Verso la madre di Dio

 

“… è il valore del vostro contributo, fattivo e autentico, alla costruzione di un mondo più fraterno … e  la Madre vi accompagna in questo cammino … ne abbiamo tutti bisogno; e, come Maria, abbiamo bisogno della grazia che ci aiuti in questo cammino. Una grazia che si prolunga, provvidenzialmente, per aiutarci a vivere questo tempo difficile … ma che è, e deve essere, Mistero di fede e gioia…”. (Cfr. Mons. Marcianò O.M.)

 

Maria, nella Chiesa è la mamma, nella famiglia è la mamma che ci custodisce, protegge ed educa, tendo lo sguardo sempre rivolto al papà, dove l’amore tra i due genitori circola al di la di impegni e difficoltà. Maria ci “accompagna in questo cammino”, Maria è Madre e nello stesso tempo figlia e discepola e questa sua condizione privilegiata ce la fa amare ancora di più perché ci abbraccia come una mamma, ci è accanto come una sorella e ci insegna a come seguire e stare con Gesù. Questo mese che la tradizione cristiana e cattolica dedica alla devozione di questa semplice donna che con il suo Si ha contribuito al progetto di Dio, quello di stare sempre accanto al suo popolo.

Vi rimando a uno studio di don Saverio Xeres (docente di storia della chiesa e direttore dell’Archivio storico della diocesi di Como)

“La devozione mariana non è soltanto un elemento costante della vita della Chiesa nei suoi duemila anni di storia; essa può essere a buon diritto considerata come un punto di osservazione profondo, interiore, dello spirito ecclesiale, dei suoi sviluppi e delle sue involuzioni. Maria, infatti, è l’immagine e il modello della Chiesa. Più precisamente, modello della “forma” primitiva della Chiesa, quella delle origini: di qui l’intensificarsi del richiamo a Maria durante le fasi di maggiore tensione riformatrice della vicenda ecclesiale. Una riflessione di storia generale della Chiesa, sia pure in forma di estrema sintesi, può essere utile per collocare le espressioni locali della devozione mariana, i santuari innanzitutto, che vengono di seguito analiticamente presentati. Storia locale e storia generale, infatti, lungi dal contrapporsi o – peggio ancora – dall’ignorarsi reciprocamente, utilmente si integrano e si illuminano l’un l’altra”. (Cfr. santuarimarinai)

In questo anno segnato ancora dalla pandemia il Papa ci invita ad unirci nella preghiera del Rosario.

“Nel mese di maggio alziamo lo sguardo verso la Madre di Dio, segno di consolazione e di sicura speranza, e preghiamo insieme il Rosario per affrontare insieme le prove di questo tempo ed essere ancora più uniti come famiglia spirituale”. E’ il tweet che Papa Francesco ha pubblicato nel primo pomeriggio di oggi, sabato primo maggio, e questa sera, alle 18, è stato lui stesso a guidare la preghiera mariana dando inizio alla catena della recita del Rosario nei santuari che si snoderà lungo tutto il mese, alla luce dell’espressione biblica: “Da tutta la Chiesa saliva incessantemente la preghiera a Dio” (At 12,5). (Cfr. Vaticannews)

“Chi partecipa alla liturgia davanti a questo altare capisce la fedeltà di Dio, il quale, avendo creato l’uomo con un corpo, l’ha anche salvato nel corpo e infine vuole tutto l’uomo, anima e corpo, con sé in cielo. O, in termini meno astratti, si capisce l’amore del Dio che, nato da Maria, non vuole essere separato dalla persona che l’ha dato alla luce, nutrito e amato». Ma in termini di devozione popolare, anche nel nostro Paese, cos’è stato contemplato in Maria? «In questa donna – risponde Verdon – gli italiani hanno contemplato la perfezione della natura umana, la bellezza della nostra condizione quand’è trasformata dalla grazia e riportata all’innocenza primordiale. Valori quali la misericordia, il soccorso, l’attentato e materna protezione dei singoli, delle comunità e di intere popolazioni hanno trovato in Maria una figura esemplare. Non c’è regione d’Italia che non sia costellata di Santuari mariani».”. (Cfr. Avvenire)

Già in passato anche su questo sito abbiamo cercato di accennare alla devozione a Maria nelle Forze Armate

“La Beata Vergine Maria, ha sempre avuto un posto privilegiato nelle forze Armate, basti pensare che l’Aeronautica Militare e tutti i reparti di volo delle Forze Armate che hanno come Patrona la Vergine Maria di Loreto, i Carabinieri la Virgo Fidelis l’Esercito, oltre i reparti di volo, hanno la Beata Vergine Maria Madre della Divina Provvidenza, Patrona del Corpo di Commissariato e la Beata Vergine Maria del Cammino, Patrona del Corpo dei Bersaglieri”. (Cfr. Unavoce)

Quattro sottolineature raccolgono la devozione dei reparti delle Forze Armate: la famiglia, la fedeltà, la provvidenza e il cammino. Nella nostra Chiesa Parrocchia dei Militari del 15° Stormo c’è un quadro, opera dell’artista Marigrazia Strafella, intitolato “Dialogo onirico”, che raccoglie i Santi Patroni delle Forze Armate, dove, nel dipinto raccoglie le quattro devozioni a Maria in un’unica immagine. Possa la Santa Vergine guidare i nostri passi, animare il nostro cuore e vivere e servire con la carità e l’amore che lei ci ha insegnato stando accanto al suo Figlio Gesù. Devozione che è condivisa con tutti e da tutti anche nella nostra Chiesa Ordinariato Militare e che si manifesta, come “diocsi”,  nel Pellegrinaggio Internazionale a Lourdes ogni anno.

La recita del Santo Rosario, diventi per tutto un momento importante da non tralasciare, ma da vivere personalemnte, come comunità, come famiglia per rimanere sempre “nascosti con Crosto in Dio” per vivere e servire nella vocazione alla Pace come militari e militari cristiani.

Chiudo questo semplice pagina con la preghiera che il Papa ha letto davanti all’icona della Madonna del Soccorso, nella Basilica Vaticana:

All’inizio del mese dedicato alla Madonna, ci uniamo in preghiera con tutti i santuari sparsi per il mondo, con i fedeli e con tutte le persone di buona volontà, per affidare nelle mani della nostra Madre santa l’umanità intera, duramente provata da questo periodo di pandemia. Ogni giorno di questo mese di maggio affideremo a Te, Madre della Misericordia, le tante persone che sono state toccate dal virus e continuano a subirne le conseguenze; dai nostri fratelli e sorelle defunti, alle famiglie che vivono il dolore e l’incertezza del domani; dai malati ai medici, agli scienziati, agli infermieri, impegnati in prima linea in questa battaglia; dai volontari a tutti i professionisti che hanno prestato il loro prezioso servizio in favore degli altri; dalle persone in lutto e dolore a quelle che, con un semplice sorriso e una buona parola, hanno portato conforto a quanti erano nel bisogno; da quanti – soprattutto donne – hanno subìto violenza tra le mura domestiche per la chiusura forzata, a quanti desiderano riprendere con entusiasmo i ritmi di vita quotidiana. Madre del Soccorso, accoglici sotto il Tuo manto e proteggici, sostienici nell’ora della prova e accendi nei nostri cuori il lume della speranza per il futuro. 

@unavoce

 

Foto di Copertina: La Beata Vergine Maria, particolare, Quadro “Dialogo Onirico”, presso al Parrocchia dei Militari “Madonna di Loreto” – 15° Stormo