. Invece dobbiamo imparare a lasciarci amare. La fede matura non è quella di chi dice semplicemente “credo” ma quella di colui che, credendo, invoca misericordia, si mette nelle mani del Signore, confessa la propria fragilità: si lascia amare. E questa è una fede che domanda molta conversione.

Questa settimana deve prevalere la preghiera.

Avremo il coraggio di impostare l’agenda almeno del Triduo Santo impegnando il tempo necessario per la partecipazione ai riti e per la preghiera personale? Avremo il coraggio di tenere la televisione spenta dando spazio al silenzio e alla lettura del Vangelo?

In questa settimana siamo pure invitati ad accostarci al sacramento della penitenza in modo che il nostro cuore sia purificato, pronto ad aprirsi al dono dell’alleanza pasquale, dell’umanità nuova.

Infine, dovremmo vivere questa settimana avendo viva nella mente e nel cuore la parola di Gesù “Amatevi gli uni gli altri”. Guardiamo con attenzione i volti delle persone; cerchiamo di promuovere la riconciliazione e la pace; non tiriamoci indietro davanti a chi è nel bisogno; spendiamo un po’ di tempo con le persone che desiderano la nostra compagnia; preghiamo gli uni per gli altri.

Alla fine dipende da noi: la Settimana Santa potrebbe essere una settimana come le altre, solo con qualche gesto convenzionale in più; ma potrebbe diventare una settimana bella, unica, nella quale ci abbeveriamo alla sorgente dell’amore di Dio.

(Cfr. Sito Parrocchia San Lorenzo Maggiore in Milano)