Isaia 21
1 Oracolo sul deserto del mare.
Come i turbini che si scatenano nel Negheb,
così egli viene dal deserto, da una terra orribile…. (leggi il capitolo)
“La sentinella è consapevole che la notte è notte, tuttavia non rimpiange il giorno passato; è protesa in un durevole atteggiamento vigile, e, senza illudersi in un immediato passaggio dalle tenebre alla luce, riesce a cogliere le prime luci dell’alba. Questa immagine biblica è un monito … “le notti” che il mondo attraversa, a vigilare affinché nei momenti bui sfuggiamo alla tentazione di soluzioni facili e di anticipazioni tattiche, a non lasciare che la nostra capacità critica si smorzi, ripiegando nostalgicamente sul passato, ma a mantenere la lucidità necessaria per riconoscere i segni dell’aurora…”
(dal “Discorso della sentinella” di Giuseppe Dossetti)
Ogni penultimo giovedì del mese, il mio impegno di Pastore, nella difficoltà di evangelizzare, testimoniare e costruire una comunità vera, autentica, capace di appassionarsi a Gesù, di essere Vera Cristiana e Cattolica che vive la Chiesa e la comunità Parrocchiale, con serietà e impegno, essendo, io, limitato nelle iniziative, nella predicazione, nella testimonianza …
offro la mia povera preghiera, nella veglia notturna per la mia comunità, stando con il Signore nell’Adorazione Eucaristica.
Nella veglia notturna, non aspetto nessuno, ma spero che un pensiero si unisca, guardando la luce accesa della chiesa e porti a scaldare il cuore delle nostre famiglie e possa salire una preghiera che ci unisca, anche solo per un attimo, a ringraziare e lodare Dio, in unione con tutti i nostri militari impegnati nelle missioni di Pace, sia in Patria che in quelle Internazionali, per le nostre famiglie, i giovani e in particolare per i nostri allievi del Seminario, perché, la formazione che stanno vivendo, per diventare Sacerdoti e Cappellani, sia vissuta con convinzione, per essere, oggi realizzati nella scelta e domani, veri testimoni, costanti, dell’amore di Dio
“… sono le nostre sentinelle della pace: pattugliano la notte, perché il sonno dei deboli possa essere sereno, guardano di giorno, perché il volto possa sorridere, vivono con l’occhio vigile, perché tutti possano cantare al loro Dio la grandezza della vita. Questo il “lavoro” dei nostri uomini e donne in divisa…”