Giubileo Lauretano – 13 –  Donne Sante sull’esempio di Maria

 

Patroni e santi nelle Forze Armate

 

Nel conteso dell’Anno Giubilare Lauretano, che vede la nostra Chiesa Ordinariato Militare, in prima linea, vorrei portare alla vostra attenzione, oltre la devozione alla Beata Vergine Maria, venerata con i titoli: 

  • Santa Maria “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri (21 novembre)
  • Beata Vergine di Loreto, Patrona dell’Aeronautica Militare (10 dicembre)
  • Beata Vergine Maria Madre della Divina Provvidenza, Patrona del Corpo di Commissariato dell’Esercito (sabato precedente 3 domenica di novembre)
  • Beata Vergine Maria del Cammino, Patrona del Corpo dei Bersaglieri (8 settembre)

Anche altre figure femminili, patrone nelle Forze Armate o in alcune aggregazioni annesse alle forze Armate e sono:

  • Barbara Santa Martire, Patrona dell’Artiglieria, della Marina, del Genio e dei Vigili del Fuoco (4 dicembre)
  • Caterina da Siena Santa Vergine e Dottore della Chiesa, Copro delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana e Patrona del P.A.S.F.A. (29 aprile)
  • Giovanna d’Arco Santa, Patrona dei Radiofonisti (30 maggio)

Già, su queste pagine ho parlato dei santi Patroni e del significato a cui vi rimando, ma oggi vorrei leggere i santi al femminile della nostra realtà.

Oltre quelle elencate, la nostra Chiesa Ordinariato Militare, ricorda:

  • Santa Cecilia, vergine e martire, Patrona dei Musicisti il 22 novembre
  • Beata Antonia Mesina, martire il 17 maggio, in quanto figlia di un militare

“…Oggi più che mai il nostro mondo ha bisogno di santità, nella rinnovata decadenza dei costumi e dei valori in cui versa tutto il genere umano, nei paradossi incontestabili ormai elevati a normalità, universalmente dati per scontato. In un’epoca dominata dal progresso, dalla filosofia dell’utile a tutti i costi, si sente la mancanza di figure di uomini e donne capaci di rimettere tutto in discussione, a partire da loro stessi, e di sconvolgere il mondo con la loro capace di andare oltre, di ergersi al di sopra del marasma, del caos, della velocità vorticosa, per costringersi a riflettere, a pensare, ad amare, e per mostrare a tutti gli altri come ciò sia ancora possibile…”. (Cfr.holyart

Figure che conosciamo, oggi, però vorrei portare alla vostra attenzione Santa Giovanna d’Arco, sulla quale mi vogli soffermare con un riferimento a delle catechesi che Papa Benedetto XVI tenne, la sua figura illumina il nostro cuore e ci aiuta a vivere la nostra fede e attraverso la devozione ai santi Patroni, ci conduce a Cristo, fine ultimo di ogni nostra scelta, di ogni nostra agire e del servizio che i militari svolgo a beneficio della collettività.

“ … La nostra Santa vive la preghiera nella forma di un dialogo continuo con il Signore, che illumina anche il suo dialogo con i giudici e le dà pace e sicurezza. Ella chiede con fiducia: “Dolcissimo Dio, in onore della vostra santa Passione, vi chiedo, se voi mi amate, di rivelarmi come devo rispondere a questi uomini di Chiesa” (ibid., p. 252). Gesù è contemplato da Giovanna come il “Re del Cielo e della Terra”. Così, sul suo stendardo, Giovanna fece dipingere l’immagine di “Nostro Signore che tiene il mondo” (ibid., p. 172): icona della sua missione politica. La liberazione del suo popolo è un’opera di giustizia umana, che Giovanna compie nella carità, per amore di Gesù. Il suo è un bell’esempio di santità per i laici impegnati nella vita politica, soprattutto nelle situazioni più difficili. La fede è la luce che guida ogni scelta, come testimonierà, un secolo più tardi, un altro grande santo, l’inglese Thomas More. In Gesù, Giovanna contempla anche tutta la realtà della Chiesa, la “Chiesa trionfante” del Cielo, come la “Chiesa militante” della terra. Secondo le sue parole, ”è un tutt’uno Nostro Signore e la Chiesa” (ibid., p. 166). Quest’affermazione, citata nel Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 795), ha un carattere veramente eroico nel contesto del Processo di Condanna, di fronte ai suoi giudici, uomini di Chiesa, che la perseguitarono e la condannarono. Nell’Amore di Gesù, Giovanna trova la forza di amare la Chiesa fino alla fine, anche nel momento della condanna…” (Cfr. Benedetto XVI, Udienza Generale, 26 Gennaio 2011) 

L’esempio, che con la loro vita hanno dato e la grande devozione alla Vergine Maria, possa guidare i passi della nostra Chiesa e dei suoi fedeli con le stellette.

@unavoce

 

Foto di copertina: Operatrici Radiofonistie e telegrafiste dell’Aeronautica Militare