Dio presente nel nostro cammino

 

“La vita non ti dà le persone che vuoi, ti dà le persone di cui hai bisogno: per amarti, per odiarti, per formarti, per distruggerti e per renderti la persona che era destino che fossi” (Einstein)

 

Vorrei raccontarmi, per raccontare e invitarvi a pensare alla vostra esperienza alla luce di chi ci ha educato, insegnato, preso per mano e iniziati alla vita del mondo. Perché questo? Perché credo sia importante avere memoria di chi ci ha aiutati a diventare uomini e donne con intelligenza e sapendo guardare con gli occhi e lo sguardo alto per essere veri protagonisti della nostra storia e parte di quella generale.

La vita mi ha concesso di vistare molti posti, abitare in divere regioni e realtà e conoscere molte persone di ogni genere, tra queste alcune sono state importanti e definitive per la mia formazione. Tralasciando la famiglia, ma non per minor importanza, ma perché do per scontato che abbiano avuto un’influenza nella mia formazione e nel mio essere di uomo e di sacerdote, vorrei elencare alcune figure che mi hanno segnato in modo significativo.

Dalla mia fanciullezza ad oggi alcune persone hanno arricchito la mia vita e credo siano state messe sul mio cammino per insegnarmi a vivere. 

Formazione alla preghiera, al bello, alla fedeltà. Un sacerdote salesiano, il sacerdote della mia fanciullezza al tempo di quando ero piccolo Chierichetto, persona semplice, dolce, attenta e devota la sua personalità, le sue parole e la sola sua presenza mi infondevano ammirazione, rispetto e voglia di fare come lui, forse qui ho coltivato il primo seme di voler essere sacerdote.

Gusto della cultura, della ricerca, della conoscenza. Alcuni professori, due, in particolare, un sacerdote e un laico, il primo molto anziano e professore di Greco e il secondo giovane e professore di lettere, due figure completamente differenti, ma che con il loro stile serio, elegante, educato e molto preparato e colto mi ha infuso la bellezza della cultura, del conoscere e dello studio.

Servizio, amorevolezza disponibilità. Due Parroci della mia Diocesi di origine, uno nel periodo della formazione quando ero in seminario, mi ha seguito come un padre attento e non invadente ma di grande esempio al servizio, al lavoro e all’attenzione alla gente e il secondo il mio primo Parroco da sacerdote di cui ero il suo viceparroco, uomo di altri tempi appassionato, storico locale, musicista, attento e sensibile mi ha insegnato il servizio alla gente attraverso la vita di ogni giorno.

Eleganza, precisione, cura del dettaglio, serietà del segno che cela il mistero, eleganza dignità. Un Ecclesiastico con incarichi di vertice, conosciuto negli anni della formazione in seminario, persona che ispirava lo stile sacerdotale, la spiritualità, da lui ho imparato l’eleganza della celebrazione, la cura dei particolari e la consapevolezza che i segni dovessero essere autentiti ed eloquenti di per se stesso, trasmettere il mistero. Amore alla liturgia come vera preghiera del sacerdote e della comunità.

Coerenza, serietà, professionalità, attenzione. Un mio comandante, anzi, il mio primo Comandante da Cappellano Militare. Uomo severo nei modi e nello sguardo, ma con un grande cuore. Diventai un figlio per lui e sua moglie, accolse la mia presenza con grande rispetto e senza apparire, attento e pronto ad introdurmi a questo servizio e alla vita, attraverso fedeltà al lavoro, alle piccole cose, attenzione ai dettagli, serietà professionale, senso di responsabilità, dignità nel vivere.

Serenità, formazione sacerdotale, impegno e lavoro, bellezza ed eleganza, preghiera. Un altro Ecclesiastico, mio superiore e suo collaboratore. Uomo dalle grandi doti comunicative, di chiarezza e semplice dialettica, uomo di governo attento ed abile. Capace, elegante, diplomatico e intelligente, serio e puntale, organizzatore e grande uomo di preghiera. Da lui ho imparato questo stile di vita basato sulla preghiera senza dimenticare che si vive nel mondo come sacerdoti, con la dignità di esserlo e di viverlo, gusto del bello e del dettaglio, attenzione ai sacerdoti e grande passione per la lettura come arricchimento della mente, del cuore e dello spirito. Padre e amico, educatore e formatore.

Assieme a questi non posso dimenticare alcuni incontri che hanno segnato il cammino: Apertura, preghiera, dialogo, atteggiamenti maturati attraverso l’esperienza a Taizè. Dolcezza, amore, servizio, riscoperte attraverso l’occasione di aver conosciuto Madre Teresa e Papa Giovanni Paolo II, due santi, ma anche altri Ecclesiastici di governo, forse non santi ma sicuramente animati dallo Spirito Santo. Semplicità, silenzio e preghiera, riscoperte e alimentate attraverso la conoscenza e la frequentazione di alcuni monasteri di  clausura e di vita attiva.

Questi, solo, alcuni, ma tantissimi amici, hanno contribuito, nel corso della mia vita  e nmi hanno insegnato a vivere, lavorare, impegnarsi, dedicarsi agli altri, ad amare e servire con generosità. 

Ognuno di noi, quindi, potrebbe raccontare la sua esperienza, vi invito a fermarvi a ripensarli a pregare per loro e mettere nero su bianco i loro nomi, vi aiuteranno a ringraziare e riconoscere sempre Dio presente nella vostra vita.

@unavoce

 

 

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